Un quadernino da sfogliare giorno dopo giorno, per regalarsi un momento di calma, fantasia e condivisione con i propri bambini. È questo lo spirito di “Un Natale piccolo piccolo”, il nuovo calendario dell’Avvento solidale Paideia. Realizzato grazie alla collaborazione con Lorenzo Naia (La Tata Maschio), autore di libri per l’infanzia, e Roberta Rossetti (Il T-Rex a pois), illustratrice per bambini, il calendario accompagna grandi e piccoli nell’attesa del Natale con una storia che si sviluppa in 24 giornate.
Un bosco popolato da animali parlanti diventa lo scenario di piccole avventure, sfide da affrontare insieme, illustrazioni da colorare e giochi da inventare. Ogni giorno è un passo in più verso la festa, da vivere con lentezza e meraviglia.

“Un Natale piccolo piccolo” è un calendario speciale perché è anche un taccuino: da leggere, scoprire e personalizzare con gli adesivi pensati per scandire il tempo che passa. La narrazione prende forma attraverso linguaggi diversi,  racconto, fumetto e testo in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), strumento che in Paideia utilizziamo spesso per permettere a tanti bambini con disabilità di condividere la gioia della lettura.

Il taccuino di Natale Paideia diventa un’occasione di gioco e scoperta per grandi e piccini che, come ci ha confidato Roberta (Il T-Rex a pois), speriamo porti con sé “La bellezza di ritagliarsi un momento nelle tante corse dei giorni che precedono le feste, per rallentare, stare insieme e condividere del tempo semplice”.

Giovedì 13 novembre è in programma presso il Centro Paideia di Via Moncalvo 1 (Torino) la presentazione del libro “Filosofia e finanza: una storia d’amore” di Paule Ansoleaga Abascal.
La scrittrice ci condurrà in un viaggio nella filosofia antica attraverso una mappa di domande. Un invito a ricollegare la saggezza con la finanza, l’essere con il fare, l’anima con il sistema.

 

La scelta della scuola superiore è un bivio importante nel percorso formativo e personale di un ragazzo o una ragazza. È un momento di passaggio che può portare genitori e figli a confrontarsi con dubbi e incertezze e gli adolescenti a riflettere sulle proprie passioni, sulle competenze che si desidera acquisire e sulle aspirazioni per il proprio futuro.

Nonostante gli open day e le giornate di orientamento ormai offerte dalla maggior parte degli istituti superiori, scegliere quale percorso intraprendere non è facile. Il passaggio dalla scuola secondaria di I grado a quella di II grado, infatti, può essere vissuto come critico e, se non considerato attentamente, rischia di far accrescere la dispersione scolastica.

Tra le serate di formazione gratuita dedicate alle famiglie, Fondazione Paideia propone quest’anno un nuovo incontro pensato per i genitori e studenti dal titolo “Scegliere il percorso giusto dopo la scuola secondaria di primo grado: informazioni e consigli per genitori e studenti”, in programma lunedì 27 ottobre dalle ore 18 alle ore 20.

Durante la serata interverranno due orientatrici del servizio pubblico di orientamento della Regione Piemonte, che forniranno informazioni dettagliate sul sistema scolastico e formativo, offrendo consigli su come aiutare i propri figli a scegliere il percorso più adatto alle loro esigenze e ai loro interessi. Saranno inoltre approfonditi alcuni aspetti fondamentali da conoscere e tenere presenti quando chi deve fare questa scelta per il futuro sono i ragazzi con disabilità o con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), fornendo ai genitori strumenti e informazioni per supportare al meglio i figli nella costruzione del proprio progetto formativo.

“Se siete qui probabilmente è perché ci interessa contribuire a costruire un contesto in cui tutti e tutte siano un po’ più protagonisti”: le parole di Fabrizio Serra, Segretario Generale di Paideia, racchiudono l’emozione di vedere la partecipazione e l’accoglienza che tante persone hanno rivolto a questa terza edizione del festival di Paideia.

Insieme – il Festival di Paideia è da tre anni uno spazio di incontro, dialogo, confronto e condivisione. Un evento aperto a tutte e tutti per riflettere, ascoltare storie ed esperienze, ma anche sorridere e divertirsi con la musica e le attività di piazza. Un’occasione per stare insieme.

