Al Centro Paideia attività sportive, corsi e laboratori per grandi e piccoli
Sono aperte le iscrizioni al Centro Paideia: attività sportive, corsi e laboratori per grandi e piccoli stanno per cominciare e ti aspettano!
Abbiamo sempre immaginato il Centro Paideia come un posto dove tutti potessero sentirsi a proprio agio e trovare molteplici proposte per praticare attività sportive, divertirsi e imparare in un ambiente confortevole, dove stringere nuove amicizie.
Finalmente la prima stagione è alle porte: speriamo di vederti nei nostri corridoi tra una lezione di pilates, una nuotata in famiglia in piscina e un corso di fotografia!
Le proposte saranno tante e diverse:
– per i bambini ci saranno molte attività in acqua (acquaticità, scuola nuoto, lezioni individuali di nuoto adattato, piscina in famiglia) e tanti laboratori dove lasciare libera fantasia e creatività, fare dolci belli e buoni, modellare la ceramica, recitare, imparare a mangiare bene, scoprire tutti i segreti che si nascondono dietro a una foto bellissima, leggere le favole ad alta voce, allenarsi ad ascoltare e riconoscere le diverse melodie…
– per gli adulti sono previsti tipi di allenamento in acqua e fuori (acquafluid, acquagym, ginnastica posturale e palestra in acqua, pilates); corsi e laboratori di fotografia, public speaking e essenze profumate, da realizzare su misura.
– per gestanti e neo-genitori non mancheranno proposte di sport (ginnastica pre/post parto e acquaticità per bebè e neo-genitori) e corsi come quello di massaggio infantile, laboratori in cui si affronterà il tema della nanna e il momento dell’addormentamento, incontri sulla genitorialità.
L’avvio dei corsi e laboratori è in programma nella prima settimana di ottobre. Le iscrizioni sono aperte al Centro Paideia (via Moncalvo 1, Torino, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18): ti aspettiamo!
Per informazioni è possibile chiamare lo 011-0462400 o inviare una mail a info@centropaideia.org.
Per gestire l’accoglienza dei bambini con disabilità è necessario contattare la segreteria per parlare con il personale incaricato (011-0462400).
Consulta il sito del Centro Paideia e segui i suoi canali social per non perdere nessun aggiornamento!
Una nuova entusiasmante stagione insieme sta per cominciare, noi siamo pronti e tu?
Un percorso per esplorare l’impatto della disabilità in famiglia
Giovedì 18 ottobre, dalle 18,30 alle 20,30, al Centro Paideia è in programma l’incontro “Disabilità e famiglia”, dedicato a mamme e papà di bambini con disabilità. L’attività ha l’obiettivo di esplorare l’impatto della disabilità in momenti diversi della propria esperienza di vita: l’impatto nella famiglia, nella rete amicale, nel rapporto con i servizi di cura e scolastici.
Successivamente al primo momento di formazione si potrà partecipare a un percorso di gruppo, secondo le modalità comunicate nel corso della serata. Il percorso è un’occasione per riflettere insieme sui cambiamenti che la famiglia si trova ad affrontare nel corso della sua vita e valorizzare le risorse, le competenze pratiche ed emotive che sono state attivate per fronteggiare i momenti di maggiore difficoltà.
L’incontro di formazione sarà tenuto da Silvio Venuti, psichiatra e psicoterapeuta, Sabrina Ghersi, psicologa e psicoterapeuta e da Eleonora Salvi, assistente sociale.
L’incontro si terrà presso lo Spazio Incontri del Centro Paideia (via Moncalvo 1, Torino). La partecipazione è gratuita, è necessario iscriversi scrivendo a info@centropaideia.org o chiamando lo 011-0462400.
Torino, 14-15 novembre: 7th Apfel International Conference
Fondazione Paideia, in collaborazione con l’associazione Apfel network, organizza una due giorni dedicata all’affido familiare: un convegno internazionale e un seminario, che saranno occasione di apprendere dalle esperienze e dalle ricerche di diversi Paesi d’Europa. L’iscrizione a entrambi gli eventi è gratuita e sono stati richiesti i crediti per gli assistenti sociali.
Two days on foster care organized by Fondazione Paideia and Apfel Network: an open conference and a pre-conference seminar aimed to promote exchange and learn from European experience, research and practice. Both events are free of charge. Please complete the registration to participate.
