La Fondazione Paideia a partire dal 21 novembre 2018 propone una nuova edizione di “Comunicare per includere”, un percorso di formazione dedicato alla Comunicazione Aumentativa e Alternativa, con l’obiettivo di facilitare l’inclusione dei bambini con bisogni comunicativi complessi.

L’articolazione delle attività prevede due seminari di formazione di base, gratuiti, seguiti da un seminario di approfondimento a carattere laboratoriale finalizzato alla presentazione del programma Symwriter e dei suoi possibili utilizzi (questo seminario è a pagamento).

Le attività formative verranno svolte presso lo Spazio Incontri del Centro Paideia, in via Moncalvo 1 a Torino.

 

 

 

SEMINARI DI BASE

 

NB: entrambi i seminari introduttivi sono rivolti a insegnanti, genitori, educatori e operatori socio-sanitari (max 90 posti). La partecipazione ai primi due incontri è gratuita fino a esaurimento posti.

 

1 – Mercoledì 21 novembre 2018, dalle ore 16.00 alle ore 19.00

Introduzione alla CAA

Elisabetta Cane, logopedista presso Asl Città di Torino

LA CAA rappresenta un’area di ricerca e pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi. Utilizza tutte le competenze comunicative della persona, includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata.

 

2 – Martedi 4 dicembre 2018, dalle ore 16.00 alle ore 19.00

Libri per tutti – Esperienze di lettura per l’inclusione

Anna Peiretti, responsabile della Bottega Editoriale LIBRI PER TUTTI

Il seminario presenterà strumenti efficaci per favorire accesso alla lettura da parte di bambini con bisogni comunicativi complessi, fragili lettori, migranti al primo approccio con la lingua italiana. Il libro modificato in simboli della CAA è risorsa per la relazione; nella modalità di lettura condivisa si attuano azioni concrete per favorire la partecipazione di bambini con difficoltà.

 

 SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO

 

3 – Mercoledì 23 gennaio 2019, dalle ore 16.00 alle ore 19.00

Symwriter e gli aspetti di base della trasposizione in simboli

Cecilia Rubertelli, linguista, redattore della Bottega Editoriale LIBRI PER TUTTI

Il seminario approfondirà le modalità di costruzione di un testo in simboli Widgit Literacy Symbol, proponendo un primo approccio al software Symwriter attraverso esercitazioni pratiche.

È rivolto a bibliotecari, operatori, insegnanti, genitori che usano la CAA. La partecipazione richiede di aver frequentato i moduli introduttivi in una delle edizioni precedenti (febbraio, marzo, novembre 2018) e il possesso di alcune competenze informatiche di base (navigazione in Internet, dimestichezza con il pc, utilizzo del pacchetto Office nelle sue funzionalità di base, in particolare PowerPoint).

I partecipanti dovranno inoltre essere dotati di un PC in cui siano installati:

 

La partecipazione al seminario laboratoriale prevede una quota individuale di iscrizione di 15 euro.

Per maggiori informazioni: formazione@fondazionepaideia.it

 

I due seminari di base sono realizzati con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte

 

Al termine di tutte le attività verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

 

Attenzione: a causa dell’elevato numero di richieste pervenute, i posti a disposizione sono terminati.

 

Anche nel 2018 si è rinnovata la collaborazione tra Fondazione Paideia e l’associazione Hackability, che da tre anni lavora con il Politecnico di Torino per offrire una alternativa al tradizionale esame di Tecnologia per la disabilità.

Hackability è una no-profit nata nel 2015 per far incontrare le competenze di designer, maker, artigiani digitali, con i bisogni (e l’inventiva) delle persone con disabilità. L’obiettivo di Hackability è fare crescere, sui territori, delle comunità che tramite la digital fabrication, la coprogettazione, l’uso di macchine di prototipazione, stampanti 3D, schede open source, realizzino soluzioni nuove, personalizzate, in grado di soddisfare i bisogni delle persone con disabilità nella vita quotidiana, producendo inclusione e partecipazione.

