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Cosa facciamo
Essere siblings, ossia fratelli e sorelle di persone con disabilità, rappresenta una sfida di crescita ulteriore rispetto a quelle solitamente vissute dagli altri bambini. I siblings nella maggior parte dei casi sono bambini non visti. Consapevoli delle fatiche dei genitori e dei fratelli con disabilità, mettono in secondo piano i loro bisogni e desideri.
Per questo offriamo loro un supporto dedicato per far emergere sentimenti ed esperienze in un contesto protetto, dove poter dare spazio anche ai momenti di fatica e ai bisogni che possono vivere.
Cerchiamo di offrire un sostegno di natura preventiva, basato su un approccio di valorizzazione delle risorse familiari e l’importanza dello scambio tra pari.
Forniamo inoltre ai genitori suggerimenti rispetto alle strategie e agli strumenti che è possibile adottare per supportare i loro figli.
Ai bambini più piccoli viene offerto uno spazio di gioco e condivisione con uno o entrambi i genitori. Sappiamo che i bambini più piccoli hanno bisogno di spazi di esclusività con mamma e papà che spesso faticano ad ottenere per le necessità di cura ed accudimento del fratello o sorella con disabilità. Bambini e genitori vengono guidati dagli operatori in un percorso di gioco in cui esprimere emozioni e creatività.
Cerchiamo di far emergere le emozioni del loro vissuto, non ancora chiaramente esprimibili data l’età, attraverso l’uso del gioco e della creatività. Organizziamo laboratori dedicati che li stimolino a lasciarsi andare senza paure, dove sentirsi ascoltati, rassicurati e sereni.
Per i bambini che iniziano le scuole primarie abbiamo pensato a un primo spazio all’interno del quale, senza i genitori, incontrare altri siblings e attraverso attività soprattutto di gioco, creatività e lettura, affrontare insieme il tema delle emozioni più faticose che potrebbero essere legate al loro vissuto di siblings (gelosia, rabbia, senso di colpa). Non viene ancora affrontato in modo esplicito il tema della disabilità, ma a partire dal vissuto portato dai bambini vengono proposte attività di sfogo, espressione e benessere.
Organizziamo pomeriggi dedicati di volta in volta ad attività specifiche da svolgere tutti insieme: cuciniamo la pizza, dipingiamo un grande quadro tutti insieme, costruiamo un gioco divertente usando le capacità di tutti. Cerchiamo di dare vita un gruppo solido per fare capire ai bambini che non sono soli e, insieme, possiamo affrontare ogni dubbio o difficoltà.
In questo ambiente protetto i bambini sono liberi di dire ciò pensano e sentono, scoprendo che, magari, provano sentimenti e vissuti condivisi dagli altri bambini. I legami che si creano possono diventare una rete di supporto da attivare ogni volta che i bambini ne sentono la necessità.
In questi gruppi i bambini hanno un’età che consente loro di dare voce in modo modo più diretto ai loro loro problemi, dubbi e difficoltà. Il confronto con i pari è molto importante ed è per questo che, in un contesto in cui il gioco e il divertimento la fanno da padroni, cerchiamo di offrire spazi di riflessione e parola più strutturati. I bambini iniziano a parlare della disabilità dei loro fratelli e sorelle, si confrontano e condividono le emozioni, le fatiche che quotidianamente devono affrontare (come la gestione della curiosità delle persone, le derisioni) in un percorso che vuole valorizzare le loro risorse e quelle dei loro fratelli e sorelle con disabilità.
Questa fase della crescita può essere molto difficile e per questo crediamo che momenti di svago “da grandi” possano essere occasioni utili in cui ritagliare spazi di riflessione e condivisione. Per questo vengono proposte uscite di gruppo come visite, cene, piccole feste in cui trovare l’opportunità di condividere i propri sentimenti e le proprie emozioni.
Quando i bambini sono ormai diventati ragazzi cambiano le esigenze e le problematiche si evolvono. Nei gruppi dedicati ai più grandi, i ragazzi e le ragazze si trovano per ragionare insieme, per raccontare i sentimenti più profondi con maturità, per guardare al futuro con serenità e sicurezza. I ragazzi, che spesso hanno focalizzato quali sono i loro dubbi e le loro insicurezze, costruiscono una loro autonoma rete di supporto cui attingere anche al di fuori degli incontri da noi organizzati.