Quando una famiglia vive la nascita o la diagnosi di un figlio con disabilità, spesso la vacanza diventa un ricordo, una parentesi che riguarda la “vita precedente”. Troppi i cambiamenti, tante le attenzioni di cui necessita la cura del bambino, eccessive le difficoltà organizzative e i costi – da aggiungere a quelli abitualmente sostenuti per terapie – per concedersi qualche giorno al mare.

Per questo 16 anni fa è nata Estate Paideia, una proposta di vacanza estiva per famiglie con bambini con disabilità. Ogni famiglia che partecipa al progetto viene ospitata per una settimana in un villaggio turistico in Toscana, insieme a una decina di altre famiglie, agli operatori e ai volontari della Fondazione Paideia. Un contesto di reale inclusione, perché nel villaggio “convivono” ogni giorno migliaia di persone provenienti da tutta Europa.

Le famiglie, che soggiornano in bungalow vicini tra loro, vivono la giornata di vacanza in compagnia dei volontari, che affiancano i bambini con i loro fratelli e sorelle e li accompagnano nei momenti di gioco in spiaggia, in piscina, nei laboratori e nelle attività sportive, offrendo ai genitori spazi e tempi per rilassarsi.

Dal 2001 ad oggi oltre 600 famiglie hanno partecipato al progetto, sostenuto della Fondazione Paideia attraverso il contributo fondamentale proveniente dalle donazioni. Anche quest’anno 34 famiglie, in tre diverse settimane, vivranno fino a fine luglio l’esperienza di Estate Paideia. Un’occasione per trovare nuovi amici, recuperare energie, concedersi un sorriso in più e guardare al futuro con più serenità, grazie al supporto costante dei volontari.

 

Leggere insieme! #estatepaideia #fondazionepaideia #torino #estate #kids #holiday #summer #happiness #books #reading

Un post condiviso da Fondazione Paideia (@fondazionepaideia) in data:

 

“Grazie ai volontari che hanno accudito i nostri bimbi – racconta Silvia, una mamma che ha partecipato alla prima settimana di questa edizione – abbiamo potuto staccare la spina, vivendo una settimana di “quasi” normalità con gli altri genitori delle famiglie “speciali” che abbiamo incontrato. Ma la cosa che ci ha colpito di più, e per cui noi ci sentiamo grati, è pensare che alcuni volontari abbiano rinunciato a una loro settimana di ferie per permettere a noi di andare in vacanza. Questo è stato il regalo più grande: ci hanno donato il loro tempo. Sono entrati nelle nostre vite e nelle nostre famiglie come degli uragani di energia e sorrisi, salutarli è stata durissima e le lacrime di tutti ne sono state la conferma. Grazie!”

Tra fine luglio e il mese di agosto a queste si aggiungeranno le famiglie dell’associazione “Amici di Paideia”, che ogni anno organizzano vacanze in autonomia seguendo il “modello” di Estate Paideia. “Sapevamo che la Fondazione offre alle famiglie l’esperienza di Estate Paideia per un massimo di due anni – spiega Robertae quando siamo arrivati alla fine del nostro percorso ci siamo chiesti come poter proseguire. Abbiamo parlato con altre famiglie e con il supporto della Fondazione e dei volontari siamo partiti con la “settimana zero”, quattro famiglie in autonomia. E’ andata bene ed stato bellissimo perché siamo riusciti, da soli, a progettare e realizzare una vacanza con i nostri bimbi. Da lì è nata l’associazione Amici di Paideia, oggi siamo un bel gruppo di famiglie e sperimentiamo di anno in anno diversi villaggi perché ci piace trovare spazi dove sia garantita l’inclusione di tutti e poter contaminare con la nostra voglia di fare vacanza anche il mondo che non conosce la disabilità, ma che allo stesso tempo si può avvicinare vedendo noi”.

Grazie a chi ogni anno rende possibile tutto questo.

A tutti i volontari, per il tempo, i sorrisi, la fantasia e la passione che ci donano in ogni occasione, anche quando sono stanchi, anche quando fa troppo caldo.