I risultati di Hackability4Polito – nome dato alla collaborazione – sono stati condivisi di recente in una serata al Centro Paideia: tra i protagonisti ci sono state anche tre famiglie della Fondazione Paideia che sono state co-ideatrici e destinatarie di alcuni prototipi quest’anno.

Ma andiamo con ordine, che cosa significa esattamente Hackability?

“La parola Hackability viene da hackerare nel senso buono del termine (discostandosi dalle violazioni online) e vuole indicare la connotazione positiva nell’intervenire in oggetti – anche semplici e di uso comune – per far sì che chiunque li possa utilizzare, interfacciandosi al meglio delle sue capacità. Ci piacerebbe cambiare la quotidianità affinché tutti gli utenti possano essere abilitati, valorizzando le loro attitudini e potenzialità.”

Risponde alla nostra domanda Giuseppe Airò Farulla, ricercatore dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, affiliato temporaneamente come docente esterno al Politecnico di Torino, che ha incontrato l’associazione Hackability – di cui ora è socio e collaboratore – qualche anno fa, condividendo da subito l’idea che la tecnologia non vada sviluppata per la persona, ma con la persona.

“C’è una componente emozionale fortissima nel vedere ragazzi che si iscrivono con convinzione a un corso così – un corso breve, che non porta molti crediti a chi lo sceglie, si tratta infatti di un corso facoltativo, piccolino rispetto ai “mostri” che gli studenti devono seguire obbligatoriamente il primo anno. Dovrebbe essere un corso che impegna poco i ragazzi e invece scopri che hanno instaurato un bellissimo rapporto con la famiglia, che si sono buttati nel lavoro con tutto il cuore, hanno preso treni per allontanarsi dalla teoria e capire meglio la quotidianità dei bambini, per riuscire a prototipare uno strumento che, a partire dalle specifiche iniziali, vada veramente a risolvere i problemi del bimbo, concentrandosi su un approccio ludico e non dimenticando di prestare attenzione ai dettagli e ai colori dell’oggetto realizzato.

Poter osservare i cambiamenti in corso, anche negli studenti stessi, questo è stato veramente emozionante.” continua a raccontarci Giuseppe, le cui parole sono supportate anche dall’intervento di Fabrizio Zucca, referente del progetto con Eleonora Salvi per la parte relativa alla Fondazione Paideia: “Una delle cose che apprezziamo maggiormente di questo progetto è la dimensione della reciprocità. Spesso una famiglia con un bimbo con disabilità si trova a rivestire unicamente il ruolo di beneficiario. In questo caso, invece, anche la famiglia, accompagnate dai mentor di Hackability, fornisce un contributo attivo, contribuendo alla creazione di una cultura scientifica in merito alla tecnologia rivolta alle persone con disabilità. Gli studenti si sono trovati cosi a lavorare fianco a fianco con i genitori e i bambini, che hanno rivestito a tutti gli effetti il ruolo di membri del team di lavoro, tra una serata davanti a una pizza e l’altraconclude sorridendo Fabrizio.

 

 

La rilevanza del lato della ricerca scientifica e della coprogettazione emerge anche dal racconto di Giuseppe:

“La componente tecnica è sicuramente sfidante, negli anni scorsi sono stato molto coinvolto soprattutto nelle valutazioni e i ragazzi non smettono di sorprendere. Prendiamo i tre casi di quest’anno per esempio: l’incontro tra Andrea, la sua famiglia, i mentor di Hackability e gli studenti ha portato alla realizzazione di un go-kart, modificato secondo le sue esigenze attraverso l’inserimento di componenti ad hoc. Il go-kart gli servirà per imparare a pedalare in sicurezza, mantenendo i piedi bloccati e quindi permettendo al bimbo pieno controllo dei pedali e limitazione delle spinte laterali delle gambe. Sono state progettate anche delle scarpine contenitive su misura, mentre la ASL ha fornito un supporto su cui agganciare il sedile. Ora Andrea più divertirsi e imparare a pedalare in sicurezza!