Strumenti innovativi, ricerca e buone prassi in una prospettiva europea
Mercoledì 14 novembre, ore 14-18
Centro Paideia, Via Moncalvo 1, Torino
Il seminario nasce con l’obiettivo di promuovere un reciproco scambio tra professionisti, ricercatori e persone che a vario titolo lavorano nell’ambito dell’affido familiare. Partendo dalle peculiarità dei diversi Paesi europei, gli interventi approfondiranno temi specifici relativi a esiti di ricerca, buone prassi, innovazioni metodologiche. I contributi potranno essere presentazioni frontali o consistere nell’organizzazione di un focus group su tematiche specifiche. Verrà privilegiata una dimensione interattiva, con possibilità di domande e confronto tra i partecipanti.
Ogni relatore avrà a disposizione 25 minuti, compreso il tempo delle domande ed è previsto un numero massimo di otto contributi per il pomeriggio.
È possibile partecipare come relatore (inviando una proposta di intervento) o come uditore.
La partecipazione al seminario è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione. Gli interventi saranno in lingua inglese: non è prevista traduzione.
COME PRESENTARE UN CONTRIBUTO
Se volete presentare un contributo, potete inviarci un document introduttivo (possibilmente in word), attraverso la compilazione dei seguenti campi: Nome e cognome, Professione, Organizzazione di provenienza, Nazione, Titolo dell’intervento, Breve abstract (Massimo 2000 caratteri), Tipo di intervento (presentazione, focus group…), Supporti richiesti (pc, video,…) Vi preghiamo di inviare la vostra candidature (in lingua italiana e inglese) entro il 15 ottobre, al fine di selezionare e pianificare gli interventi.
CHALLENGES, CONCERNS, INNOVATIVE TOOLS AND RESEARCH PATHS IN A EUROPEAN PERSPECTIVE
The seminar aims to promote mutual exchange between professionals, researchers and people involved in the area of Foster Care. Starting from the main issues faced by the different European Countries, each intervention will highlight a specific topic on the foster care process.
Contributions will include both research and practice, and could be organized as a presentation or a focus group on a particular thematic area, chosen by the speaker. The purpose is to stimulate the discussion between participants and to share guidelines, problems, solutions from each country.
Every speaker will have 25 minutes for the intervention, including question time. A maximum of 8 contributions can be comprised.
The seminar will be English speaking, without translation.
For any language problem, please contact us in advance: we will make our best to help.
HOW TO PRESENT A PAPER
If you want to participate as a speaker, please send us a form (possibly in word) by fulfilling these voices: Name and surname, Profession, Belonging organization, Country, Title of paper, Abstract (maximum 2000 characters), Type of intervention (presentation, focus group,…), Supports required (pc, video, ….)
Proposals should be sent before October 15th, in order to plan the seminar in the best way and make a selection if necessary.
Please, don’t hesitate to contact us for any question or doubt.
Convegno internazionale
LA GIUSTA PROSSIMITÀ
L’affido familiare come processo collettivo
Giovedì 15 novembre, ore 9.00-17.00
Centro Paideia, Via Moncalvo 1, Torino
I percorsi di affido familiare coinvolgono una pluralità di soggetti che portano posizionamenti, aspettative, obiettivi, desideri non sovrapponibili e spesso in contrasto tra loro. L’operatore sociale, a fronte della competenza professionale e del ruolo che riveste in tali processi, è esposto a responsabilità e crescenti pressioni sul piano emotivo e operativo. Il confronto con questi vissuti può generare, a volte, sentimenti di impotenza, frustrazione, solitudine o, in antitesi, il tendere verso una neutralità professionale che dovrebbe garantire dati oggettivi avulsi da interpretazioni personali. D’altro canto, il fondamento relazionale del lavoro sociale e le interazioni complesse che i percorsi di affido comportano, non possono essere letti prescindendo dalle dimensioni emotive e percettive di coloro che sono coinvolti.
Come si può trasformare la soggettività in uno strumento utile alla comprensione dei problemi e dei processi in atto? Come può l’operatore utilizzare la parzialità della propria conoscenza come un elemento consapevole per valorizzare le risorse presenti e attivare dinamiche relazionali costruttive?