In questi mesi lo abbiamo visto prendere forma giorno dopo giorno e non vedevamo l’ora di trascorrere queste giornate con i tanti ospiti, i professionisti, le famiglie e tutte le persone che hanno scelto di farne parte.

Tutto è cominciato con un momento di grande emozione al Centro Paideia: a poche ora dal concerto di inaugurazione del festival, Daniele Silvestri è venuto a trovarci, incontrando i bambini e le famiglie seguite da Paideia e regalandoci sorrisi, musica e parole piene di bellezza.

La sera il cantautore romano ha poi dato il via al Festival con un concerto acustico al Conservatorio Verdi di Torino, accompagnato da Marco Santoro e Davide Savarese. Come ha detto Fabrizio Serra, in apertura di serata, iniziare con la musica ha avuto un significato molto importante perché “Come i musicisti possono leggere insieme la musica sullo spartito grazie alle chiavi musicali, noi abbiamo bisogno di chiavi di lettura per potere capire meglio, per conoscere meglio, attraverso il confronto e il dialogo, temi talvolta difficili da affrontare o che possono generare interpretazioni complesse o degli stereotipi.”

 

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Tra i genitori con figli con disabilità, uno su due ha vissuto una esperienza di discriminazione sul luogo di lavoro e il 36% delle madri dichiara che l’essere genitore ha condizionato “moltissimo” gli avanzamenti di carriera. Più di 6 famiglie su 10 hanno dichiarato di aver dovuto acquistare prestazioni sanitarie o riabilitative private per il figlio o la figlia con disabilità nell’ultimo anno (dato doppio rispetto al campione senza disabilità). Il 24% delle famiglie con bambini con disabilità dichiara che il figlio o la figlia non frequenta “mai” amici al di fuori della scuola, contro il 3% del campione di bambini che non hanno disabilità. Un bambino su tre con disabilità non viene “mai” o “raramente” invitato alle feste di compleanno degli amici o compagni di scuola. Il 39% delle famiglie con bambini o ragazzi con disabilità ha sperimentato l’impossibilità di partecipare a una gita scolastica negli ultimi due anni, dato che sale al 50% al Sud e Isole.

Sono alcuni dei risultati emersi dall’indagine di Fondazione Paideia e Doxa sull’impatto della disabilità sul sistema familiare, condotta attraverso interviste a più di mille famiglie italiane, di cui la metà con figli con disabilità. “Abbiamo scelto di lavorare a una nuova edizione di questa indagine dopo la prima del 2023 – commenta Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideia – per continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto che la nascita di un bambino o una bambina con disabilità genera su tutto il sistema familiare (madri, padri, fratelli, sorelle, nonni). Siamo partiti dal vissuto dei genitori, mettendo a confronto le esperienze e i bisogni delle famiglie con bambini con disabilità con il resto delle famiglie italiane, per capire i punti di contatto, quelli di maggiore difficoltà e gli ambiti più importanti su cui intervenire.”

L’indagine ha posto quindi a confronto le evidenze provenienti dai due campioni: famiglie in cui è presente e famiglie in cui non è presente un bambino o ragazzo con disabilità. La rilevazione, in particolare, si è concentrata su alcuni ambiti di interesse emersi in seguito a focus group preliminari che hanno coinvolto operatori sociali, professionisti sanitari e familiari di bambini con disabilità: rete e percezione di aiuto, siblings, scuola, servizi socio-sanitari, tempo libero, lavoro e futuro dei figli.

Con l’arrivo dell’autunno ricominciano le occasioni di formazione gratuita promosse da Fondazione Paideia. Il prossimo appuntamento formativo sarà un evento di sensibilizzazione e di promozione della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA), in programma martedì 14 ottobre, dalle ore 17 alle 19.

