“Grazie a Dio la nostra casa ha retto bene, perché ancorata sulla roccia, e soltanto un muro è crollato, proprio nella stanza di mio figlio. C’è stata grandissima paura ma tutti sono usciti illesi e questa è la cosa più importante”.
Queste le parole con cui Giuseppe Nanni, presidente della Cooperativa Sociale Retefamiglia e vicepresidente del Forum delle Associazioni Familiari delle Marche, nato ad Accumoli dove ha una casa ora adibita a B&B, ci risponde quando lo contattiamo dopo il terremoto per iniziare a capire come dare un aiuto concreto alle famiglie. Anche in questa occasione, infatti, come già avvenuto dopo gli eventi sismici in Abruzzo e in Emilia, tanti di voi ci hanno chiesto come contribuire per sostenere le popolazioni colpite.
“Sarebbe molto importante se le famiglie – continua Nanni – potessero avere un conforto soprattutto psicologico in maniera continuativa e al di la dell’emergenza. In questo momento, infatti, è importante promuovere una solidarietà proiettata nel tempo, strutturata e non emotiva che aiuti e si affianchi alla nostra gente nei prossimi mesi ed anni, condividendo sia gli aspetti pratici ma anche quelli psicologici ed ambientali”.
Da qui si è concretizzata l’idea di portare un aiuto che vada oltre l’emergenza, che possa risultare efficace e su misura per ogni famiglia, sul modello del progetto “Una famiglia per una famiglia” già sperimentato dalla Fondazione Paideia in tante città italiane. Molti abitanti di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, tra i centri più colpiti dal sisma del 24 agosto scorso, si trovano oggi in condizioni di difficoltà e disagio. C’è chi vive un momento di lutto perché ha perso le persone più care, chi è stato costretto ad abbandonare la propria casa, chi ha visto la propria attività distrutta e si trova senza lavoro. Tante famiglie, oggi, guardano al futuro con apprensione e incertezza. Crediamo possa essere utile offrire loro un’occasione per sapere che “non sono sole”: grazie a questa iniziativa le famiglie colpite dal terremoto verranno affiancate per un periodo da altre famiglie “risorsa” che sceglieranno di offrire il proprio aiuto in una relazione solidale e di prossimità. Non si tratta di un’offerta di ospitalità – nonostante questa possa essere attivata eventualmente, in caso di necessità – ma piuttosto di una disponibilità ad affiancare altre famiglie che vivono i problemi quotidiani post-sisma, offrendo un contributo concreto e un supporto personalizzato rispetto ai bisogni che possono presentarsi.
Grazie alla collaborazione con associazioni locali con cui siamo in contatto, verranno individuate famiglie residenti nei pressi della valle del Tronto e interessate a offrire il proprio contributo come “famiglie affiancanti”. Questo progetto si propone di sostenere le famiglie nel medio-lungo periodo, per almeno 12-18 mesi, con possibilità di rinnovare l’attività una volta valutata la prima fase di sperimentazione.
I fondi raccolti verranno utilizzati per sostenere le spese che, di volta in volta, verranno individuate come prioritarie nei singoli progetti di sostegno attivati con ciascuna famiglia. “Potrà esserci – spiega ancora Nanni – ad esempio la necessità di sostenere spese legate ai trasporti per spostarsi tra il nuovo domicilio e le zone terremotate, o di contribuire all’acquisto di materiale scolastico così come di poter garantire un supporto di tipo psicologico, legale o sanitario per le famiglie coinvolte”.
Per chi volesse “aiutarci ad aiutare”, abbiamo attivato una raccolta fondi straordinaria a sostegno delle popolazioni terremotate, con lo scopo di offrire alle famiglie la possibilità di ritrovare al più presto serenità e, per quanto possibile, normalità.
E’ possibile donare con un bonifico bancario intestato a: Fondazione PAIDEIA onlus Unicredit – Conto Solidarietà IBAN: IT 03 M 02008 01046 000101322993 Causale “Terremoto Centro Italia”
Nelle prossime settimane, dopo una valutazione con i nostri referenti sul territorio, definiremo i dettagli dell’intervento e vi racconteremo gli sviluppi del progetto.