L’ipotesi di questo convegno è che parlare di professionalizzazione significhi includere l’essenza multidimensionale dell’agire sociale, in un dialogo costante tra la dimensione propriocettiva e intersoggettiva in cui non solo gli operatori, ma tutti gli attori, a diverso titolo, sono implicati. In questo processo, la consapevolezza di sé e dei propri vissuti emotivi costituisce un elemento essenziale per sviluppare uno sguardo autoriflessivo che accompagni le azioni, aiuti a comprendere le dinamiche, favorisca un dialogo in cui è riconosciuta l’importanza del punto di vista di ciascuno.
9.00-13.00: sessione plenaria
14.00-17:00: workshop paralleli
Interverranno
Vincent Ramon, presidente di Apfel Network, Francia
Frederique Lucet, psicologa e ricercatrice, membro di Apfel, Francia
Ivano Gamelli, professore di Pedagogia del Corpo, Università Milano Bicocca, Italia
Nuria Fuentes Pelaez, ricercatrice, università di Barcellona, Spagna
Penelope Rackett, psicologa e psicopedagogista, supervisore Video Interaction Guidance, Scozia
Bep Van Sloten, International Alternative Care Consultant and Trainer, Olanda
Daniel Coum, psicologo e psicoanalista, Università della Britannia Occidentale, Francia
I workshop saranno condotti da: Ivano Gamelli, Nuria Fuentes Pelaez, Penelope Rackett, Bep Van Sloten, Daniel Coum.
Il confronto con sistemi e assetti operativi di diverse parti d’Europa consentirà ai partecipanti di esplorare possibili strade per leggere con maggior consapevolezza il proprio operare e i workshop saranno occasione per sperimentare in prima persona alcune tecniche formative. Il convegno, organizzato in collaborazione con Apfel network, sarà dunque un’occasione di reciproco scambio e apprendimento.
Nella sessione plenaria è prevista una traduzione simultanea (Italiano, Inglese). Nei workshop saranno organizzate traduzioni consecutive (Inglese, Italiano, Francese) per favorire la comprensione.
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Open conference
SELF CARE IN FOSTER CARE AS A COLLECTIVE PROCESS
Thursday 15 November, 9 a.m. – 5 p.m.
Centro Paideia, Via Moncalvo 1, Torino
Foster care involves a plurality of stakeholders with different expectations, objectives and wishes. The social worker, as a result of his/her professional position and training background, has to deal with high level of responsibilities and increasing pressures, with potentially strong emotional impact, generating feelings of impotence, frustration, loneliness… This may turn into a defensive attitude of neutrality, questing for pure objectivity disconnected from personal interpretations. Nevertheless, due to their complex systemic nature, foster care and social work require the consideration of the emotional and affective dimensions of those involved (clients and professionals), individually and collectively
How can the subjectivity be transformed into a useful resource for the understanding of the on-going problems and processes at stake? How can the social worker handle the partiality of his/her own view and knowledge as a way to support a constructive relational dynamic? How can the collective teamwork enhance the process of elaboration and help each stakeholder in its challenging mission in the best interest of the child?
The hypothesis of this congress is that professionalization should embrace a multidimensional perspective, through a continuous interaction between personal, rational and emotional dimensions, including all the actors involved. In this process, self-awareness and emotional experiences are essential to improve a reflexive attitude, in order to develop a better abilities, helpful in stimulating a collaborative and inclusive teamworking methodology.
9.00 a.m. – 1.00 p.m. plenary session
2.00 – 5.00 p.m. parallel workshops
Conference speakers
Vincent Ramon, president of Apfel Network, France
Frederique Lucet, psychologist and researcher, Apfel Member, France
Ivano Gamelli, professor of Pedagogy of the body, University of Milano Bicocca, Italy
Nuria Fuentes Pelaez, researcher, University of Barcelona, Spain
Penelope Rackett, psychologist and psycho-pedagogist, supervisor of Video Interaction Guidance, Scotland
Bep Van Sloten, International Alternative Care Consultant and Trainer, Nederland
Daniel Coum, psychologist and psychoanalyst, University of West Britanny, France.
Parallel workshops will be leaded by: Ivano Gamelli, Nuria Fuentes Pelaez, Penelope Rackett, Bep Van Sloten, Daniel Coum.
The possibility of hearing from European foster care systems will be an opportunity to learn different points of view and to experience practice and approaches in the afternoon workshops. The congress, will thus be an occasion for reciprocal exchange and learning.
Simultaneus translation (Italian, English) will be available during the plenary session. Consecutive translation (English, Italian, French if needed) will be organized for workshop sessions.
