E’ online il bilancio 2017 della Fondazione Paideia, da 25 anni attiva nel sostegno di bambini e famiglie in difficoltà. Il report annuale racconta le attività svolte e i progetti realizzati, un’occasione per “fotografare” un anno vissuto insieme, come sottolinea il Segretario Generale Fabrizio Serra nell’introduzione: “È sempre bello ed emozionante guardare ad un anno vissuto insieme. Significa rivedere i volti di tante persone che hanno incontrato la Fondazione, per motivi diversi. E che con le parole, o semplicemente con uno sguardo, hanno contribuito a farsi ricordare. “Non pensavo di poter tornare a vivere le cose in questo modo, come una famiglia normale” mi ha detto un giorno un papà. È stato uno degli incontri più significativi dell’anno appena trascorso, perché mi ha fatto capire come quello che facciamo ogni giorno – quello per cui ci impegniamo e per cui a volte discutiamo – ha un senso ben più profondo di quel che vediamo nell’immediato. È la forza del cambiamento a cui possiamo contribuire in prima persona, con il nostro lavoro e con le nostre attenzioni, stando accanto a chi deve fronteggiare ogni giorno situazioni di grande difficoltà. E allora grazie a chi ci accompagna in questo cammino. Grazie, ancora una volta, ai nostri meravigliosi volontari, che sono i primi a rappresentare con il loro esempio come si possa donare tempo prezioso ed essere felici, felici per la felicità di un altro.”
Nel corso del 2017 sono state 353 le famiglie con bambini con disabilità seguite dalla Fondazione, attraverso un rapporto costante con i servizi socio-sanitari e con enti del privato sociale. Per l’area “Disabilità e famiglia” sono stati erogati 511.723 euro che hanno finanziato, tra le altre attività, percorsi di sostegno per famiglie, accolte e accompagnate lungo un percorso di ascolto, formazione e confronto, ma anche, quando necessario, sostenute da forme di sostegno di carattere economico. 175 sono state le famiglie che hanno partecipato alle attività di socializzazione proposte con “Terzo tempo”, che comprende anche la consolidata esperienza di “Estate Paideia”, occasione di vacanza per famiglie con bambini con disabilità che si replica ormai da sedici anni. Tra le occasioni di svago e divertimento, è ormai un appuntamento annuale anche il viaggio a Disneyland Paris, offerto ad alcune famiglie grazie ad una raccolta fondi congiunta con Adisco durante il periodo natalizio.
Prosegue l’impegno della Fondazione anche per le attività culturali e di formazione: oltre al consolidato progetto “Operatori museali e disabilità”, promosso con Fondazione CRT, tra le iniziative più importanti dell’anno ricordiamo lo sviluppo del progetto “Libri per tutti”, che ha portato uno scaffale di libri modificati in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa all’interno di numerose biblioteche della rete piemontese, con l’obiettivo di rendere la lettura alla portata di tutti i bambini.
L’area prevenzione e tutela, che ha erogato 129.040 euro nel corso del 2017, ha confermato la propria operatività a livello nazionale oltre che locale grazie alla diffusione del progetto “Una famiglia per una famiglia”, con l’attivazione di nuove sperimentazioni in diversi territori in tutta Italia. Attraverso il progetto “Casabase”, che annovera due comunità residenziali ad Avigliana e Chieri e coniuga percorsi di tutela a favore di minori vittime di abuso o maltrattamento con il sostegno strutturato alle loro famiglie, sono stati seguiti 27 minori nel corso dell’anno, in collaborazione con la Cooperativa Paradigma.
Uno dei motivi di orgoglio del 2017 è la crescita costante delle persone che hanno scelto di dedicare parte del proprio tempo alle attività di volontariato in Fondazione Paideia: le “magliette rosse” che hanno prestato servizio nel corso dell’anno sono state 301 (erano 207 nel 2016), di cui 129 nuovi volontari. A loro, e a tutti i sostenitori che ci consentono di essere vicini alle famiglie, va il nostro “grazie” più sincero.