A tutte le famiglie, per la fiducia, la voglia di mettersi in gioco e la forza che ci dimostrano ogni volta, per le risate, gli abbracci e le chiacchierate sotto l’ombrellone o davanti al caffè.

A tutti i donatori, che credono in questo e negli altri progetti di Paideia, che ci sostengono con generosità e non ci fanno sentire soli, che ci permettono di portare avanti il nostro e il loro impegno, cercando di migliorarci sempre.

E a tutti i bambini, che ci regalano sguardi e sorrisi pieni di forza e di dolcezza, e ci ricordano, quando ce ne dimentichiamo, un segreto molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Buona Estate a tutti!

 

Pubblicato il bilancio 2016 della Fondazione Paideia, che racconta un anno di attività e progetti a sostegno dei bambini e delle loro famiglie. In continuità con la sua storia iniziata nel 1993, la Fondazione Paideia ha offerto il proprio impegno quotidiano a favore di famiglie che si trovano a fronteggiare situazioni di particolare fragilità.

Il nostro impegno – spiega Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia – si è rinnovato nell’ascolto, nell’accompagnamento e nel sostegno concreto a chi ci ha chiesto aiuto, con l’obiettivo di restituire serenità e, per quanto possibile, spazi di normalità e maggiore fiducia. La pubblicazione del bilancio, strumento di trasparenza e condivisione delle attività svolte, rappresenta da sempre un’occasione per guardare in profondità un anno di attività e progetti, con l’ambizione di poter costantemente migliorare e ottimizzare l’investimento di risorse a favore di bambini e famiglie in difficoltà”.

Nel 2016 la Fondazione ha erogato 447.573  euro per le attività dell’area disabilità e famiglia, offrendo sostegno diretto a 261 nuclei familiari con il progetto “Si può fare”, che prevede attività di accoglienza, counseling e segretariato sociale, lavoro di rete, incontri di formazione e confronto per genitori, gruppi per fratelli, ma anche per interventi di sostegno economico per le famiglie che presentano necessità specifiche. A 194 famiglie sono state offerte attività  ricreative  attraverso  il  progetto  “Terzo  tempo”,  con  esperienze  ormai  consolidate  come  “Estate Paideia” e altre più recenti, come il viaggio a Disneyland Paris o il laboratorio “Piccole stiliste”. Le attività di socializzazione vengono organizzate con il prezioso supporto dei volontari, che negli anni sono cresciuti costantemente: lo scorso anno la Fondazione ha potuto contare su 207 volontari, di cui 75 nuovi.

Paideia, inoltre, prosegue il suo lavoro per la promozione della cultura dell’accoglienza e dell’inclusione. Nel 2016 l’impegno si è concretizzato nel finanziamento di iniziative di formazione specifiche (come il progetto “Operatori  museali  e  disabilità”  in  collaborazione  con  la  Fondazione  CRT),  nella  proposta  di  spettacoli  e proiezioni  dedicate  al  tema  dell’inclusione  (“Cinemautismo”  e  “Casa  del  Teatro  Ragazzi  e  Giovani”)  e  nella programmazione di attività culturali particolarmente rilevanti, come il convegno internazionale “Hey, brother!” sul tema dei siblings, fratelli e sorelle di persone con disabilità.

L’area prevenzione e tutela, che ha erogato 87.316 euro nel corso del 2016, ha visto proseguire con successo la diffusione del progetto “Una famiglia per una famiglia”, con l’attivazione di nuove sperimentazioni in diversi territori in tutta Italia. Attraverso il progetto “Casabase”, che annovera due comunità residenziali e coniuga percorsi  di  tutela  a  favore  di  minori  vittime  di  abuso  o  maltrattamento  con  il  sostegno  strutturato  alle  loro famiglie, sono stati seguiti 25 minori nel corso dell’anno, in collaborazione con la Cooperativa Paradigma.