Vi comunichiamo che purtroppo le iscrizioni al convegno sono chiuse, in quanto abbiamo raggiunto il numero massimo dei posti disponibili.
Nei prossimi giorni verrà pubblicato il programma completo. Le persone iscritte verranno contattate per procedere con la scelta del workshop pomeridiano.
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In the next weeks complete program will be available. Participant will be contacted by Paideia to choose the afternoon workshop in advance.
Servizio Civile: 4 posti disponibili in Fondazione Paideia
Fino al 28 settembre 2018, per i giovani tra i 18 e 28 anni, è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti di Servizio civile che si realizzeranno tra il 2018 e il 2019 su tutto il territorio nazionale e all’estero con il bando promosso dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Grazie alla collaborazione con Assifero (associazione nazionale di categoria delle Fondazioni ed Enti filantropici italiani), da quest’anno la Fondazione Paideia è una delle sedi attuative di progetto e potrà ospitare 4 volontari del Servizio Civile.
La Fondazione Paideia, attraverso il progetto “Il servizio civile per l’inclusione di tutte le famiglie”, intende migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità e dei loro genitori, fratelli e sorelle, provenienti principalmente dal territorio di Torino e provincia, e favorire un contesto territoriale più accogliente e attento ai bisogni di tutta la cittadinanza, promuovendo una cultura più inclusiva. Inoltre desidera aumentare la fruizione dei servizi rivolti alle famiglie, di carattere riabilitativo, socio-educativo e ludico-ricreativo.
I volontari del Servizio Civile, in particolare, saranno coinvolti nelle seguenti attività:
1) Accoglienza e sportello informativo della Fondazione:
a – Supportare lo staff della Fondazione nell’accogliere con cura le famiglie all’ingresso della struttura, prestando particolare attenzione alle persone con esigenze specifiche;
b – presidio dello sportello informativo due volte a settimana rivolto ai volontari attivi e potenziali della Fondazione;
c – supporto al coordinamento dei volontari coinvolti nelle attività della Fondazione;
d – produzione e diffusione di materiale promozionale, sia cartaceo che digitale, sul territorio delle attività offerte dalla Fondazione e delle possibilità di volontariato.
2) Integrazione di bambini con disabilità e partecipazione “dedicata” dei siblings all’interno delle proposte della Fondazione:
a – supportare lo staff della Fondazione nell’affiancare individualmente ogni bambino con disabilità inserito all’interno dei percorsi ludico-ricreativi e sportivi proposti durante l’anno, e durante i soggiorni estivi organizzati nel mese di luglio in un villaggio turistico vicino a Follonica;
b – supportare lo staff della Fondazione nel presidio degli spazi gioco liberi affinché i bambini possano giocare in sicurezza;
c – supportare lo staff della Fondazione nella cura dell’inclusione dei bambini con disabilità nel gruppo dei pari, mediazione della socializzazione tra bambini;
d – partecipare insieme agli altri soggetti della Fondazione ai momenti di programmazione e preparazione delle offerte rivolte ai bambini;
e – supportare lo staff della Fondazione nell’intrattenimento dei siblings presenti nella struttura e nella creazione di legami con altri bambini.
3) Biblioteca:
a – supporto al referente del centro di documentazione nella gestione dei materiali e degli spazi;
b – supportare il servizio di accoglienza e orientamento all’utilizzo dei materiali e degli spazi;
c – allestimento degli spazi in occasione di eventi ed attività specifiche;
d – supporto allo staff per lo sviluppo del progetto di promozione di libri modificati in CAA, in particolare rispetto alla loro traduzione in CAA, alla predisposizione dei materiali di lavoro connessi, e alla supervisione dei libri tradotti;
e – promozione attraverso materiale cartaceo e digitale di eventi formativi, letture per bambini, divulgazione di testi di interesse, ecc..
Ciascun volontario selezionato sarà chiamato a sottoscrivere un contratto che fissa in € 433,80 l’assegno mensile per lo svolgimento del servizio. Il progetto avrà durata di 12 mesi con un impegno annuo richiesto di 1400 ore (circa 30 ore a settimana). Possono partecipare alla selezione tutti i giovani (cittadini italiani, cittadini dell’Unione Europea, cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti) senza distinzione di sesso (che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non abbiano superato il ventottesimo anno di età). E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Universale, pena l’esclusione dalla partecipazione alla selezione.