Le OGR sono il primo polo culturale in Italia ad essersi dotato del decalogo per l’accessibilità degli spazi e la fruibilità degli eventi for all con l’obiettivo di fornire, a chi organizza un evento, alcune indicazioni per consentire la piena partecipazione a persone con esigenze specifiche, in modo autonomo, sicuro, comodo e piacevole, attraverso una diffusa ed ampia accessibilità.
Secondo tassello del percorso di realizzazione di eventi “for all”, è una tre giorni intensiva di training dello staff di OGR, dal 18 al 20 giugno, focalizzata sul tema “accessibilità”, in termini di capacità di accogliere e buone prassi di comunicazione attraverso il miglioramento delle capacità relazionali degli operatori.
L’iniziativa è la naturale evoluzione del progetto “Operatori museali e disabilità” , sviluppato dal 2012 da Fondazione CRT e da Fondazione Paideia, con l’obiettivo di migliorare l’accoglienza dei visitatori con bisogni particolari e con disabilità nei musei, implementando così una cultura inclusiva attenta ai bisogni di tutti.
Dal gennaio 2012 a maggio 2018 sono state realizzate: 29 edizioni del corso base, 18 seminari di approfondimento, 3 laboratori di produzione di storie sociali, 6 corsi di LIS per un totale di oltre 100 musei del territorio nazionale e di oltre 100 operatori museali formati.
Il 2018 è Anno europeo del patrimonio culturale e oggi più che mai diventa fondamentale parlare di accessibilità a 360 gradi. Abbattere le barriere relazionali, che sono ingombranti tanto quanto le barriere architettoniche, è presupposto imprescindibile per stimolare un cambiamento culturale che contempli il ripensamento dei modelli organizzativi e gestionali, ancor prima che strutturali, e che renda il tema dell’accoglienza una vera e propria politica condivisa. Solo così la cultura può diventare esperienza per tutti e di tutti.
Centro Paideia, il racconto di una giornata di festa!
Nella storia della Fondazione Paideia, il 14 giugno 2018 resterà un giorno speciale. Ce ne siamo accorti già dal primo pomeriggio, quando, alle nostre magliette blu staff che correvano su e giù per i corridoi del Centro Paideia, si sono aggiunte tante, tantissime magliette rosse.
I nostri volontari sono arrivati pronti a darci una mano, desiderosi di condividere la grande emozione di vedere finalmente aperto alle famiglie il Centro Paideia, di cui tanto abbiamo parlato, sognato e immaginato in questi anni!
Lo spazioso atrio del Centro si è riempito di visi conosciuti, tra volontari storici e new entry: c’era adrenalina, attesa e felicità.
È stato il suono della banda a dare il via alla festa e ci siamo resi conto, con una certa sorpresa, che – dopo i primi arrivi, un po’ timidi – in un attimo il cortile del Centro era diventato gremito e anche via Moncalvo, pedonale per una sera, continuava senza sosta a riempirsi di persone.
Ci siamo guardati tra di noi sorridenti ed emozionati. C’erano persone di tutte le età, con tanti bambini, e, nonostante la folla non smettesse di aumentare, nessuno scalpitava: era palpabile la gioia di essere lì tutti insieme.
La serata è cominciata con i saluti istituzionali: ha preso la parola per prima l’Assessore Antonella Parigi, a seguire sono intervenuti il nostro Presidente Guido Giubergia e il nostro segretario generale Fabrizio Serra. Il pubblico era attento e partecipe e quando Andrea Tron – un genitore – ha preso il microfono, gli applausi spontanei non si sono più fermati! Ha chiuso il giro di interventi l’Assessore Francesca Leon, portando il saluto della città: in seguito anche la sindaca Chiara Appendino ha preso parte alla festa, facendo un tour completo del Centro.
Per la gioia di alcuni bimbi che cominciavano a essere un po’ impazienti, Fabrizio Serra ha invitato tutti ad alzare gli occhi al cielo: c’era il funambolo Andrea Loreni che stava per fare una passeggiata proprio sopra le nostre teste! Tutti hanno tenuto gli occhi incollati ai suoi piedi: all’inizio qualcuno ha trattenuto il fiato per poi applaudire senza sosta la splendida esibizione!