Il progetto “Centro Paideia”, che prevede la realizzazione di un polo per la riabilitazione infantile e uno spazio di socializzazione per tutte le famiglie della città, è ormai prossimo alla realizzazione. Grazie alla campagna di  raccolta  fondi  straordinaria  avviata  a  sostegno  del  progetto,  molte  delle  aree  del  Centro  sono  già  state finanziate  da  privati  e  aziende ,  oltre  che  da  specifiche  attività  di  fundraising realizzate nel periodo natalizio.

La generosità dei nostri numerosi donatori che ci hanno dimostrato una fiducia crescente – aggiunge Fabrizio Serra – ci ha permesso di raggiungere traguardi importanti e di vederne altri all’orizzonte, come la realizzazione del Centro Paideia, ormai davvero vicina. Grazie a loro il nostro sogno sta diventando realtà. E grazie, ancora una volta, ai volontari che ci accompagnano con affetto e che dedicano il loro tempo libero ai bambini e alle loro famiglie, rendendo ogni momento unico e ogni giornata indimenticabile.”

 

 

 

Scarica il bilancio 2016 della Fondazione Paideia in pdf

 

Domenica 25 giugno Casabase festeggia il suo sesto anno di attività ad Avigliana. La Comunità, gestita in collaborazione con la Cooperativa Paradigma, dal 2011 ospita bambini e ragazzi che, a seguito di  maltrattamento o abuso, sono stati allontanati dalle proprie famiglie con provvedimento dell’autorità giudiziaria. Nel 2016 nella Comunità residenziale di Avigliana (nel progetto Casabase rientra anche la Comunità di Chieri e il Centro Clinico di Torino) sono stati seguiti 12 casi, con tre inserimenti e due dimissioni.

Dal mese di maggio a Casabase Avigliana è arrivato “Children’s CasaBase”, nuovo progetto proposto da una volontaria che nasce con l’intento di creare uno spazio laboratorio in cui tutti i bambini della comunità, dal più grande al più piccolo, si sentano coinvolti in un progetto comune, dove ognuno è responsabile della buona riuscita del lavoro finale stimolando creatività e potenzialità di ogni piccolo giornalista. Il mese di giugno è cominciato con una gita all’acquario di Genova con i volontari, mentre nelle ultime settimane gli ospiti della casa sono presi dal realizzare oggetti e decorazioni per l’evento del 25 giugno.

Per la festa, a cui parteciperanno volontari, amici e sostenitori di Casabase, dalle 16 sono in programma stand musicali, attività per grandi e piccoli e una golosa merenda nel grande parco della casa, oltre a uno speciale concorso di torte (info e iscrizioni: Marta – 3479944934). Il ricavato verrà devoluto per la campagna “Casabase va in vacanza 2017”.

Prosegue la collaborazione tra Politecnico di Torino e Hackability, format nato a Torino nel 2015 con l’obiettivo di costruire un ambiente di coprogettazione nel quale maker, designer e persone con disabilità possano arrivare alla prototipazione e alla realizzazione personalizzata e in piccoli numeri di presidi e oggetti a basso costo in grado di supportare le persone con disabilità nella vita quotidiana.

Il team studentestco Hackability@PoliTo, insieme al Professor Paolo Prinetto, nel mese di aprile ha avviato il progetto Hackability@TecDi, all’interno del corso a scelta del primo anno “Tecnologie per la disabilità”: gli studenti partecipanti hanno incontrato alcune famiglie seguite dalla Fondazione Paideia e hanno lavorato insieme a maker e designer per rispondere alla richiesta di oggetti d’uso quotidiano pensati o adattati in base alle esigenze dei bambini con disabilità. Un progetto che vuole offrire a studenti, tutor, genitori e bambini l’occasione di essere co-progettisti, ognuno con le proprie competenze, per rispondere a desideri particolari o per risolvere piccoli problemi quotidiani.

Abbiamo fatto un primo incontro al Politecnico – spiega Lorenzo, un papàin cui noi famiglie ci siamo ritrovate con gli studenti e abbiamo raccontato le nostre necessità, arrivando ad alcune idee di progetto. Nel nostro caso, ad esempio, abbiamo pensato a un triciclo per Simone che potesse rispondere ad esigenze di sicurezza che le normali biciclette con le rotelle non garantiscono, perché sono instabili e al minimo cambio di direzione rischiano di ribaltarsi. Con i ragazzi abbiamo pensato a un sistema simile a quello degli scooter a tre ruote, molto stabile. Hanno fatto tutta una serie di migliorie e accorgimenti, dal corpo pedali con catena che si toglie e diventa un triciclo a spinta, al fatto che ci sia un sistema per cui da un normale triciclo diventa quasi un passeggino, con supporto iPad in modo che lui possa stare comodamente seduto a guardare i cartoni.

Eravamo quattro famiglie, quindi quattro diversi progetti seguiti dai team di studenti che hanno messo in campo le loro competenze e conoscenze. C’è stato chi, avendo dimestichezza con le stampanti 3d, le ha utilizzate direttamente per il prototipo, oppure chi si è ingegnato per andare a cercare i pezzi mancanti su internet o per trovare un saldatore per ultimare il lavoro. Indipendentemente dal risultato su oggetti e prototipi, che è stato ottimo e che spero possa portare loro buoni voti visto che il progetto vale come prova d’esame, è stato importante il lavoro di gruppo, come impostazione di metodo, ma soprattutto il loro atteggiamento positivo nei confronti delle famiglie, non soltanto carino ed educato, ma maturo e attento”.

Il progetto Hackability@TecDi è stato possibile grazie alla collaborazione tra Politecnico di Torino, Hackability, CINI AsTech e Fondazione Paideia. Grazie a tutti gli studenti che hanno aderito con interesse e impegno, grazie alle famiglie che hanno partecipato mettendosi in gioco!

Prosegue la diffusione del progetto “Libri per tutti” sul territorio piemontese. Dopo la presentazione del 9 maggio scorso presso la Biblioteca civica Centrale di Torino, nelle prossime settimane sono in programma altri eventi di “inaugurazione” degli scaffali con libri in Comunicazione Aumentativa e Alternativa.

Il primo appuntamento si terrà venerdì 23 giugno dalle 9 alle 12,30 presso la Biblioteca Civica di Chieri (Via Vittorio Emanuele II, 1). Dopo la presentazione del nuovo scaffale verranno offerti spunti di riflessione e suggestioni sulla lettura, con un affondo specifico sulla lettura e l’utilizzo dei libri in CAA, strumenti concreti per promuovere l’inclusione. La partecipazione all’incontro è gratuita, ma occorre prenotare la propria presenza telefonando direttamente alla Biblioteca (0119428400) o inviando una mail (biblioteca@comune.chieri.to.it).

Il secondo appuntamento si terrà venerdì 30 giugno alle ore 16 presso la Biblioteca Civica di Saluzzo “Sacharov” (Via Volta, 39). All’inaugurazione dello scaffale seguirà una lettura ad alta voce dei libri in simboli attraverso il sistema di modelling, con una merenda finale per tutti. Per informazioni e prenotazioni: Biblioteca Civica di Saluzzo – tel. 0175/211451.

“Libri per tutti” è un progetto promosso da Fondazione Paideia con alcune biblioteche piemontesi, ASL Città di Torino e ASL CN1, per favorire l’accesso alla lettura da parte di bambini con disabilità e con bisogni comunicativi complessi. Il progetto ha ricevuto il contributo della Regione Piemonte e il patrocinio di ISAAC Italy, Società Internazionale per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa.

Attualmente hanno aderito al progetto il Servizio Biblioteche della Città di Torino (Biblioteche Civiche Torinesi), la Biblioteca Civica Multimediale “Archimede” di Settimo Torinese e la Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone” di Chieri del Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana Torinese e le Biblioteche Civiche di Cavallermaggiore, Fossano, Saluzzo e Savigliano del Sistema Bibliotecario di Fossano, oltre al Servizio di Neuropsichiatria Infantile di ASL Città di Torino e ASL CN1.

Per maggiori informazioni sul progetto: http://bit.ly/2slnrsX

Dopo tanti mesi di attesa, il sogno si è avverato! Nel primo weekend di giugno nove famiglie seguite dalla Fondazione Paideia, in compagnia di 13 volontari, hanno partecipato a un indimenticabile viaggio a Disneyland Paris. Un progetto reso possibile dalla raccolta fondi “Valerio Berruti per Paideia e Adisco”, che ha regalato ai bambini, con i loro genitori, fratelli e sorelle, una tre giorni di emozioni nel parco divertimenti più famoso d’Europa. Tra attrazioni da sogno e parate spettacolari, i bambini hanno potuto conoscere da vicino i loro personaggi Disney preferiti, in un weekend di pura magia.

E’ stata un’esperienza bellissima” racconta Flo, una delle volontarie che hanno accompagnato le famiglie durante il viaggio. “Tre giorni di vacanza che vivi in modo così intenso da sembrare una settimana, con persone che ti sembra di conoscere da sempre. E’ stato uno stimolo forte per le famiglie, che hanno sperimentato nuove possibilità, andando anche forse oltre i limiti che si erano dati fino a quel momento. Penso in particolare a dei bambini che hanno provato alcune giostre adrenaliniche e si sono emozionati con i loro genitori e con noi volontari, sorridendo dall’inizio alla fine. E ho ancora negli occhi la sfilata dei personaggi, con i nostri bambini a bocca aperta: vederli così pieni di stupore  e meraviglia è stata un’emozione indescrivibile”.

Desideriamo ringraziare Valerio Berruti e tutti i donatori che hanno contribuito al progetto con le parole che alcune famiglie hanno condiviso con noi al ritorno. Grazie per questo regalo meraviglioso!

 

“Grazie per questo magnifico viaggio nel mondo dei desideri, con i nostri ragazzi così vitali, così ricchi di emozioni da far esplodere la gioia anche in chi, come noi genitori un po’ sfiniti, facciamo talvolta fatica a fare. Che bello è stato vedere la voglia di scoprire e i desideri negli sguardi, talvolta muti ma sempre così evidenti!”

“Grazie per averci regalato questa magica vacanza e grazie a tutti i volontari che con la loro allegria, disponibilità e tanta pazienza l’hanno resa unica e speciale. Avete trasformato un bel sogno in realtà!”

“Grazie per questo regalo che non ci aspettavamo e che ci ha resi le persone più felici, in questi giorni. E che la fatica del percorso di ognuno possa essere ogni giorno sempre più lieve.”

 

Fotogallery a cura di Andrea Guermani

 

 

Buono come il pane è il gesto che si può compiere fino al 15 giugno grazie all’iniziativa di solidarietà a cui hanno aderito 40 panetterie di Torino, unite per sostenere la Fondazione Paideia.

Nei panifici aderenti della città il pane viene infatti consegnato in sacchetti speciali che riportano tutte le informazioni utili per destinare il 5×1000 alla Fondazione Paideia: indicando il codice fiscale 97552690014 nel riquadro dedicato alle onlus della propria dichiarazione dei redditi i cittadini possono contribuire alla realizzazione del progetto “Estate Paideia”, una vacanza per famiglie con bambini con disabilità che nel mese di luglio verranno ospitate in un villaggio totalmente accessibile in Toscana in compagnia di operatori e volontari della Fondazione, esperienza nata nel 2001 che ha coinvolto oltre 600 famiglie nelle precedenti 16 edizioni.

“Ringraziamo le panetterie di Torino che hanno aderito con entusiasmo a favore di questa iniziativa”, spiega Fabrizio Serra, Direttore di Fondazione Paideia. “Ci auguriamo che in questi giorni tanti cittadini torinesi scelgano di sostenere il progetto “Estate Paideia” attraverso il loro 5×1000 per aiutarci ad offrire la possibilità anche alle famiglie e ai bambini con bisogni speciali di trascorrere una vacanza più serena”.

