News e storie

Una nuova sede a Milano per Paideia

“L’apertura della nuova sede di Milano rappresenta una ulteriore evoluzione nella quasi trentennale storia di Paideia. Grazie alla disponibilità del Gruppo Ersel, da sempre vicino alla Fondazione, avremo la possibilità di usufruire di spazi per accogliere e incontrare le famiglie con bambini con disabilità del territorio, portando il bagaglio di esperienze apprese in questi anni con il nostro approccio Family Centered Care e sviluppando collaborazioni con la rete dei servizi già esistenti.”

Così Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideia, racconta l’apertura della nuova sede di Paideia in via Caradosso 16 a Milano.
Gli spazi dedicati a Paideia sono situati nella nuova sede di Ersel S.p.A. che, in continuità con l’impegno filantropico del gruppo, ha scelto di destinare una parte dell’edificio alle attività a favore dei bambini con disabilità e delle loro famiglie.

Una nuova sede dedicata alle famiglie con bambini con disabilità

Il coordinatore della sede milanese è Andrea Dondi, psicologo e psicoterapeuta che collabora con Paideia da molti anni.
Abbiamo iniziato la collaborazione nel 2008 – racconta – per un primo incontro sul tema dei siblings e da allora abbiamo fatto davvero tante cose insieme. Con questa esperienza il mio lavoro sulla disabilità ritrova una casa, che mi è mancata per tanto tempo: io ho lavorato in questi ultimi 15 anni sul tema disabilità insieme a diverse realtà, tra cui Paideia, ma sentivo la mancanza di una dimensione più strutturale e di una collaborazione diretta con colleghi. Puoi avere tante idee, tanti propositi, ma la possibilità di avere uno spazio dove portarle fa tantissima differenza. Vedo questa come un’occasione grandissima per me per poter mettere a frutto una serie di esperienze nel lavoro con la disabilità, in una logica di scambio continuo e di crescita.

Partiamo dall'accoglienza delle famiglie e dalla valutazione dei bisogni

Insieme ad Andrea ci sarà Francesca Gambuto, operatrice sociale e pedagogista, che si occuperà dell’accoglienza delle famiglie, della valutazione dei bisogni e del percorso di accompagnamento da strutturare. “Io ho iniziato a lavorare occupandomi di disabilità a scuola come educatrice, poi ho intrapreso un percorso per diventare insegnante di storia dell’arte ma l’incontro con l’autismo mi ha fatto capire qual era il mio posto. E questa nuova esperienza con Paideia mi dà la possibilità di mettermi in gioco. Mi piace molto l’idea di poter accogliere, spero che le famiglie che verranno si riconosceranno in questi luoghi e si riconosceranno come persone, prima ancora che per parlare di disabilità.

Francesca racconta il suo periodo di affiancamento a Torino

Dal mese di marzo Francesca ha trascorso un periodo di affiancamento con le colleghe dell’area di accoglienza e sostegno a Torino, un’esperienza per lei molto importante. “All’inizio ero un po’ disorientata e mi sentivo piccola piccola nella macchina grande che è Paideia, poi mi sono resa conto che c’era bisogno anche del mio sguardo e del pensiero esterno che potevo portare ed è stato molto bello riuscire soprattutto con alcune colleghe a riconoscerci sia come professioniste che come donne. I primi incontri con le famiglie non sono stati facili perché ti porti a casa tanti pensieri, rifletti molto su quello che senti e che vivi, ma mi sono sempre sentita accompagnata, quasi presa per mano dalle colleghe. Trovo bello sentire che ci sono persone che sono lì per il tuo stesso motivo, questo vuol dire fare gruppo e avere tante idee, credo che anche i bimbi e i genitori possano sentire questo clima, è una grande famiglia che accoglie famiglie.

Attività dedicata a consulenza e supporto sociale, con un'attenzione particolare ai siblings

Le prime attività nella nuova sede milanese saranno dedicate alla consulenza e al supporto sociale, per cercare di rispondere alle necessità dei genitori che affrontano la diagnosi o la nascita di un bambino con disabilità.
Per il primo anno – spiega Andrea – contiamo di poter offrire supporto a circa 40 famiglie, offrendo accoglienza, consulenza specifica, supporto psicologico e orientamento su servizi, risorse territoriali e specialistiche. Oltre a questo immaginiamo, in continuità con quanto già realizzato nella sede di Torino, una serie di attività dedicate ai siblings, fratelli e sorelle di bambini con disabilità, ma anche gruppi di supporto a tema per siblings e genitori, attività di formazione e supervisione e, gradualmente, alcune attività ricreative e di socializzazione.

L’idea è quella di mantenere, in linea con la mission di Paideia, l’attenzione sul tema del supporto a tutta la famiglia.

Sappiamo – racconta Andrea – che Milano è una realtà particolare rispetto alla disabilità, offre moltissimo ma rispetto al supporto alle famiglie abbiamo raccolto dei bisogni esistenti. L’aspettativa è quella di riuscire a importare un modello di lavoro centrato sulla famiglia, che possa essere d’aiuto per tutti coloro che la compongono. E sicuramente sarà fondamentale quanto riusciremo a fare in rete. Francesca si è già dedicata a una mappatura di realtà e risorse sul territorio, sarà fondamentale poter lavorare insieme ad altre realtà e fare la nostra parte per poter garantire alle famiglie tutto l’aiuto di cui hanno bisogno.