Quando Andrea Loreni ha terminato la sua passeggiata nel cielo sopra il Centro, le porte sono state finalmente aperte.
Da lì in poi è stata davvero festa, festa dappertutto!
C’era festa all’interno, dove i volontari si sono occupati dei tour guidati, che hanno riscosso grande interesse e partecipazione; c’era festa nel cortile e in via Moncalvo, con le esibizioni degli artisti di strada; con lo zucchero filato, i pop corn e il gelato. Ma c’era festa soprattutto nei baci e negli abbracci che ci siamo scambiati tra tutti noi presenti a questo indimenticabile momento.
La vera festa, per noi, è stare bene tutti insieme, come è successo giovedì: grazie a tutti voi che ci siete stati!
Nasce il Centro Paideia, un nuovo spazio per tutte le famiglie
A due anni e mezzo dall’inizio dei lavori è nato il Centro Paideia: uno spazio di 3000 metri quadrati che offre attività di assistenza per famiglie con bambini con disabilità, attività di riabilitazione infantile, attività sportive, corsi e laboratori aperti a tutti.
Il Centro Paideia ha sede nel complesso dell’ex Istituto Nostra Signora di via Moncalvo 1 a Torino, acquisito nel 2013 grazie a una donazione a favore di Fondazione Paideia. Nei suoi 3000 mq il Centro Paideia ospita 15 studi per attività di accoglienza, sostegno e riabilitazione, uno spazio lab per corsi e laboratori creativi, uno spazio incontri per eventi, convegni e attività formative, una sala della musica, una piscina, un terrazzo multisensoriale, un’area giochi esterna, una biblioteca e una caffetteria aperta a tutti, oltre agli uffici di Fondazione Paideia.
Il Centro Paideia nasce come luogo per le famiglie con bambini con disabilità o difficoltà, con attività di assistenza e riabilitazione (logopedia, neuropsicomotricità, terapia in acqua e interventi di carattere psicoeducativo), e rappresenta anche uno spazio pensatoper tutti – bambini, adulti, neomamme e neopapà con un passaggio previsto di circa 1200 persone alla settimana.
Ogni famiglia potrà contare su un sostegno su misura, assicurato da un coordinatore di progetto e da un’équipe multi-professionale. Un approccio durante il percorso terapeutico basato quindi sulle esigenze dell’intero nucleo familiare, non solo dei bambini con disabilità ma anche dei genitori e dei fratelli e sorelle.
Il Centro Paideia presenta inoltre una proposta di attività sportive per tutti i bambini come nuoto, acquaticità o judo, ma anche attività di fitness flash per adulti con sessioni più brevi da svolgere in pausa pranzo, nella fascia pre-serale o mentre i bambini sono impegnati in terapie o altre attività. Un programma speciale sarà inoltre dedicato alle gestanti e alle neomamme, con attività di ginnastica pre e post gravidanza. Con le sue tante attività aperte a tutte le famiglie, il Centro Paideia diventerà così un luogo di concreta inclusione.
Per poter adattare le strutture alle attività progettate è stata necessaria una totale ristrutturazione della villa storica, con la demolizione e la ricostruzione del fabbricato degli anni ’60. Oggi il Centro Paideia si presenta come una struttura ecosostenibile e ad alta efficienza energetica, costruita secondo i più alti standard ambientali con l’obiettivo di ottenere la certificazione LEED nei prossimi mesi.
Per dare vita al Centro Paideia, Fondazione Paideia si è ispirata allo stile e ai processi organizzativi dei centri FCC (Family Centered Care) nati in Canada, progettando una struttura innovativa “a misura di famiglia”, dotata di spazi specifici per tutti e non solo per i bambini con problematiche di sviluppo: fondamentale in fase di sviluppo del progetto è stato il confronto costante con le famiglie conosciute negli anni.
Il Centro Paideia propone anche numerosi servizi a tariffe calmierate, inferiori del 25% rispetto agli standard, garantendo un supporto particolare per le famiglie con bambini con disabilità che si trovano in condizioni di fragilità economica e che potranno contare sul sostegno di Fondazione Paideia e sul fondo “Adotta una terapia” per integrare i costi.