Grazie in anticipo per il vostro contributo e per la fiducia che sceglierete di accordarci anche in quest’occasione.
Fabrizio Serra Direttore Fondazione Paideia onlus
“Fratelli in fuga” alla Casa del Teatro
Si apre con lo spettacolo “Fratelli in fuga“, in programma venerdì 23 settembre alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, “Hey, brother!”, la tre giorni torinese dedicata ai siblings, fratelli e sorelle di persone con disabilità, organizzata dalla Fondazione Paideia con il patrocinio di Regione Piemonte e Comune di Torino.
“Fratelli in fuga”, spettacolo realizzato dalla compagnia Santibriganti Teatro in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Paideia, ci racconta l’avventura di Lorenzo detto Lollo e di suo fratello Michele detto Michi, affetto da sindrome autistica.
Lollo e Michi scappano, ma da che e da cosa scappano? Certo c’è un motivo, una causa scatenante che li fa fuggire, ma forse c’è anche altro. Di sicuro per il bambino Lollo non è facile comprendere, accettare e convivere sempre serenamente con un fratello così speciale come Michi. E chissà cosa passa nella testa del bambino Michi quando sta insieme al fratello più piccolo?
Quel che è certo è che la loro avventura di una notte, piena di imprevisti e difficoltà, di paure ed emozioni, ma anche divertimento, li aiuterà a scoprire che il loro è un legame davvero speciale e tale resterà anche quando saranno “grandi”: come dicono i piccoli.
La “prima” assoluta di “Fratelli in fuga” andrà in scena venerdì 23 settembre alle 21 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (corso Galileo Ferraris 266, Torino). Lo spettacolo è eccezionalmente gratuito fino ad esaurimento posti, è necessario prenotare direttamente alla biglietteria del teatro (011/19740280).
Lo spettacolo fa parte del progetto “Piccola trilogia degli altri bambini” che considera la possibilità di presentare insieme le tre produzioni che lo compongono al pubblico delle scuole, al fine di suscitare, attraverso il divertimento e l’emozione, riflessioni in merito ad argomenti delicati, non di consuetudine trattati dal teatro ragazzi.
“Un ringraziamento particolare alla Fondazione Paideia Onlus che ci ha accompagnato nella conoscenza delle problematiche legate ai siblings e all’autismo attraverso importanti e fondamentali incontri con le famiglie da loro seguite e inserirà lo spettacolo nell’ambito delle iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su tali tematiche. Ogni qualvolta lo spettacolo sarà replicato, il 5% del cachet sarà devoluto alla Fondazione Paideia a sostegno delle attività dedicate ai fratelli e sorelle di bambini con disabilità“. Maurizio Bàbuin
Fratelli in fuga
di Bàbuin, Abbruzzese, Busnengo, Fardella
con Luca Busnengo e Andrea Fardella
foto di scena Stefano Roggero
video Fabio Melotti
scene di Marco Ferrero
luci di Nicola Rosboch
aiuto regia di Arianna Abbruzzese
con la preziosa collaborazione della dott.ssa Marcella Amerio
regia di Maurizio Bàbuin
produzione Santibriganti Teatro
in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Paideia
Centro Paideia, raccolto un milione di euro
A 10 mesi dalla presentazione dell’iniziativa al pubblico e dell’avvio del cantiere del “Centro Paideia”, l’attività di raccolta fondi per l’adozione delle aree del nuovo progetto della Fondazione Paideia ha raggiunto il traguardo di un milione di euro.
L’obiettivo di fundraising, fissato a 2,3 milioni di euro, è stato raggiunto per il 45% con il finanziamento dell’area accoglienza, dell’area logopedia, del giardino multisensoriale e dell’area giochi, mentre sono in fase di completamento la sala multifunzionale e l’area dedicata alla neuropsicomotricità. Restano ancora da finanziare la piscina, gli spazi dedicati ai laboratori, l’aula di musicoterapia e l’area relax – caffetteria.