 

“Il paese che sono io!”, mostra di fotografie, ritratti e parole nata dall’incontro tra il fotografo Andrea Guermani, l’artista Coco Cano e la scrittrice Anna Peiretti in occasione del ventennale della Fondazione Paideia, da 4 anni prosegue il suo cammino tra scuole, biblioteche e luoghi di cultura.

Dopo esser stata esposta la prima volta nel novembre 2013 a Torino, sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana, “Il paese che sono io!” ha iniziato un percorso che l’ha portata in oltre 60 spazi, con laboratori e attività in cui sono stati coinvolti oltre 12.000 bambini.

Il progetto, nato dal desiderio di raccontare le storie di dieci bambini che Paideia ha incontrato negli anni, ha coinvolto bambini che, al di là delle loro difficoltà e dei loro bisogni specifici, hanno sogni, desideri e passioni. Con l’aiuto di Coco Cano, i piccoli protagonisti hanno realizzato il loro ritratto davanti allo specchio; con Anna Peiretti si sono raccontati, ispirando i paesi della storia, mentre Andrea Guermani li ha colti in uno scatto mentre erano intenti a fare quel che più amano. Un percorso tra diverse storie, da attraversare per scoprire che ogni bambino deve essere accolto perché la sua storia è unica, speciale ed irripetibile.

Si tratta – spiega Anna Peirettidi un grande progetto di inclusione: dove arriva la mostra, soprattutto nelle scuole, si attivano processi importanti e si inizia a lavorare sul tema. Ogni volta che un bambino si mette davanti allo specchio e racconta di sé, partendo dalla storia della mostra, è emozionante. Anche gli adulti spesso si mettono in gioco, perché la mostra porta ognuno di noi a riflettere sui suoi limiti”.

In questi giorni la mostra “Il paese che sono io!” è esposta a Cherasco (CN), presso la Scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Sebastiano Taricco”, dove si troverà fino al 29 maggio.

La mostra itinerante può essere richiesta da biblioteche, scuole, librerie, associazioni, musei, circoli culturali ed è nata per coinvolgere bambini di ogni età e adulti (genitori, educatori, insegnanti). Per le richieste è possibile visitare la pagina sul sito dedicato con le informazioni tecniche e scrivere una mail a anna.peiretti@fondazionepaideia.it indicando la città, l’ente e il nome della persona referente con numero telefonico, oppure telefonare al 335-7224226. Tempi e modalità dell’allestimento verranno concordati con ogni ente richiedente.

Per saperne di più: www.ilpaesechesonoio.it

Anche quest’anno abbiamo condiviso con 1200 amici una domenica speciale, ricca di sorrisi, musica, giochi, abbracci, risate: grazie a chi è stato con noi! La Festa di Primavera al Castello di Pralormo, con il picnic solidale nel parco, è stata un’occasione per vivere insieme una giornata di festa ma anche per raccogliere fondi per un’iniziativa che ci sta davvero a cuore: Estate Paideia, esperienza di vacanza dedicata a famiglie con bambini con disabilità.

Grazie alla vostra generosità sono state raccolte donazioni per 11.930 euro: grazie a questo risultato dieci bambini, con le loro famiglie, potranno partecipare ad una settimana di Estate Paideia, in compagnia di operatori e volontari della Fondazione.

Un ringraziamento particolare alla Contessa Consolata Pralormo per l’ospitalità, alle aziende amiche che hanno offerto il loro prezioso sostegno (Acqua Eva, Battaglio, Inalpi, Pescheria Gallina, Cuochivolanti, Agrisapori, Gastronomia Lisdero & Marras, Making Beauty Academy) e a tutti gli instancabili volontari che ci hanno supportato per l’organizzazione della giornata. Arrivederci al prossimo anno!

Fotogallery dell’evento a cura di Andrea Guermani

 

 

Video della giornata a cura di Riccardo Andreello (Visualstudio)