“Il Centro Paideia ha l’obiettivo di colmare un vuoto, rispondendo alle difficoltà delle famiglie del territorio con bambini con disabilità, spesso disorientate rispetto alle terapie e all’impegno richiesto anche a livello economico”, dichiara Fabrizio Serra, Direttore di Fondazione Paideia. “Sarà un punto di riferimento per tutti i membri della famiglia, che potranno trovare il tempo e i giusti spazi per dedicarsi alle loro attività preferite e per costruire nuove relazioni in un clima sereno, all’interno di un luogo aperto a tutte le famiglie della città e dove sperimentare quotidianamente il valore dell’inclusione” .
Il Centro Paideia nasce da una forte adesione da parte del territorio, con numerose aziende e donatori che hanno scelto di “adottare” le diverse aree del Centro dando valore alla propria responsabilità sociale. Fondazione Paideia desidera ringraziare per il generoso sostegno Ersel, Costruzioni Generali Gilardi, Compagnia di San Paolo, Famiglia Ceresa, Buzzi Unicem SpA, Rotary Club Torino, Gruppo Fenera, Simon Fiduciaria SpA, Aldo Gavuzzi, Luigi Lavazza SpA, Carlo, Luisa e Carlotta Pavesio, Gruppo Ferrero SpA, Architetto Cristiana Ruspa, Dierre SpA, Codebò SpA, iGuzzini Illuminazione SpA, Arbo SpA, CLS SpA e tutti i donatori che negli ultimi tre anni hanno scelto di sostenere il progetto.
L’apertura al pubblico avverrà dal 15 giugno: sarà possibile richiedere informazioni e visitare gli spazi (dal lunedì al venerdì, ore 9-18, 011-0462400 www.centropaideia.org). L’avvio operativo delle attività è in programma a partire da settembre.
Buon compleanno, Paideia!
Sabato 12 maggio il Castello di Pralormo si è riempito di voci, sorrisi, musica.
Dei pulmini colorati sono arrivati al Castello fin dal mattino.
A bordo, un gruppetto di persone sorridenti, tutte con indosso la maglietta blu Paideia. A poco a poco sono arrivate altre magliette – questa volta rosse – e altre facce sorridenti si sono aggiunte al gruppo.
C’eravamo noi, i membri dello Staff della Fondazione, e c’erano i volontari, con la loro maglietta sgargiante d’ordinanza: sono arrivati in tanti, con la voglia di rimboccarsi le maniche e aiutarci perché ogni cosa potesse essere perfetta per l’arrivo dei bambini e delle loro famiglie.
Abbiamo scaricato tavoli e sedie, scatole di pennarelli e cartoncini colorati, casse di acqua e caramelle, e da un pulmino è spuntata persino una ciambella gonfiabile!
Ogni cosa ha trovato a poco a poco il suo posto nell’incantevole cornice del giardino del Castello: i giochi giganti dedicati a grandi e piccoli (che nell’attesa sono stati presi d’assalto dai volontari per interminabili sfide a calcetto!), le ragazze che realizzavano lo spettacolo delle marionette e gestivano la parte di baby dance hanno preparato con cura lo spazio per il loro pubblico, sono stati allestiti gli angoli del truccabimbi – durante la giornata sono stati avvistati bimbi-lupo e bimbi-tigre aggirarsi per i dintorni del Castello! – e quelli per il laboratorio creativo.
Poco dopo le 15 in giardino c’era già un’allegra confusione: i bambini e le loro famiglie stavano iniziando ad arrivare, con un festoso via vai che non si sarebbe più fermato quasi fino a sera.
C’era chi si faceva le foto utilizzando accessori buffi e divertenti, chi attaccava adesivi e disegnava sul quaderno dei ricordi, lasciandoci un pensiero per il nostro compleanno, chi si faceva truccare il viso, chi tagliava instancabilmente cartoncini colorati trasformandoli in piccoli oggetti meravigliosi e chi giocava a dama o calcetto nel prato, chi correva, chi si rilassava seduto nell’erba…
A metà del pomeriggio sono arrivate le deliziose torte di Berlicabarbis: abbiamo spento le candeline, grazie anche all’aiuto dei nostri fantastici volontari!, e abbiamo ascoltato il ringraziamento entusiasta del nostro direttore Fabrizio Serra.