Per tutte le informazioni riguardanti disponibilità richieste e altri dettagli si prega di fare riferimento al bando e al documento di presentazione del progetto. A causa del trasferimento della sede della Fondazione Paideia, a differenza di quanto indicato nel documento di presentazione del progetto, la sede di svolgimento dell’attività sarà in via Moncalvo 1 a Torino.
Presentazione delle domande
Gli aspiranti volontari dovranno produrre domanda di partecipazione esclusivamente secondo le seguenti modalità:
con Posta Elettronica Certificata (PEC) al seguente indirizzo: paideia@pec.fondazionepaideia.it inserendo come oggetto della mail “Domanda di partecipazione al Servizio Civile – Bando 2018”
a mezzo “raccomandata A/R” indirizzata a: Fondazione Paideia – via Moncalvo 1, 10131 Torino;
consegna a mano presso la sede della Fondazione Paideia (via Moncalvo 1, Torino) nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Il termine per l’invio delle domande via PEC o a mezzo raccomandata A/R è fissato al 28 settembre 2018. In caso di consegna della domanda a mano il termine è fissato alle ore 18.00 del 28 settembre 2018.
Le domande trasmesse con modalità diverse da quelle sopra indicate e pervenute oltre i termini innanzi stabiliti non saranno prese in considerazione. Per tutti i dettagli inerenti la presentazione delle domande e documenti richiesti si prega di fare riferimento al bando.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Fondazione Paideia all0 011-0462400.
Martedì 25 settembre un incontro per “Dare voce ai siblings”
Continua l’impegno della Fondazione Paideia dedicato ai siblings, fratelli e sorelle di persone con disabilità. Essere fratelli e sorelle è un’esperienza che molti di noi hanno vissuto, ma essere siblings presenta delle peculiarità a cui è opportuno porre attenzione per favorire una crescita sana ed equilibrata di tutti i bambini presenti in una famiglia. Essere siblings non è un problema, ma sicuramente rappresenta una sfida di crescita ulteriore rispetto a quelle solitamente vissute dagli altri fratelli e sorelle. Per questo è necessario offrire loro un supporto che insieme alle caratteristiche positive che questi bambini presentano, riconosca anche i momenti di fatica incontrati e offra a loro ed ai genitori utili strumenti per affrontarli.
Martedì 25 settembre 2018, dalle 18.30 alle 20.30, presso lo Spazio Incontri del Centro Paideia (via Moncalvo 1, Torino) si terrà “Dare voce ai siblings“, incontro di formazione e presentazione del progetto a cura di Sabrina Ghersi, psicologa e psicoterapeuta, Sara Cavallera, assistente sociale, Federica Liscio, educatrice professionale. A conclusione dell’incontro verranno presentati i percorsi di gruppo che, a seconda delle richieste, verranno organizzati nel corso dell’anno.
L’evento, rivolto a genitori di fratelli e sorelle di bambini con disabilità, è gratuito con iscrizione necessaria entro venerdì 21 settembre all’indirizzo info@centropaideia.org o al numero 011-0462400.
Fondazione Paideia partner del progetto Softis Ped
Il progetto Softis-Ped, finanziato dalla Commissione europea e dall’Agenzia nazionale rumena nell’ambito del programma Erasmus +, nasce per fornire ai pediatri, ai docenti e agli studenti nel campo della Pediatria, capacità di comunicazione pertinenti ed efficaci.
Al progetto biennale 2016-2018 partecipano: University of Medicine and Pharmacy of Tîrgu-Mureș, Romania; Institute for Medical Education of the University Hospital, LMU Munich, Germania; Filab, Ungheria; Pixel, Italia; Azienda Sanitaria Locale TO3, Italia; Hospital Universitario Fundación Alcorcón, Spagna. Fondazione Paideia è tra i partner locali che hanno scelto di aderire allo sviluppo del progetto.
Lo scopo del progetto è identificare le competenze trasversali più importanti nel campo della Pediatria, confrontarle con i migliori metodi e strategie di insegnamento e sviluppare linee guida e materiali di formazione per i formatori di pediatri. Il progetto intende inoltre fornire ai pediatri, agli insegnanti e agli studenti nel campo della Pediatria, strumenti per implementare la loro capacità di comunicazione con i bambini, con i genitori, con gli altri medici e con lo staff sanitario allargato, tenendo anche in considerazione il contesto multiculturale attuale.
