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Fondazione Paideia per i bambini ucraini

Questa mattina, venerdì 11 marzo, un convoglio di quattro mezzi è partito da Torino con destinazione il confine tra Polonia e Ucraina, dove sono rifugiati decine di migliaia di profughi in fuga dalla guerra.

La spedizione, con personale e mezzi della Fondazione Paideia, della Cooperativa Pausa Café e dell’Associazione Accomazzi, è diretta nella zona di confine, con l’obiettivo di supportare le donne e i bambini in fuga e impostare azioni di solidarietà in relazione ai bisogni raccolti.

Una prima missione di ricognizione dei bisogni delle popolazioni sfollate e una risposta all’appello di don Volodymyr Moshchych, sacerdote ucraino e cappellano dell’ospedale infantile di Leopoli, che ha individuato alcuni bambini con disabilità da evacuare da Leopoli insieme ai familiari presenti, in particolare mamme, fratelli o sorelle.

In questa prima spedizione saranno consegnate a don Volodymyr scorte di medicinali raccolte grazie alle generosità di alcune farmacie torinesi e di alcuni privati e saranno portati al sicuro i bambini e le mamme, che viaggeranno al ritorno con il convoglio, iniziativa condivisa con il tavolo torinese per l’emergenza.

Una volta giunti in Italia, le famiglie ucraine potranno ricevere accoglienza presso alcune strutture messe a disposizione dalla Fondazione Paideia.

Per supportare la spedizione, le attività di accoglienza e i primi bisogni dei profughi, la Fondazione Paideia ha aperto il Fondo Emergenza Ucraina.

Per tutti coloro che desiderano sostenere la missione è possibile donare online sulla pagina dedicata del nostro sito con carta di credito, paypal e satispay oppure con bonifico bancario intestato a:

Fondazione Paideia Onlus
IBAN: IT03M0200801046000101322993
Causale: Emergenza Ucraina + tuo codice fiscale

Grazie per la vostra solidarietà. Vi terremo aggiornati sull’evolversi della missione.

Aggiornamenti dalla missione

Sabato 12 marzo il convoglio è giunto a Przemysl, a pochi chilometri dal confine tra Polonia e Ucraina. Qui si trova l’Humanitarian Aid Centre, allestito all’interno di un centro commerciale, che ospita migliaia di profughi in attesa di partire: dove c’erano i negozi ora sorgono sale di attesa divise per destinazione. Quella dell’Italia è un ex ipermercato dentro il centro commerciale, oggi trasformato in un gigantesco dormitorio. Le persone possono qui trovare una brandina, un pasto caldo, dei vestiti, grazie all’incessante lavoro dei volontari 24 ore su 24.

Fondazione Paideia per i bambini ucraini
Domenica 13 marzo. Poche centinaia di metri dopo la frontiera ucraina i nostri operatori hanno incontrato don Volodymyr Moshchych, sacerdote e cappellano dell’ospedale infantile di Leopoli, a cui sono stati consegnati scatoloni di medicinali e materiale sanitario da portare in città, dove le scorte scarseggiano.
Qui abbiamo conosciuto i bambini e le famiglie in fuga dai territori di guerra pronte a viaggiare con noi fino in Italia: 5 bambini di cui uno con disabilità, tre mamme, una zia e una ragazza adulta con disabilità accompagnata da una giovane volontaria ucraina.
Dopo una lunga coda, il convoglio è rientrato in Polonia. Da qui è ripartito, in direzione Torino.
Fondazione Paideia per i bambini ucraini

Martedì 15 marzo il convoglio di quattro mezzi ha fatto ritorno a Torino, portando in salvo 22 persone in fuga dalla guerra, che riceveranno accoglienza presso alcune strutture messe a disposizione da Fondazione Paideia e saranno inseriti all’interno dei programmi del Centro.
In coordinamento con il tavolo torinese per l’emergenza, verranno loro garantite tutte le azioni di supporto di cui hanno bisogno in questo momento.

Grazie a tutti quelli che in questi giorni hanno fatto sentire la loro vicinanza in tutti i modi possibili!

Dona ora per l'emergenza ucraina


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