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Con novembre si conclude la stagione 2025 di Piani di Volo, il progetto di Fondazione Paideia che da quattro anni coinvolge bambini e ragazzi con disabilità e Disturbi dello Spettro Autistico in weekend residenziali presso la Fattoria Sociale Paideia di Baldissero Torinese.
Il percorso offre ai partecipanti un’esperienza immersiva in piccoli gruppi, orientata allo sviluppo di competenze e rafforzamento di autonomie personali, con il supporto di operatori e volontari Paideia.
UN’ESPERIENZA DI
PRIMA AUTONOMIA
“Piani di Volo nasce con l’obiettivo di generalizzare i traguardi raggiunti dai bambini e dalle bambine nelle stanze di riabilitazione trasferendoli in contesti ecologici, il più possibile rappresentativi di ambienti di vita quotidiana” – racconta Loredana Mazzotta, psicologa e psicoterapeuta di Fondazione Paideia.
Il progetto si articola in 6 weekend, definiti weekend di autonomia, e vede il coinvolgimento di due gruppi di partecipanti, suddivisi in base a valutazioni specifiche sulle diagnosi e per fasce d’età: uno che va orientativamente dagli 8 ai 12 anni e l’altro dai 12 ai 18.
“Questo percorso rappresenta, in alcuni casi, un’esperienza di prima autonomia per chi vi partecipa” continua Loredana. “Per noi operatori dell’area psicoeducativa, vivere a contatto con i bambini e i ragazzi è un’occasione preziosa. Poterli osservare in diverse attività della vita quotidiana, come in abilità domestiche, di igiene personale e scambi relazionali, ci consente di andare a lavorare insieme su abilità specifiche”.
PRENDERSI CURA DI
TUTTA LA FAMIGLIA
“Piani di Volo rappresenta per molti partecipanti una raccolta di esperienze inedite ed è emozionante poter accompagnare bambini e bambine in tutte queste prime volte: la prima volta che dormo fuori casa, la prima volta che cucino un determinato piatto, la prima volta che svolgo un’ attività in natura” prosegue Loredana.
In questo percorso di crescita, gli operatori di Fondazione Paideia, insieme al supporto fondamentale dei volontari, non si prendono soltanto cura dei bambini e dei ragazzi, ma anche delle loro famiglie.
“Ascoltare i feedback dei genitori, vederli sorpresi delle conquiste fatte e condividere con loro le strategie messe in atto durante i weekend, sono passaggi fondamentali per fare in modo che le abilità specifiche apprese in Fattoria possano essere riportate a casa, creando un impatto positivo sulla qualità della vita dei bambini e dei ragazzi e anche, conseguentemente, dell’intero nucleo familiare“.
IMMERSIONE IN UN WEEKEND
Come funziona un weekend di autonomia? Un weekend di autonomia è un piccolo viaggio insieme. Dal sabato mattina alla domenica pomeriggio, bambini e ragazzi condividono gli spazi della Fattoria e sperimentano diverse attività.
Si inizia svuotando la valigia e svolgendo tutte le azioni necessarie a preparare la camera e l’ambiente in cui si dormirà.
C’è poi la stesura dell’agenda, uno strumento visivo in cui si segnano le attività che avranno luogo nel corso dei due giorni, con i relativi orari. Un modo per orientarsi, per sapere cosa succederà e vivere con serenità ogni momento.
Dopo un po’ di gioco e di relax, arriva il pranzo. Tutti sono coinvolti nella preparazione dei pasti, ognuno con un proprio ruolo: c’è chi cucina, chi apparecchia, chi carica la lavastoviglie. Le mansioni ruotano, così ognuno può sperimentare compiti diversi e scoprire capacità nuove.
Nel pomeriggio, a seconda del gruppo, si fa circo educativo, giocoleria funzionale o mindfulness. Momenti in cui ci si muove, si sperimenta, si ride, si ascolta il proprio corpo.
Il sabato sera è sempre molto atteso. Già dal mattino si decide insieme cosa fare: guardare un film, fare un pigiama party, organizzare una festa con la musica.
La domenica generalmente è prevista un’attività in natura, in compagnia di un operatore della Fattoria Sociale. Si incontrano gli animali, ci si occupa della raccolta di frutti e fiori, come more o sambuco, oppure ancora, a seconda del periodo dell’anno, ci si cimenta con la smielatura, la delicata operazione di estrazione del miele dai favi.
Si conclude con un ultimo pranzo tutti insieme. Poi si riordinano gli spazi e, prima di tornare a casa, ci si saluta con un momento di rielaborazione delle emozioni e delle scoperte sperimentate durante il weekend.
UNA NUOVA TAPPA:
L’IMPRESA DELL’AUTONOMIA
Non finisce qui: con l’intento di accompagnare il percorso di crescita degli adolescenti che hanno sperimentato i weekend di autonomia a Baldissero, Fondazione Paideia ha avviato di recente una prima edizione sperimentale di “L’impresa dell’autonomia”.
“Questo progetto” spiega Loredana, “consiste in weekend più intensivi, che hanno luogo in una cornice diversa, quella della nuova Fattoria Sociale Paideia di Caramagna Piemonte. L’obiettivo è di potenziare le competenze acquisite grazie alla partecipazione a Piani di Volo, sostenendo lo sviluppo di autonomie e abilità pre-professionali di ragazzi che diventano sempre più grandi“.
Bambini e ragazzi si preparano a “decollare” verso l’autonomia, con un sostegno adeguato e personalizzato. È un percorso di scoperta delle proprie abilità e competenze, di crescita e di graduale distacco dal nucleo familiare, da affrontare con fiducia. Un viaggio in cui ciascun partecipante può tracciare la propria traiettoria, costruendo un progetto di vita che tenga conto delle proprie preferenze, aspettative e aspirazioni.
RINGRAZIAMENTI
“Un sentito grazie va sicuramente a tutti i volontari che con grande cura e pazienza ci accompagnano durante i weekend di autonomia. E, non meno importante, un ringraziamento speciale ai donatori e alle donatrici che sostengono i preziosi progetti di Fondazione Paideia, permettendoci di guardare insieme al futuro dei bambini e delle loro famiglie” conclude Loredana Mazzotta.