Risultati finali del progetto sono:
Prodotto intellettuale 1: Manuale tradotto in sei lingue (Inglese, Tedesco, Rumeno, Ungherese, Italiano e Spagnolo) sull’analisi dei bisogni circa la comunicazione in Pediatria nei servizi di pediatria dei cinque paesi partner. Già disponibile e consultabile in https://softis-ped.pixel-online.org/needs_analysis.php
Prodotto intellettuale 2: Corso FAD online i tradotto in sei lingue per Formazione Formatori e docenti di Pediatria. Già disponibile consultabile in inglese https://softisped.pixel-online.org/TR_lecturers_TR01.php
Prodotto intellettuale 3.1: Corso FAD online i tradotto in sei lingue per Formazione studenti di Pediatria e medici pediatri. In preparazione.
Prodotto intellettuale 3.2: Dizionario visivo per bambini e genitori: uno strumento di immediata comprensione visiva circa i sintomi e l’intensità del disturbo, tradotto in otto lingue (le 6 dei paesi partner, più l’arabo e il cinese).
Sabato 8 settembre a Collegno (Aula Grande Formazione, via Martiri XXX Aprile 30) dalle 9 alle 16 si terrà il corso di aggiornamento “Softis-Ped: Soft skill in pediatria, comunicazione, relazione ed etica nella presa in carico in pediatria”. In allegato la locandina dell’evento, per maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://softis-ped.pixel-online.org.
Il 25 settembre golf e solidarietà con la seconda “ProAm Paideia”
È in programma martedì 25 settembre al Circolo Golf Torino La Mandria la seconda edizione della “ProAm Paideia”, gara di golf che sposa la solidarietà: il ricavato dell’evento, organizzato con il sostegno di PGA Italiana, sarà infatti devoluto alla Fondazione Paideia.
In particolare, i fondi raccolti saranno destinati al sostegno del fondo “Adotta una terapia” per sostenere le cure dei bambini seguiti dalla Fondazione Paideia, che opera dal 1993 per sostenere famiglie e bambini in difficoltà.
La giornata inizierà alle ore 11 con la gara di golf, alle ore 18:30 avverrà la premiazione, seguita da una cena con musica per tutti i partecipanti e i loro amici.
Le iscrizioni sono aperte fino al 15 settembre e fino ad esaurimento posti. Per partecipare alla “ProAm Paideia” rivolgersi a t.panizzolo@circologolftorino.it
Estate Paideia: un’esperienza indimenticabile che regala occhi e parole nuove
Anche quest’anno, dal 7 al 28 luglio, si rinnova l’esperienza di Estate Paideia, un progetto della Fondazione Paideia che dal 2001 offre ad alcune famiglie con bambini con disabilità l’occasione di vivere una vacanza serena in un villaggio bello e accessibile in Toscana, insieme a tanti volontari. L’idea è quella di essere d’aiuto a famiglie con bambini con disabilità, che vivono ogni giorno una situazione impegnativa, dando loro la possibilità di rilassarsi e ricaricare le pile, mentre i volontari contribuiscono alla cura dei loro bimbi.
Ogni anno occhi e voci nuove si incontrano e mischiano a quelle di chi ha già vissuto questa esperienza. Abbiamo chiesto a Irene, collaboratrice della Fondazione Paideia, di raccontarci la sua prima esperienza a una settimana di “Estate Paideia”.
Quante cose possono succedere in una settimana?
Sono partita per la mia prima esperienza nei soggiorni estivi della Fondazione Paideia con in testa questa domanda: avevo sentito i racconti di molti genitori che avevo intervistato nei mesi precedenti, dei miei colleghi ed ero carica di emozioni, aspettative, e anche qualche dubbio e incertezza.
Tutto comincia la sera del sabato: appena arrivata, ogni famiglia viene accompagnata nel proprio bungalow e tutti sono invitati a un piccolo aperitivo di benvenuto in cui si mangia qualcosa insieme. È in quel momento che il vialetto, su cui i bungalow si affacciano, comincia ad animarsi: i bimbi vanno in monopattino, ci si siede a giocare in cerchio nell’erba, si parte per i primi giri in bicicletta. Il “Pappasole” diventa subito non tanto il nome del villaggio, quanto il nome di un luogo – una specie di quartiere generale delle vacanze – che stiamo costruendo tutti insieme, in un’esperienza condivisa. Così la prima sera si va a dormire dopo le prime chiacchiere, i primi giochi, i primi sorrisi scambiati.