Ancora diverse erano le esigenze di Fabio, un bimbo che si serve di un deambulatore per muoversi: in questo caso si è intervento proprio su questo oggetto importante e di uso quotidiano per lui, inserendo un tavolino e un supporto per il braccio studiati ad hoc.

Il desiderio di Francesco, il terzo bambino, era invece quello di poter stare a mollo in sicurezza, dato che ama molto l’acqua, ma ha difficoltà a galleggiare in autonomia. Per lui è stato pensato un salvagente sicuro e facile da indossare, come fosse un vestito. Grazie a uno slip in neoprene che aiuta a stare a galla, ora Francesco può godersi il mare in completo relax.”

Prima di salutarci, abbiamo chiesto a Giuseppe di spiegarci come funziona la realtà di Hackability.

“Hackability mette a disposizione il proprio mentori, quest´anno quasi 10, le strutture della sua rete nazionale, e a sponsorizzare le attività degli studenti coinvolti in Hackability4Polito attraverso l´acquisto di beni e servizi.

Con Hackability4Polito Il messaggio che proviamo a trasmettere è che gli ingenieri del futiro, devono ricordare che il loro lavoro potrà impattare anche su persone con bisogni e sensibilità diverse, di cui tener conto. Noi ci poniamo come obiettivo sensibilizzarli affinché, qualsiasi sia il loro percorso – che progettino una strada, uno strumento di lavoro, un computer – pensino a chi sia destinato e mettano tutta la cura possibile per realizzarlo al meglio.” comincia a raccontarci.

“Il corso universitario “Tecnologie per la disabilita´”, proposto da dieci anni dal Politecnico – un esempio virtuoso nel settore – è un corso a scelta: ad oggi riceviamo moltissime candidature, almeno 250 richieste all’anno.

Proponiamo l’interazione con Hackability su base volontaria e uno strumento molto rilevante nella selezione degli studenti è la compilazione di un questionario. Il maggior criterio di valutazione e ammissione resta la motivazione: c’è chi vuole veramente partecipare al progetto perché ha una storia simile in famiglia, chi vuole specializzarsi in questo settore, chi “semplicemente” è interessato alla sfida tecnologica. Anche in questo ultimo caso notiamo moltissime evoluzioni durante il percorso e una vera e propria maturazione dello studente grazie al rapporto che si instaura con la famiglia. Si passa dal voler realizzare un oggetto che funzioni a realizzare un oggetto che funzioni per il bambino con il bambino.

I prototipi sono sempre realizzati in doppia copia, di modo che una resti alla famiglia e un’altra ad Hackability, e tutto ciò che scopriamo o realizziamo rimane disponibile open source e online, a disposizione di chiunque voglia replicare o modificare l’esperienza. L’associazione Hackability è in continua crescita: aumentano i numeri di persone coinvolti nell’esame e nella prototipazione, si diffondono team anche in altre parti d’Italia, che possano sviluppare e produrre oggetti prototipati . Si è partiti con tanta buona volontà, ora i mezzi stanno crescendo e siamo felici perché speriamo di poter offrire a sempre più persone la possibilità di sperimentare dentro Hackability.”

La Cooperativa Arcipelago, Centro di gruppoanalisi applicata, festeggia i suoi primi dieci anni di vita. Nato nel 2008 per iniziativa di un gruppo di psicologi, psicoterapeuti, educatori e formatori e il supporto di Fondazione Paideia e Oltre Venture, il Centro offre prestazioni che rispondono, con interventi individuali e di gruppo, alle diverse forme e manifestazioni del crescente disagio esistenziale e sociale, con particolare riferimento ai nuovi bisogni bio-psico-sociali.

Obiettivo del Centro è mettere a disposizione gli interventi clinici più utili (consulenze psicologiche, psicoterapie individuali, di coppia e di gruppo) a tariffe sostenibili. In questi anni si sono rivolte al centro circa 1000 persone.

L’equipe di lavoro è composta attualmente da 14 psicologi e psicoterapeuti esperti nelle problematiche delle varie fasi della vita: infanzia, adolescenza, età adulta. Inoltre ci si occupa in specifico delle difficoltà che possono derivare da  esiti traumatici, da disturbi d’ansia e relazionali, dalla necessità di affrontare patologie organiche o disabilità.

Il Centro si è costituito come Onlus per poter proporre progetti rivolti gratuitamente alle persone che vivono in Torino e nei comuni confinanti: ad esempio con donne che crescono da sole dei bambini con difficoltà, con familiari di pazienti psichiatrici, con bambini con difficoltà di apprendimento, ed altri ancora. Tutti i progetti hanno potuto essere realizzati grazie ai finanziamenti della Fondazione CRT, delle Chiese Valdesi, della Compagnia di San Paolo e grazie al ricavato del 5/1000 che il Centro ha sempre  destinato a questi obiettivi. Negli anni la Fondazione Paideia ha affiancato la Cooperativa Arcipelago attraverso un supporto metodologico, una collaborazione attraverso percorsi integrati rivolti a famiglie di bambini con disabilita e un costante confronto sulle linee di sviluppo.

A testimonianza di un’attività vivace e intensa si evidenzia che nel primo trimestre del 2018 l’attività clinica si è svolta con 1.437 sedute individuali a cui si devono aggiungere le terapie di coppia e di gruppo nonchè le attività legate ai progetti specifici.

Dopo dieci anni di attività – racconta la presidente Manuela Serrala Cooperativa è cresciuta in numero di utenti e di operatori ed anche in fatturato con una progressione costante. E’ un Centro Clinico Psicologico e Psicoterapeutico che ha raggiunto una stabilità economica garantendo alle persone che si sono rivolte a noi prestazioni adeguate agli obiettivi di salute e, contemporaneamente, garantendo agli operatori che vi lavorano una formazione continua sia individuale (attraverso contributi che siano di stimolo ad approfondire i propri specifici interessi), sia rivolta al gruppo di lavoro.

 La costante cura degli interventi e degli aspetti formativi costituisce una garanzia di qualità e di aggiornamento. La periodicità quindicinale del confronto in equipe consente di lavorare insieme su progetti, casi complessi e di utilizzare le riflessioni teoriche anche nell’ottica di collaborazione con altre associazioni, con altre professioni spesso indispensabili nell’ottica di un intervento integrato per situazioni complesse, e con le istituzioni pubbliche sanitarie, sociali, educative.”

Sabato 13 ottobre è in programma al Centro Congressi Torino Incontra il convegno nazionale “Nuovi scenari di cura dei giovani con disabilità complesse: priorità, responsabilità e competenze“.

L’evento, promosso dalla Federazione Malattie Rare Infantili Onlus e Corep, con il patrocinio dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, della Federazione Italiana Medici Pediatri, dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Torino e della Società Italiana di Pediatria, prevede la partecipazione di CEPIM, Air Down, Associazione Down, Federazione Malattie Rare Infantili, Consulta per le persone in difficoltà, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.

 

Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia, sarà moderatore della sessione pomeridiana “Come prendere in cura: competenze e responsabilità degli stakeholder”.

 

Il programma della giornata e le modalità di iscrizione sono disponibili su https://congressi.clickled.it/disabilita-complesse/

 

Dal 24 al 28 ottobre si svolgerà a Torino “Apart Fair“, un viaggio nell’arte con opere dall’archeologia ai giorni nostri, dall’Europa all’Asia ed all’Africa. Cinque giorni di esposizioni ed eventi dedicati a galleristi, collezionisti e visitatori presso la splendida cornice della Promotrice delle Belle Arti, in Viale Balsamo Crivelli 11 a Torino.

L’evento è organizzato dall’’Associazione Piemontese Antiquari A.P.A., aderente alla Federazione Italiana Mercanti d’Arte F.I.M.A.. L’Associazione riunisce da circa quarant’anni le più importanti gallerie antiquarie del Piemonte che condividono i valori per un’arte che ha inciso nel suo tempo e che ancora oggi sa portare un elemento di dialogo e di confronto con il contemporaneo. Dopo le edizioni svoltesi a Stupinigi e alla Venaria Reale, dal 2017 l’A.P.A. ha scelto di riprendere il dialogo con i collezionisti in un luogo nuovo e con un nuovo stile.

 

Apart Fair e l’Associazione Piemontese Antiquari hanno scelto di dedicare una serata alla solidarietà: giovedì 25 ottobre, dalle 18 alle 21, è in programma una visita della mostra con aperitivo, i proventi degli ingressi ad offerta libera saranno devoluti alla Fondazione Paideia.

 

Per maggiori informazioni sull’evento:

sito ufficiale: http://www.apartfair.it/
eMail: associazionepiemonteseantiquari@email.com
Telefono: +39 0116615252 / +39 0115622645
Facebook: https://www.facebook.com/APART017/

Il Sistema Bibliotecario Cuneese ha aderito al progetto “Libri per tutti” della Fondazione Paideia di Torino con il patrocinio di Isaac Italy e il contributo della Regione Piemonte. “Libri per tutti”, è un progetto editoriale per l’inclusione, che prevede la pubblicazione di libri con i simboli utilizzati nella Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) per favorire una lettura accessibile a tutti i bambini. È frutto della collaborazione dell’ASL TO1, dell’ASL CN1, delle Biblioteche civiche Torinesi e di diverse Biblioteche e Sistemi Bibliotecari sul territorio piemontese.

La Biblioteca 0-18 insieme alle Biblioteche di Borgo San Dalmazzo, Boves, Caraglio, Centallo e Chiusa Pesio hanno predisposto uno scaffale dedicato alla CAA mettendo a disposizione del pubblico (famiglie, insegnanti, educatori, operatori sanitari) per il prestito e la consultazione una serie di albi illustrati, fiabe, piccole storie modificate con i simboli della CAA. Presso la Biblioteca 0-18 saranno a disposizione tre postazioni dotate del programma di scrittura in simboli symwriter. Una postazione sarà predisposta anche presso la Sala Consultazione della Biblioteca civica di Cuneo (via Cacciatori delle Alpi 9). Famiglie, insegnanti e operatori sanitari potranno utilizzare gratuitamente il software per creare proprie stringhe in simboli CAA.

La Biblioteca 0-18 inaugura il nuovo servizio venerdì 5 ottobre alle ore 17 con momenti di lettura per bambini (5-7 anni) con libri modificati in CAA e la possibilità per genitori, educatori e operatori sanitari di conoscere meglio il progetto e i servizi che la Biblioteca offre. Anche le Biblioteche di Borgo San Dalmazzo, Boves, Caraglio, Centallo e Chiusa Pesio organizzeranno, nelle stesse settimane, un momento di inaugurazione dello scaffale CAA.

Per maggiori informazioni:

Biblioteca 0-18 di Cuneo
Via Santa Croce 6
0171 444641
bibliotecazerodiciotto@comune.cuneo.it

 

Fondazione Paideia, insieme alla Rete delle Biblioteche Civiche Torino, promuove un seminario di studio all’interno del programma di “Torino verso una città accessibile“, un mese di  eventi, incontri, laboratori, mostre e percorsi dedicati al tema del patrimonio culturale e dell’accessibilità universale. Il cuore di questa iniziative è il Forum internazionale sull’accessibilità che si svolgerà il 16 e 17 ottobre in città.

Il seminario “Libri per tutti – La percezione visiva dei libri in simboli“, inserito anche fra gli appuntamenti di Forum Off, vede coinvolti esperti di competenza diversa a confronto sulle regole della percezione visiva, quindi sui criteri di leggibilità dei testi in simboli. L’incontro è anche occasione per promuovere il progetto “Libri per tutti”, la biblioteca come luogo facilitante del libro accessibile.

 

 

Intervengono:

 

Il seminario, che si svolgerà sabato 20 ottobre 2018 presso la Sala Conferenza della Biblioteca Civica Centrale (via della Cittadella 5, Torino) dalle 9,30 alle 12 è rivolto a bibliotecari, logopedisti, insegnanti e genitori competenti in CAA, grafici.

La partecipazione è gratuita ma è necessario compilare il form di iscrizione, fino ad esaurimento posti.

 

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Per maggiori informazioni:

http://www.comune.torino.it/cultura-accessibile/sessions/libri-per-tutti/

 

Quella dei nonni è una figura che in famiglia svolge funzioni e ricopre un ruolo particolarmente importante: di sostegno nell’accudimento quotidiano, di rappresentanza delle “radici” e della “memoria” della storia familiare, di far vivere e sperimentare una affettività e una relazione diversa e integrativa a quella dei genitori.

I nonni possono essere un’importante risorsa nelle famiglie con bambini con disabilità, ma hanno spesso poche possibilità di parlare e confrontarsi con altri nonni.

Lo spazio per nonni e nonne rappresenta un’occasione per incontrarsi, conoscere e condividere la propria esperienza, le proprie domande, curiosità e dubbi, raccontare la propria storia ad altre persone che possono comprenderne le somiglianze. L’iniziativa nasce per fornire ai nonni uno spazio di riflessione e confronto tra pari con particolare riferimento al loro vissuto, ai loro bisogni e al loro punto di vista, favorendo la condivisione e il supporto reciproco.

 

Gli incontri si svolgeranno mercoledì 3 ottobre, mercoledì 21 novembre, mercoledì 23 gennaio, mercoledì 13 marzo e mercoledì 8 maggio dalle 9,30 alle 11,30 presso il Centro Paideia (via Moncalvo 1, Torino). Il gruppo è aperto, è possibile aderire a uno o più incontri.

Gli incontri saranno condotti da Sabrina Ghersi, psicologa e psicoterapeuta e da Fabrizio Zucca, psicologo e psicoterapeuta.

La partecipazione è gratuita, è necessario iscriversi a info@centropaideia.org o chiamando lo 011-0462400.

La seconda edizione di ProAm Paideia si è svolta martedì 25 settembre al Circolo Golf Torino La Mandria. 130 giocatori si sono divisi in 26 squadre, ciascuna composta da 1 giocatore professionista e 4 giocatori amatoriali. In un clima di amicizia e divertimento, la sfida sportiva ha raccolto 25.000 euro per il Centro Paideia (www.centropaideia.org).

Un ringraziamento particolare a Circolo Golf Torino La Mandria e PGA italiana, Carlotta Borini e Maria Beatrice Picco, Deltatre, Centrale del Latte, Lavazza, Intexo, Catella Marmi, Sary, Sky Team Sauze, GMT, Quattrogatti, Sport clubby, Ersel, Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant’Albano Stura, Reale Mutua – Agenzia Antonelliana, Verdelilla, RSM Studio Palea Lauri Gerla-Torino, Mattioli Gioielli, Ferrino, Ilsa, Noberasco, Tonatto Profumi, Mia Luis, La goccia, Cordero di Montezemolo, Nital, Oscalito, Maison della Nocciola, Mega, Bow, Rewop, Pevero Golf club, Rickar’s, Alfieri Urban spa, Sary calze, Kandu, Michila Carando, Martini&Rossi, Noberasco, Tramezzino,it.

Un grazie speciale, infine, ai nostri volontari che ci hanno sostenuto in questa entusiasmante giornata!

 

 

[fotogallery a cura di Gabriele Facciotti]