Indagheremo chi è il bambino con bisogni comunicativi complessi, scoprendo in primo luogo come custodire l’osservazione attenta, imparando a mettersi nei suoi panni per riconoscerne limiti e abilità comunicative.
Solo dopo, nella pratica della CAA, si avvia una progressiva assunzione di competenze da parte di ogni figura che ruota attorno alla vita del bambino.
Un progetto comunicativo è un’opera da costruire insieme, in gruppi multidisciplinari, nell’interazione di azioni di natura diversa, in cui anche la lettura condivisa dei libri in simboli può risultare significativa.

Ci accompagneranno in questa serata di formazione la dott.ssa Elisa Colombi, direttore della Neuropsichiatra Infantile dell’ASL CUNEO 2, e Fabia Romano, logopedista del Centro Paideia.
Interverrà Dalva Meira, genitore che quotidianamente attiva, con efficacia, strategie in CAA.

L’incontro gratuito, realizzato nell’ambito del progetto LIBRI PER TUTTI e con il patrocinio di ISAAC ITALY, è rivolto a genitori, docenti, operatori, educatori, logopedisti, bibliotecari e a tutti gli interessati, per fornire conoscenze e spunti per pratiche di base riguardanti la Comunicazione Aumentativa Alternativa.

Martedì 16 settembre torna l’appuntamento al Circolo Golf Torino La Mandria con la Gara di golf Paideia, il trofeo solidale a sostegno dei progetti di Fondazione Paideia dedicati alle famiglie con bambini con disabilità, giunto quest’anno alla nona edizione.

Tutte le donazioni raccolte in occasione della giornata benefica saranno interamente destinate al progetto siblings, fratelli e sorelle di bambini con disabilità, promuovendo incontri individuali e di gruppo per condividere esperienze e sentimenti in un contesto protetto e per costruire possibili strategie per affrontare situazioni di difficoltà.

Anche per il 2025-26 la Fondazione Paideia propone una serie di serate a tema e percorsi di gruppo gratuiti rivolti ai genitori, nonni e caregiver di bambini e bambine con disabilità. Queste occasioni di confronto e scambio nascono dal desiderio di garantire attenzione all’accompagnamento di tutto il nucleo familiare, offrendo spazi dedicati ad accogliere i bisogni specifici di ciascuno.  

Due le modalità proposte quest’anno: percorsi di gruppo in presenza (differenziati per le sedi di Torino e Milano) e serate online dedicate a temi specifici, come il dialogo tra la scuola e la famiglia, lo stress da accudimento e il tema dell’autonomia.

A partire da fine settembre e fino a giugno 2026 proporremo quindi sia alcuni gruppi e serate a tema già sperimentati in passato, sia alcuni temi nuovi, nati dagli stimoli che abbiamo colto dai genitori. Il filo rosso che collega tutte le nostre proposte è quello di dare ai genitori e ai caregiver la possibilità di avere sempre maggiori informazioni e spazi per se stessi, per portare le proprie fatiche, confrontarsi con altri e sentirsi meno soli e giudicati.

La Fondazione Paideia presenta il bilancio del 2024, anno in cui l’ente nato per iniziativa delle famiglie Giubergia e Argentero ha rinnovato il proprio impegno nel sostegno ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. La Fondazione, attiva con due sedi principali a Torino e Milano, continua il lavoro su diversi fronti, sia con attività di sostegno diretto alle famiglie ma anche progettualità in collaborazione e partnership con altre realtà.

La pubblicazione del bilancio – afferma Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideiarappresenta un momento significativo nella vita di un ente, non solo per la necessità di rendicontare in modo trasparente le attività svolte, ma anche come occasione per riflettere sul percorso intrapreso, valutare l’impatto generato e delineare le traiettorie future. Nel nostro caso è frutto di una redazione partecipata dove ogni area ripercorre il lavoro svolto nel corso dell’anno. Il bilancio diventa quindi un momento di verifica, di riflessione e di prospettiva. In questi oltre 30 anni di attività Paideia ha costruito relazioni significative costruendo ed ampliando la propria rete, favorendo relazioni tra le famiglie, attivando collaborazioni con i servizi, sviluppando partenariati con altri enti del Terzo Settore, avviando relazioni con “aziende amiche” e con un numero crescente di sostenitori. La crescita di questa rete di supporto ha permesso di offrire risposte sempre più articolate, per fare fronte alle nuove sfide che si presentano ogni giorno.”