Dal lunedì – per chi vuole – comincia la piacevole routine dell’Estate Paideia: si parte con la tappa mattutina in spiaggia. Si raggiunge il mare superando la pineta, chi a piedi, chi in bici: per tutti il breve tragitto è l’occasione di cominciare a conoscersi meglio. Ogni volontario diventa compagno di giochi e di chiacchierate di un bambino e di tutta la sua famiglia. È bellissimo vedere da vicino la relazione che comincia a crearsi facendo castelli di sabbia, tuffandosi senza sosta, ma anche stando seduti sotto l’ombrellone a guardare il mare in compagnia.
Il momento della pausa pranzo è contraddistinto dalla lunga tavolata dei volontari, che vengono coccolati dal duo che si alterna in cucina di settimana in settimana. Due volontari speciali ricoprono il ruolo di cuochi: preparano ogni giorno prelibatezze per ristorare gli altri e sono sempre pronti a offrire un caffé, accompagnato da una chiacchiera e un sorriso, a chiunque passi dalla cucina.
Il pomeriggio di attività con le famiglie riparte dai laboratori creativi, dopo un po’ di riposo per tutti. Nel corso della settimana i laboratori non sono mai uguali, si comincia da attività più semplici e si finisce per realizzare delle piccole opere da portare a casa con sé, ognuno secondo i suoi gusti e le sue attitudini. I momenti dei laboratori sono occasioni di collaborazione preziosa tra volontari e bimbi, ma anche tra genitori che vogliono partecipare o semplicemente dare un’occhiata, mentre i più piccoli creano, giocano con colori, materiali e forme.
Il pomeriggio finisce generalmente in piscina, dove ci sono vasche diverse, un po’ per tutti i gusti: una per chi ama immergersi, una per chi preferisce ballare e saltellare a ritmo di musica e un’altra molto bassa dove stare a mollo nell’acqua calda. C’è anche un’ultima vasca, riservata ai grandi, dove i genitori possono concedersi un idromassaggio, guardando il panorama.
Le serate trascorrono spesso tutti insieme al centro del villaggio tra castelli gonfiabili, tappeti elastici, altalene e giostre. A volte si sta invece nel mitico vialetto: c’è chi impara ad andare in bici, chi chiacchiera sul prato, chi magari fa un dolce e ne offre un pezzetto a tutti. La cosa più bella di questa vacanza è la spontaneità, due parole scambiate godendosi il piacevole clima estivo e i ritmi più rilassati delle giornate di vacanza.
Il giovedì sera, solitamente, si cena tutti insieme ed è lì, seduti a tavola, che ci si rende conto della magia accaduta in pochi giorni: ci si accorge di quante cose ci si è raccontati a vicenda, magari facendo la spesa, mangiando un gelato in piscina o accompagnando i bimbi a pescare i paguri sugli scogli. Se si dovessero chiudere in valigia il numero di abbracci scambiati, si nota quella sera, non se ne troverebbe facilmente una abbastanza grande! Ma non serve perché restano tutti nel cuore, da portare con sé, come carica per tante altre esperienze, in momenti più freddi, complicati e ordinari in città.
“Mi sono veramente rilassato. Sono dovuto andare e tornare a Torino per una riunione, ma ne valeva la pena” mi ha detto con un sorriso grande un papà “ È stato bello vedere mio figlio aver voglia di correre ai laboratori, di fare e di cimentarsi…”
Quando ho ringraziato una mamma per il dolce che aveva fatto, lei mi ha risposto: “Ma figurati, è stato un piacere! E i bimbi mi hanno aiutato, abbiamo passato un bel pomeriggio pensando alla serata in cui saremmo stati bene tutti insieme!”
“Dei semplici caffè sono diventati gruppi WhatsApp che non vediamo l’ora di riempire di conversazioni, spinte dalla voglia e dalla promessa che noi mamme ci siamo fatte a vicenda di rivederci” ha concluso un’altra mamma entusiasta.