“Grazie all’impegno e alla generosità dei tanti finanziatori, stiamo realizzando il polo che sognavamo da tempo – commenta Fabrizio Serra, Direttore di Fondazione Paideia – Un luogo che nasce dai bisogni delle tante famiglie che abbiamo incontrato in questi anni e che ci auguriamo possa diventare un centro di incontro per tutte le famiglie della città, uno spazio dove sperimentare concretamente il valore dell’inclusione”.
L’importante risultato è stato reso possibile grazie all’impegno di alcune Aziende (Costruzioni Generali Gilardi, iGuzzini illuminazione, Gruppo Fenera, Simon Fiduciaria, Codebò, Dierre, Arbo, Gruppo Ferrero Acciaio e Energie, Buzzi Unicem), Fondazioni (Compagnia di San Paolo) e di numerosi donatori privati che hanno scelto di partecipare alla costruzione di un progetto sociale innovativo e di eccellenza, un punto di riferimento per tutta la città.
L’iniziativa, nata dalla ventennale esperienza della Fondazione Paideia a fianco di famiglie e bambini con disabilità, prevede la costruzione di un polo dedicato alla riabilitazione infantile e uno spazio di socializzazione e inclusione per tutte le famiglie. Il “Centro Paideia” avrà sede in via Moncalvo 1 a Torino, nelle strutture che in passato hanno ospitato l’Istituto Nostra Signora, che negli anni ha offerto attività educative a bambini e ragazzi del territorio. I lavori di ristrutturazione degli spazi, iniziati nel settembre 2015, saranno completati entro il 2017.
Da pochi giorni è online il sito www.centropaideia.org dove approfondire tutti i dettagli del progetto e scoprire come diventare sostenitori del “Centro Paideia”: attraverso un contatore in tempo reale è possibile “adottare” un’area specifica e dare concretezza alla propria responsabilità sociale, lasciando un segno tangibile del proprio impegno per i bambini e le famiglie della città.
Anche quest’anno il cinema si tinge di blu: arriva Cinemautismo
Cinemautismo, la prima rassegna cinematografica italiana dedicata all’autismo e alla sindrome di Asperger, torna anche quest’anno a colorare di “blu” – colore simbolo dell’autismo – la città di Torino con quattro giornate di cinema e incontri, dall’1 al 4 aprile al Cinema Lux, al Cinema Massimo e al Cecchi Point Hub Multiculturale.
Il programma dell’ottava edizione, che propone un’attenta selezione di pellicole tematiche provenienti da tutto il mondo di cui quattro in anteprima nazionale, è curato da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, grazie alla collaborazione e al sostegno di Fondazione Paideia Onlus, Gruppo Asperger Onlus e Angsa Piemonte Onlus sez. di Torino e al sostegno di Fondazione CRT.
Per il primo appuntamento di venerdì 1 aprile è in calendario l’anteprima italiana del film americanoThe Odd Way Home di Rajeev Nirmalakhandan, pellicola on the road incentrata sul rapporto di amicizia che nasce tra Duncan, giovane commesso con Sindrome di Asperger, e Maya, ragazza dal difficile passato (ore 20.30, Cinema Lux).
La serata di sabato 2 aprile, che è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, sarà incentrata sul punto di vista delle persone con autismo e sul loro modo di vivere le emozioni e le relazioni: in anteprima, verrà proiettato Autism in Love di Matt Fuller, documentario presentato all’ultimo Tribeca Film Festival. La pellicola sarà preceduta da una selezione di cortometraggi provenienti dal 3° ASFF – Asperger Film Festival di Roma, primo concorso cinematografico organizzato con la partecipazione di ragazzi con Sindrome di Asperger (ore 20.30, Cinema Massimo).