Avervi tutti lì con noi a festeggiare è stata una grande emozione: il segno più tangibile – e di cui andiamo più fieri – di questi 25 anni di Fondazione.
Stare insieme sabato è stato bellissimo. Avremmo voluto che i brindisi e il clima allegro della merenda non si interrompessero mai: ecco il video e le foto per tenere stretto con noi il ricordo di una giornata così speciale!
Giovedì 14 giugno inauguriamo il Centro Paideia!
Finalmente, dopo anni di lavori e racconti, un luogo che abbiamo sognato, immaginato e costruito insieme diventa realtà: il14 giugnoinauguriamo il Centro Paideia e ti aspettiamo in via Moncalvo 1, a Torino, dalle ore 18.
Una vera e propria festa per inaugurare un luogo che vogliamo sia per tutti.
“Il momento che aspettiamo da anni è finalmente arrivato – racconta Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia – e non vediamo l’ora di poter presentare il nostro progetto alla città. E’ stato un percorso molto intenso, che nasce dall’incontro con le tante famiglie conosciute in questi anni: il loro contributo, insieme al lavoro portato avanti dallo staff e dai membri del Comitato Scientifico, è stato fondamentale per la progettazione. Desideriamo che ognuno possa sentirsi parte del nostro progetto e per questo apriamo le porte dal 14 giugno per scoprire insieme gli spazi e raccontare le nostre attività”.
Uno spazio che nasce per rendere ancora più forte l’impegno di Paideia a fianco delle famiglie con bambini con disabilità, un nuovo indirizzo in città dove sentirsi a casa: dove fare attività sportive, partecipare a laboratori, bere un buon caffè facendo due chiacchiere, giocare in giardino… Vieni a trovarci per visitare finalmente il Centro Paideia dal vivo e scoprire tutte ciò che abbiamo in programma!
Disneyland Paris, il diario di un viaggio da sogno
Grazie alla raccolta fondi promossa in occasione della mostra “Blow up” di Francesca Pasquali, organizzata nello Spazio Ersel con Adisco Piemonte, abbiamo raccolto 44.570 euro. Questi fondi sono stati per noi preziosissimi perché, per il quinto anno consecutivo, ci hanno permesso di aiutare alcune famiglie a realizzare un sogno: raggiungere Disneyland Paris!
Giulia, la nostra responsabile della raccolta fondi, e Alice, responsabile del gruppo e dei volontari, ci hanno portato in viaggio con loro, raccontandoci in diretta quello che stavano vivendo.
L’abbiamo condiviso quotidianamente sui nostri social mentre il gruppo era in Francia, ma per chi non l’avesse ancora letto ecco il diario di bordo da Disneyland completo, con il meraviglioso album fotografico di Andrea Guermani.
Giorno 1:
25 aprile 2018 – ore 06:00 a.m.
Qui è l’alba! Siamo partiti! Lascio a casa la vita di tutti i giorni, in valigia solo 2 jeans, tanto entusiasmo, le magliette rosse e il cerchietto con le ali! Siamo pronti a vivere questa nuova avventura insieme…e provo già tutta un’esplosione di emozioni colorate, che ancora non so descrivere!!
Ma una cosa la so: Disneyland stiamo arrivandoooooo!
Giorno 2:
26 aprile – ore 08:00 a.m.
Svegliaaaa!!! Qui splende il sole e, dopo una bella dormita, eccoci pronti per il primo vero giorno di giochi e divertimento! Iniziamo con una colazione davvero speciale, in compagnia dei personaggi più amati di sempre e qui gli abbracci proprio non mancano!!! Anche io non ho resistito e mi sono appiccicata a Paperina! Era così carina! Poi tutti pronti per lanciarsi alla scoperta del parco, delle giostre e delle attrazioni più belle!