Ora che sono tornata so che in una settimana si può solcare il mare con un’aragosta gonfiabile al posto di un veliero e vivere una grande avventura, so che un vialetto può diventare un luogo familiare dove ritrovarsi con gioia all’inizio e alla fine di ogni giornata, che ci si può emozionare per una recita di Peter Pan come se seguissi da mesi le prove dei bambini. Ho provato la bellezza di portare i tavoli nell’erba e mangiare la pizza in una lunghissima tavolata di bambini, volontari e genitori che ridono, scherzano e chiacchierano (quasi) come si conoscessero da sempre.
Questa esperienza mi ha fatto capire che il tempo è relativo, che tutti abbiamo bisogno di una vera vacanza e che, quando ci si rilassa e ci si riposa, la vacanza non finisce, ma diventa una specie di nuovo inizio, a cui ripensare ogni volta in cui ci si sente un po’ più stanchi. Da questa settimana porto con me migliaia di sorrisi: ho capito che tante braccia abbracciano meglio, tanti occhi insieme ci aiutano a vedere le cose da un punto di vista diverso, spesso prezioso.
Grazie per tutti i compagni di viaggio – genitori, bambini e volontari – che rendono così speciale l’Estate Paideia!
Irene
Sette anni di Casa Base
“Casa Base Avigliana ha compiuto sette anni domenica 1 luglio: come ogni anno, ci siamo preparati a festeggiarla con gioia, scegliendo un tema dedicato già dal mese di marzo” racconta Marta, educatrice che segue da vicino gli eventi dedicati alla raccolta fondi.
“Casa Base” è un progetto promosso da Fondazione Paideia e Cooperativa Paradigma e dedicato a bambini o ragazzi allontanati dalle proprie famiglie a seguito di maltrattamenti o abusi. La comunità residenziale di Avigliana – che opera in sinergia con quella di Chieri – è un luogo di accoglienza e cura che nel 2017 ha ospitato 14 bambini.
“La festa di compleanno di Casa Base – continua Marta – è un modo per raccogliere fondi (quest’anno nella giornata di domenica abbiamo raccolto 1250 euro), ma è anche e soprattutto un modo per festeggiarci e celebrare una ricorrenza importante per la comunità. Invitiamo tutti i bambini che sono passati da noi negli anni a partecipare, insieme alle associazioni del territorio e a chiunque voglia venire a conoscerci.
Il tema di quest’anno è stato il cibo: le ragioni della scelta sono tante… Con i nostri bambini vediamo spesso trasmissioni di cucina – e loro le amano molto! Alcuni di loro, inoltre, sono dei veri buongustai! Per noi il cibo è cura: spesso la domenica vengono alcuni volontari a cucinare con noi e il pranzo e la cena quel giorno diventano momenti speciali.
La festa si tiene generalmente l’ultima domenica di giugno e quest’anno c’era particolarmente caldo, ma piano piano tante persone – e soprattutto moltissimi bambini, di cui numerosi nostri ex ospiti – si sono riuniti nel giardino, vestito a festa per un pomeriggio.È stato davvero un momento magico: un modo speciale per ritrovarci, stare insieme facendo qualcosa di bello.
La festa è iniziata intorno alle 16,30 e io mi sono occupata subito di raccontare ai nostri ospiti cosa avrebbero trovato e sarebbe successo di lì in avanti.Ho indicato gli stand di cibo da gustare, con gli hot dog e le delizie che i GAS di Avigliana hanno voluto offrirci; ho presentato la ragazza che ha condotto il laboratorio di biscotti e i boy scout che hanno proposto diverse attività per i bimbi, a tema cibo. Dopo, siamo corsi a vedere come viene fatta la mozzarella fresca. È venuto un signore a spiegarci il procedimento e tutti, grandi e piccoli, siamo rimasti incantati!
C’era un angolo truccabimbi, lo spazio per la lettura della favola animata e, verso la fine della giornata, è partita la gara di torte.Abbiamo votato le torte assegnando a ognuna un numero, di modo che non si sapesse chi le aveva preparate. Dopo la votazione abbiamo messo le più belle all’asta: una cosa davvero speciale che è capitata è che una ragazzina di Casa Base aveva fatto due torte e con una ha vinto la gara, mentre l’altra è stata messa all’asta. È stato davvero un momento fantastico per lei – che era gasatissima e soddisfatta! – e anche noi ne siamo stati felici.
La giornata si è conclusa in allegria, con karaoke e balli di gruppo. Festeggiare il compleanno di Casa Base mi fa sempre sentire in famiglia e ogni anno è un’emozione grandissima!” conclude felice Marta.