La terza giornata di domenica 3 aprile vedrà una doppia proiezione presso il Cecchi Point Hub Multiculturale. Nel pomeriggio ci sarà l’anteprima italiana del documentario americano Dad’s in Heaven with Nixon di Tom Murray sul fratello autistico Chris, pittore affermato, e sulla figura del padre Thomas Murray II, affetto da disturbo bipolare (ore 16.30, Cecchi Point). La sera sarà la volta diJack of the Red Hearts di Janet Grillo, regista americana già conosciuta al pubblico di cinemautismo per Fly Away, presentato nel 2013. Il film, in concorso nel 2015 alla Festa del Cinema di Roma, è incentrato su Jack, una ragazza difficile, che, per sfuggire ai servizi sociali, inizia a lavorare come educatrice di una bambina autistica scoprendo così un mondo a lei sconosciuto (ore 20.30, Cecchi Point).
Nella serata finale di lunedì 4 aprile, la rassegna si chiuderà con la proiezione, in anteprima italiana, del lungometraggio X+Y di Morgan Matthews. La pellicola britannica narra la storia del giovane Nathan, con Sindrome di Asperger, che riesce ad affrontare le proprie difficoltà e a costruire dei rapporti sinceri grazie alla sua passione per la matematica (ore 20.30, Cinema Lux).
I cinema “in blu” di cinemautismo:
Cinema Lux, Galleria San Federico 33
Cinema Massimo, Via Verdi 18
Cecchi Point Hub Multiculturale, Via Antonio Cecchi 17/21
Ingresso libero a tutte le proiezioni sino a esaurimento dei posti disponibili in sala.
Oltre al suo programma cinematografico, cinemautismo collaborerà con l’Associazione Fotografica Istantanee Sociali, L’Associazione di Idee e Angsa Piemonte per due diverse iniziative:
la prima prevede l’illuminazione della Galleria San Federico – nelle serate di apertura e di chiusura della rassegna – con lampadine blu azionate dall’energia di alcune biciclette predisposte per l’occasione;
la seconda è una mostra di fotografie realizzate da ragazzi con autismo che inaugurerà sabato 2 aprile presso il Social Fare – Centro per l’innovazione sociale (Via Maria Vittoria 38) e resterà aperta per le successive due settimane.
In linea con il suo obiettivo di diffondere la conoscenza dello spettro autistico attraverso la settima arte, cinemautismo organizza, inoltre, in collaborazione con l’Associazione Omphalos Onlus, la terza edizione di “cinemautismo Marche”: un appuntamento di cinema itinerante che toccherà vari luoghi della Regione Marche. Visto il successo delle scorse edizioni, anche quest’anno gli appuntamenti marchigiani si terranno in luoghi diversi: dopo l’inaugurazione con The Story of Luke di Alonso Mayo, il 1° aprile a Civitanova Marche, sarà il turno di Mabul di Guy Mattiv che verrà presentato – assieme al cortometraggio Fixing Luka di Jessica Ashman -, il 4 aprile a Fano, il 7 aprile ad Ancona e l’11 aprile a Fermo.
Per informazioni ulteriori informazioni: www.cinemautismo.it
Alla Casa del Teatro è protagonista l’inclusione
Si è conclusa con un week-end di laboratori sul tema della mostra “Il paese che sono io!” la settimana dedicata all’inclusione alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, realizzata in collaborazione con Fondazione Paideia. Tutto esaurito per “I brutti anatroccoli” di Silvano Antonelli, ottima occasione per riflettere, anche attraverso il divertimento e la leggerezza, sulla diversità, sull’incontro, sulla comprensione dell’altro.
L’iniziativa, realizzata dalle due Fondazioni che da diversi anni propongono spettacoli che affrontano tematiche inerenti la disabilità e la diversità, nasce con l’obiettivo di offrire un contributo significativo alla crescita culturale di bambini e ragazzi. Dal 7 al 13 marzo due spettacoli teatrali, “Mondo di silenzio” e “I brutti anatroccoli” sono stati proposti al pubblico delle scuole, con diverse centinaia di alunni coinvolti. Nel week-end spazio alle famiglie, che hanno potuto assistere allo spettacolo di Silvano Antonelli e ripercorrere con Anna Peiretti e Andrea Guermani la strada de “Il paese che sono io!”, mostra nata nel 2013 in occasione del ventennale della Fondazione Paideia.