Che posso dirvi….. sarà la magia della prima volta a Disneyland, ma già di prima mattina gli occhi brillano di stupore e meraviglia!
Giorno 3:
27 aprile – ore 11:00 a.m.
Oggi la giornata inizia agli studios, e sembra davvero di essere dentro un cartone animato! Noi iniziamo a tuffarci nel magico mondo di Ratatouille, in mezzo alle cucine di Parigi! Il cuore ride dalla gioia, è felice! Ieri abbiamo provato di tutto, dalle giostre più adrenaliniche a quelle più sognanti, e abbiamo anche visto sfilare Nemo, i personaggi di Toy Story, Il re Leone, Aladin, e tutte le principesse! Chissà oggi quale nuova avventura ci aspetta!
Giorno 4:
28 aprile – ore 11:30 a.m.
Oggi vi scrivo dal pullman che ci sta riportando verso casa…ci aspettano 12 ore di viaggio! Come tutti i ritorni c’è un po’ di malinconia nell’aria…ma torniamo con qualcosa in più nel cuore, e tante emozioni negli occhi!
Abbiamo stretto nuove amicizie, condiviso risate, adrenalina, stupore! Ci siamo meravigliati insieme incontrando Tigro, Topolino e le principesse, abbiamo sfidato la gravità sulle montagne russe, ci siamo lanciati nello spazio con Yoda e siamo rimasti a bocca aperta guardando gli effetti speciali e le acrobazie degli stunt-men!
E proprio con questa immagine chiudiamo il nostro piccolo diario di bordo. Perché in fondo in questi giorni straordinari anche noi, volontari e famiglie Paideia, ci siamo mossi insieme creando “effetti speciali” fantastici!!
Sarà perché la felicità si amplifica quando è condivisa (e noi ne abbiamo condivisa tanta!), ma la felicità dei bambini è davvero il nostro tesoro più grande, quello che nessun pirata potrà mai rubarci, perché la custodiamo in un posto speciale in ognuno di noi!
Un grazie speciale a tutti i volontari che ci hanno accompagnato in questo viaggio, condividendo le attese, macinando kilometri e spingendosi sempre un po’ oltre i propri limiti (anche quando significava precipitare nel vuoto dentro un ascensore impazzito)…sempre con il sorriso!!
Arrivederci Disneyland!
Giulia&Alice
Massimiliano e il volontariato: “Il gioco è il punto di incontro di tutte le età”
“Una famiglia per una famiglia”, concluse nuove sperimentazioni
Si sono concluse, nel Comune di Pescara e nell’Unione Pedemontana, le sperimentazioni di “Una famiglia per una famiglia”, forma di affiancamento familiare in cui una famiglia solidale sostiene e aiuta una famiglia in situazione di temporanea difficoltà. Sviluppato dalla Fondazione Paideia a partire dal 2003, il progetto è attualmente promosso in altre città e province italiane come nuova forma di sostegno alla genitorialità fragile.
Al termine del periodo sperimentale – un lavoro di circa tre anni che ha portato alla realizzazione di 8 affiancamenti in ciascun territorio – sia Pescara sia l’Unione Pedemontana hanno deciso di inserire l’affiancamento nelle politiche sociali, confermandone quindi gli esiti positivi e il raggiungimento degli obiettivi.
I convegni conclusivi sono stati momenti importanti per restituire alla comunità il lavoro svolto in questi anni e hanno coinvolto oltre 200 operatori e famiglie, insieme agli enti promotori e alle realtà che hanno sostenuto la sperimentazione.
“Spesso ci troviamo a operare in situazioni di emergenza – racconta Laura, un’operatrice – mentre “Una famiglia per una famiglia” ha bisogno di riflessioni e co-progettazioni. È diventato uno strumento del nostro lavoro, permettendoci di ritrovare quel contatto con il territorio che la nostra professione, se non ravvivata da progetti come questo, può anche portarci a perdere un po’ di vista. Oggi possiamo contare su famiglie e tutor per nuovi progetti”.
Famiglie affiancanti e affiancate dell’Unione Pedemontana, insieme ai tutor, hanno raccontato la loro esperienza ed emozioni in un video: