La Fondazione TRG organizza insieme a Fondazione Paideia, Fondazione Time2, CPD Consulta per le Persone in Difficoltà una giornata di confronto e formazione dedicata all’inclusione e all’accessibilità.

Per costruire una società accogliente, i diritti e le opportunità devono essere garantiti a tutte e tutti, e per questo motivo la Casa del Teatro, istituzione dedicata alle Nuove Generazioni, vuole diventare un luogo inclusivo, capace di riconoscere la bellezza e le differenze di ogni persona. Giovedì 6 giugno attori, registi, drammaturghi, artisti, scenografi, tecnici, personale di accoglienza, ma non solo, saranno seduti in platea per imparare, dalle realtà che quotidianamente promuovono l’inclusione, cosa sia l’accessibilità.

“Siamo felici – spiega Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideia – di poter partecipare a questa preziosa occasione di confronto. Il tema dell’accessibilità alla cultura è a noi molto caro da sempre: gli stimoli e le sollecitazioni arrivate dalle famiglie dei bambini con disabilità che abbiamo incontrato in questi anni ci hanno portato verso alcune progettualità specifiche come “Operatori culturali per l’inclusione”, un’esperienza formativa realizzata insieme a Fondazione CRT che nell’ultimo decennio ha coinvolto 1300 operatori provenienti da 470 realtà di tutta Italia. Ci stanno a cuore, in particolare, i temi della relazione e dell’accoglienza, perché questa rappresenta il primo e fondamentale momento di incontro tra il visitatore e la realtà culturale: è un passaggio particolarmente importante perché l’esperienza possa essere un’occasione di concreta partecipazione per tutti e tutte.”

“Negli ultimi anni stanno avvenendo cambiamenti profondi nel modo di considerare le disabilità – aggiunge Samuele Pigoni, Segretario Generale di Fondazione Time2 – cambiano le rappresentazioni, i linguaggi, i quadri legislativi di riferimento e soprattutto le aspettative e i desideri delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Grazie alla crescita dell’attenzione rivolta alle diversità come fattore non solo naturale, ma anche evolutivo per la convivenza umana, si fa sempre più condivisa l’idea che il modello dei diritti sia maggiormente capace di riconoscere alle persone con disabilità l’esercizio della cittadinanza su basi di uguaglianza e pari opportunità.”

“Agire in ottica di catena dell’accessibilità e di sistema territoriale coeso – conclude Giovanni Ferrero, direttore della CPD Consulta per le Persone in Difficoltà – è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di un territorio accogliente e for All. Pertanto, le tematiche legate all’accessibilità e fruibilità devono essere sposate anche all’interno del mondo culturale e, nello specifico, nel mondo legato all’arte teatrale, come elemento imprescindibile della qualità dell’offerta”.

La giornata prenderà il via alle ore 10.00 alla Casa del Teatro con un incontro plenario aperto da Clara Salvador, attivista e Presidente del Comitato Famiglie 162 Piemonte, che illustrerà il cambiamento di prospettiva introdotto dalla Convenzione ONU. Il documento, infatti, non considera la disabilità come elemento di problematicità a cui dare una risposta, ma pone l’attenzione sugli esseri umani come portatori dei medesimi diritti a prescindere dalle condizioni personali. Non è più la persona che deve trovare il modo di integrarsi, ma è la società, nelle sue diverse espressioni, che deve rendersi accessibile affinché tutte le persone possano godere di uguali diritti. A seguire una tavola rotonda curata da Fondazione Paideia, Fondazione Time2, CPD Consulta per le Persone in Difficoltà. Nel pomeriggio l’attività proseguirà con laboratori pratici per sperimentare sul campo quanto affrontato in occasione dell’incontro mattutino.

 

Le attività sono condotte da:

Fondazione Paideia, che propone, presso la propria sede di Via Moncalvo 1, un laboratorio con Francesca Cola, autrice, danzatrice coreografa e dance movement therapist del Centro Paideia.

Fondazione Time2 propone nel suo nuovo spazio Open/Spazio Aperto di diversità, due diversi laboratori dedicati, rispettivamente, al linguaggio e al tema dell’abilismo. Il primo a cura di Ella Marciello (esperta di comunicazione responsabile e autrice) e Elisa Costantino (attivista e studiosa di disability studies e vita indipendente) tratta il linguaggio e rappresentazioni, il secondo, a cura di Dajana Gioffrè (Chief Visionary Officer di AccessiWay) e Simone Riflesso, (Content creator e formatore Diversity & Inclusion) riflette su come conoscere e riconoscere alcuni comportamenti abilisti e arricchire la propria cassetta degli attrezzi con strumenti utili per evitare la discriminazione delle persone con disabilita nel lavoro futuro, anche a teatro.

CPD Consulta per le Persone in Difficoltà propone, alla Casa del Teatro, due diversi laboratori a cura di Sara Piana e Davide Mongelli (CPD) con il contributo di UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti): il primo esplorerà il significato e le sfide poste dalle barriere architettoniche, il secondo si concentrerà sull’ importanza di una corretta comunicazione.

 

La partecipazione è rivolta agli operatori culturali che si occupano di teatro per le Nuove Generazioni. Tutte le attività sono gratuite, ma occorre prenotare compilando il form presente sul sito www.casateatroragazzi.it.

Domenica 16 giugno 2024 Orsolina28 Art Foundation ospita un appuntamento diventato ormai una tradizione, Sotto le Stelle, uno spettacolo di danza  ed una cena stellata di raccolta fondi per conoscere e supportare la Fondazione Paideia, che dal 1993 offre sostegno ai bambini con disabilità e alle loro famiglie.

Orsolina28 (Strada Caminata 28, Moncalvo) è un posto magico, immerso nella natura, il posto del cuore per i molti artisti e turisti che la frequentano, ma soprattutto per la Fondazione Paideia, che ormai da cinque anni è ospite della struttura nei mesi estivi per la sua Estate Paideia, sei settimane dedicate alle famiglie con bambini con disabilità per offrire loro momenti di svago, benessere, amicizia e felicità.

E amicizia e felicità sono proprio i comuni denominatori anche della serata di domenica 16 giugno. Alle 19 l’evento si apre con un’anteprima di “Moving Constructs” di Peter Chu. Nella sua nuova creazione, il Qigong, il Taiji e la Medicina Cinese ispirano il coreografo a indagare l’interconnessione tra vitalità, energia e sostanza e a esplorare come il movimento e il linguaggio del corpo di culture diverse possano comunicare attraverso il respiro e le sensazioni. 

Alle 20 la cena stellata a quattro mani con Matteo Baronetto (Del Cambio di Torino) e Davide Palluda (All’Enoteca di Canale – CN). I due chef cureranno un percorso gastronomico creato ad hoc per la serata: sperimentazione, tecnica, intuizione creativa, amore per la materia prima incontreranno i prodotti del territorio, coltivati con tecniche agronomiche avanzate, basate su colture biologiche e organiche, nel totale rispetto dell’ambiente e della tradizione.

Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideia, è intervenuto su “Animazione Sociale”  (www.animazionesociale.it) con un contributo pubblicato in seguito all’articolo uscito sul Corriere della Sera a firma di Ernesto Galli della Loggia sul tema dell’inclusione scolastica.
Per abbonarsi: https://www.animazionesociale.it/it-iscrizione

 

Quando si lavora quotidianamente a fianco dei bambini con disabilità o fragilità e si parla di inclusione scolastica, spesso ci si concentra sulla difficoltà nel trasformare i principi in azioni o sulle criticità che caratterizzano il sistema, ma si danno per scontati gli elementi fondanti che rappresentano, a tutti gli effetti, una conquista per la collettività, un valore condiviso.

Poi, una mattina del 2024, sfogliando uno dei principali quotidiani nazionali, si scopre che così non è. L’inclusione sociale applicata al sistema scolastico viene raccontata come “mito dell’inclusione” che prevede la convivenza, “accanto a ragazzi cosiddetti normali”, di “ragazzi disabili anche gravi con il loro insegnante di sostegno”, oltre a “ragazzi con i Bes” e “ragazzi stranieri incapaci di spiccicare una parola d’italiano”.

Le parole di Ernesto Galli della Loggia hanno ferito molte persone (penso, in particolare, ad alcuni genitori di bambini e bambine con disabilità che credono, giustamente, nel valore di una scuola inclusiva), hanno indignato insegnanti e operatori, ma soprattutto rappresentano un segnale di allarme per tutti noi: dobbiamo rilevare che in questo periodo storico sono in discussione alcuni principi fondamentali sanciti anche dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità?

La visione proposta nello scritto è cruda nella sua superficialità: è l’eco di qualcosa che credevamo dimenticato e che ammicca, senza citarla, a un’alternativa che abbiamo disconosciuto cinquant’anni fa con l’abbandono delle “scuole speciali”. Quando Galli della Loggia afferma che gli insegnanti di sostegno sono “perlopiù a digiuno di ogni nozione circa la loro disabilità” sottintende forse che non ci sono sufficienti insegnanti di sostegno preparati per garantire il principio dell’inserimento dei bambini con disabilità a scuola? Non andrebbe invece sottolineato che lo Stato deve farsi carico del diritto allo studio di tutti gli studenti e quindi, di conseguenza, formare adeguatamente il personale per rispondere ai bisogni di tutti? Se lo pensa, purtroppo, non lo scrive.

Doppio appuntamento in Paideia con gli Amici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, in collaborazione con la Fondazione Fulvio Croce, all’interno della programmazione di “Open to music” 2023-24.

Martedì 20 febbraio 2024 alle 18 si terrà un talk dal titolo “Disabilità e creatività – Da Beethoven a Ravel ed altre storie” con l’intervento di Patrizia Saccà (campionessa paralimpica di tennis tavolo), Alice Cauduro (Università di Torino, ricercatrice di diritto amministrativo) e Francesco Bergamasco, pianista e docente al Conservatorio “G.Verdi” di Torino.

Il mestiere del musicista professionista – spiegano gli organizzatori – è ammirato ma è arduo. Raramente ci si interroga su cosa accadrebbe alla star di turno se fosse privata dei suoi strumenti di lavoro: non parliamo di palchi e microfoni, ma di braccia, mani, vista, udito o di essere affetto da gravi malattie neurologiche o neuro degenerative. Paul Wittgenstein, pianista e fratello del filosofo Ludwig, perse il braccio destro durante la Grande Guerra. Poteva essere la fine di una carriera: Ravel poi scrisse per lui un famoso concerto per piano; ma si pensi anche ad altri compositori come Skrjabin e Godowsky, Prokofiev, Hindemith, Britten, Strauss che scrissero per la mano sinistra. La disabilità talvolta si trasforma in una nuova diversa abilità. Se pensiamo poi a compositori e musicisti come Ludwig van Beethoven, Ezio Bosso, Jacqueline du Prè, Leon Fischer sino a Ray Charles, Steve Wonder, Django Reihardt, Michel Petrucciani ci possiamo rendere conto come sia possibile affrontare e superare anche grandi difficoltà. E non basta, la musicoterapia oggi è certamente uno strumento terapeutico importante sempre più diffuso, che dà ottimi risultati e dimostra che la musica concorre al benessere dell’intera persona, corpo, mente, spirito.

Sempre nella serata di martedì 20 febbraio, alle ore 21, si terrà “Oltre l’ostacolo – Concerto per la mano sinistra e non solo…”, recital pianistico di Francesco Bergamasco con musiche di Bach, Schubert-Liszt, Beethoven.

Francesco Bergamasco, nato a Chiavari, sin da giovanissimo ha ottenuto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali. Ha al suo attivo un notevole numero di concerti tenuti in Italia, Francia, Spagna, Belgio, Svizzera, Polonia, USA, Canada, Rep. Dominicana, in veste di solista e componente di gruppi cameristici. Si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Torino sotto la guida di Anna Maria Cigoli. Ha conseguito poi il diploma di composizione come allievo di Silvana Di Lotti e la laurea in storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Ha proseguito quindi gli studi musicali presso l’Ecole Normale de Musique “A. Cortot” di Parigi nella classe di Nelson Delle Vigne-Fabbri, grazie al quale ha ottenuto il Diplome supérieur d’execution. Grazie ad una borsa di studio conferita dalla “De Sono-Associazione per la Musica”, ha ottenuto l’International Certificate for Piano Artists, organizzato dalla Fondation Bell’Arte Aisbl, in collaborazione con la stessa Ecole Normale di Parigi, la Palm Beach Atlantic University e l’Università di Ottawa. Ha avuto tra i suoi insegnanti, oltre allo stesso Delle Vigne-Fabbri, Philippe Entremont, François-René Duchable, Jerome Lowenthal, Robert Roux, Jean-Philippe Collard e Stéphane Lemelin. Ha studiato con A. Lonquich e P. Badura-Skoda, con i quali ha potuto approfondire il repertorio cameristico per pianoforte. È titolare della cattedra di pianoforte presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Collabora inoltre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai di Torino in qualità di pianista d’orchestra.

 

Entrambi gli appuntamenti sono in programma presso la sede della Fondazione Paideia, in via Moncalvo 1 a Torino.

Per informazioni e prenotazioni: informazioni@amiciosnrai.it o 338-3456954 (dal lunedì al venerdì, h 9-18)

Al Circolo Golf Torino – La Mandria si è svolta la settima edizione di “ProAm Paideia”, gara di golf solidale a favore di Fondazione Paideia. Per l’occasione sono stati raccolti oltre 38 mila euro e il ricavato dell’evento, organizzato con il supporto di PGA italiana, sarà destinato al sostegno dei bambini con disabilità seguiti al Centro Paideia.

“Grazie a tutti quelli che hanno contribuito, ancora una volta, a questa meravigliosa giornata che coniuga golf e solidarietà. Grazie a tutti i partecipanti e alle aziende sostenitrici: il contributo ci permetterà di supportare concretamente le famiglie con bambini con disabilità che incontriamo ogni giorno al Centro Paideia, un luogo di inclusione aperto a tutta la città” dichiara Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia.

In campo per la solidarietà, 150 giocatori, per una giornata di sport e amicizia. Al termine della giornata sono stati premiati i campioni sociali dell’edizione 2023: al primo posto netto Alberto Campanile, Edoardo Ferrara, Marco Roscio, Giorgio Maria Tardito, Alberto Giraudo, mentre al primo posto lordo si sono piazzati Takayuki Matsui, Giorgio Tadolini, Filippo Campigli, Alessandro Aloi, Filippo Ponzano.

Qui tutti i risultati della gara.

Sarà dedicato al tema dell’affiancamento familiare il prossimo WebiMar di Riflessi Formazione, agenzia formativa che si rivolge a operatori dei servizi socio-sanitari ed educativi. Martedì 18 aprile, dalle 18 alle 19,30, si terrà il webinar gratuito “Percorsi di ‘affiancamento’ familiare: obiettivi, metodologie, strumenti” in cui con Giorgia Salvadori e Giordano Barioni – formatori della Fondazione Paideia – si rifletterà sull’affiancamento familiare come risorsa per supportare famiglie che vivono situazioni di vulnerabilità sociale e relazionale.

Nell’affiancamento due famiglie (una affiancante e una affiancata) collaborano, per un periodo di tempo definito, nel raggiungimento di obiettivi condivisi: insieme agli operatori e alle operatrici dei servizi di riferimento, le famiglie costruiscono un patto educativo, in cui sono specificati obiettivi, attività e tempi. Il percorso è supportato da un tutor, il cui ruolo principale è sostenere la famiglia affiancante e accompagnare lo sviluppo della relazione.

L’affiancamento pone al centro la dimensione relazionale e il supporto tra pari, entrando in un’area complementare (e non sostitutiva) a quella dell’intervento professionale, e contribuendo in questo modo a integrarlo e a potenziarne l’efficacia. Il reciproco rapporto tra famiglie facilita l’emergere di dimensioni di rispecchiamento e fiducia tipiche delle relazioni informali, ma introduce anche una dimensione progettuale, che consente la trasformazione delle esperienze in apprendimenti spendibili anche in altri contesti. In questo processo, gli operatori sociali hanno un ruolo centrale di attivazione e cura del sistema.

L’affiancamento familiare, nato nel 2003 da una collaborazione tra la Fondazione Paideia e la Città di Torino, è oggi presente in territori di 16 regioni italiane e nel Canton Ticino in Svizzera, ed è stato incluso nelle Linee d’indirizzo nazionali: l’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità (2017) e nel Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2021-2023. Gli stimoli e le competenze degli operatori e delle famiglie dei numerosi territori coinvolti e le diverse valutazioni qualitative e quantitative realizzate, hanno consentito di costruire un modello dinamico che integra ricerca e azione e favorisce la comunicazione interterritoriale.

L’impegno sull’affiancamento familiare portato avanti da Paideia in questi anni continua con Riflessi Formazione, che si prenderà cura dei percorsi formativi, dell’accompagnamento e della promozione.

Per iscriversi al webinar grauito e per maggiori informazioni:

https://www.riflessiformazione.it/prodotto/percorsi-di-affiancamento-familiare-obiettivi-metodologie-strumenti/

Domenica 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, torna “cinemautismo”, la prima rassegna cinematografica italiana dedicata allo spettro autistico, alla sua XV edizione. L’appuntamento è al cinema Greenwich Village di Torino, con ingresso gratuito.

La rassegna, che prevede la proiezione di due film, si svolge domenica 2 aprile e inizia con I mille cancelli di Filippo di Adamo Antonacci, ironico e affascinante ritratto di Filippo Zoi, un ragazzo autistico con la passione per i cancelli e il disegno. Il documentario delinea, tassello dopo tassello, il complesso universo di Filippo, tra attività giornaliere, ore dedicate al disegno, impegni famigliari e momenti di difficoltà (ore 18.00 al Greenwich Village). Il film, girato nel 2022 e presentato a numerosi festival, sarà introdotto e commentato dal regista e dal padre di Filippo, Enrico Zoi.

La giornata prosegue e si conclude con l’anteprima nazionale di He’s My Brother di Cille Hannibal e Christine Hanberg, intensa e poetica opera danese che ritrae la vita familiare di Peter, un giovane uomo autistico nato sordo e cieco. Il film è raccontato attraverso gli occhi della sorella minore, la co-regista Christine Hanberg, che esplora il suo ruolo di sibling e tutrice, e si interroga – con disarmante onestà – sul significato dell’essere responsabile della vita di un’altra persona (ore 21.00 sempre al Greenwich Village). Christine Hanberg, assieme alla madre Jonna, sarà presente in sala per introdurre e commentare il documentario che si è aggiudicato nel 2021 la menzione speciale al Copenhagen International Documentary Film Festival (CPH: DOX), uno dei maggiori festival internazionali dedicati al cosiddetto “cinema del reale”.

“Arrivare alla quindicesima edizione – commentano i curatori Marco Mastino e Ginevra Tomei ci emoziona. Fin dall’inizio abbiamo voluto costruire un progetto che permettesse di dare visibilità all’autismo proponendo anche titoli senza distribuzione in Italia e, guardandoci indietro, non possiamo che essere soddisfatti della varietà e della qualità delle pellicole provenienti da tutto il mondo che abbiamo proposto. Dall’australiano Mary and Max al cinese Ocean Heaven, passando per l’israeliano Mabul allo svedese Simple Simon, questi sono solo alcuni dei titoli che ci hanno accompagnato in questo lungo viaggio nelle neuro-divergenze. Se ora c’è una vera e propria esplosione di serie e film in cui si parla di autismo, fino a poco tempo fa la situazione era molto diversa. La conoscenza e la consapevolezza stanno aumentando e, di pari passo, anche le tipologie di opere audiovisive, soprattutto quelle che fanno parte del cosiddetto “cinema del reale”: non più “solo” documentari, ma vere e proprie riflessioni sul presente. Quest’anno ne abbiamo scelte due, una danese e una italiana, che avremo la fortuna di vedere introdotte dai registi. Una bellissima opportunità di confronto che speriamo il pubblico apprezzerà.”

“cinemautismo” è una rassegna curata da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, grazie al sostegno di Angsa Torino ODV, Gruppo Asperger Piemonte APS, ANFFAS Torino APS, Fondazione TEDA per l’autismo onlus, Motore di Ricerca – Comunità attiva e Fondazione CRT. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Città di Torino, da Fondazione Paideia Ente Filantropico e dal Comitato Siblings Onlus.

Ingresso libero a tutte le proiezioni fino a esaurimento dei posti disponibili in sala. 

In linea con il suo obiettivo di diffondere la conoscenza dello spettro autistico attraverso il cinema, cinemautismo prosegue inoltre la sua collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema organizzando una matinée gratuita per le scuole superiori in programma lunedì 3 aprile alle ore 9.30 presso il Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino) con il film The Drummer and the Keeper di Nick Kelly.
(Per informazioni su come effettuare le prenotazioni per le scuole:
didattica@museocinema.it)

 

La Fondazione Paideia, attiva dal 1993 a sostegno dei bambini con disabilità e delle loro famiglie, desidera svolgere un’indagine sull’impatto della disabilità sul sistema familiare.

Perché?
Ci auguriamo che questa indagine e la successiva comunicazione dei risultati possano essere un’occasione preziosa per generare consapevolezza e una visione concreta nell’opinione pubblica rispetto ai bisogni e alle sfide che ogni giorno tante famiglie sono chiamate ad affrontare.

Come partecipare?
L’indagine è rivolta a famiglie con bambini o ragazzi con disabilità nella fascia 0-18 anni.
Con la compilazione di un form all’indirizzo https://forms.gle/B17HqeCZb49WnDVSA è possibile esprimere la propria pre-adesione a essere contattati per partecipare ad una breve intervista telefonica o alla compilazione di un questionario online in forma anonima, a seconda delle proprie preferenze.

Ci aiutate a diffondere?
La partecipazione di famiglie da ogni parte d’Italia è per noi molto importante: nel caso conosceste persone che potrebbero essere interessate a partecipare, vi saremmo grati per la diffusione di questa iniziativa.

Grazie!

Un incondizionato amore per l’essere umano. È questo il tema della Conference 2023 di TEDxTorino, in programma domenica 19 febbraio.

TED è un’organizzazione no-profit il cui obiettivo è diffondere idee di valore attraverso il motto «Ideas Worth Spreading». La prima conferenza TED del 1984 fu una conferenza sulla tecnologia, l’intrattenimento e il design. Oggi invece le conferenze TED trattano una grandissima varietà di argomenti, dalla scienza, al business, alle tematiche globali, in più di 117 lingue. Il principale evento TED, nato e cresciuto nella prosperosa Silicon Valley, si tiene oramai da qualche anno a Vancouver in Canada. I relatori sono invitati a raccontare le proprie idee e intuizioni in massimo 18 minuti. I video sono poi raccolti sulla piattaforma www.ted.com e messi a disposizione degli utenti web. Nel mood di «Ideas Worth Spreading», TED promuove il programma TEDx, che consiste in una serie di eventi locali, organizzati in modo indipendente in tutto il mondo, sotto licenza concessa da TED, e che hanno come obiettivo quello di riunire comunità, organizzazioni, individui che possano vivere un’esperienza simile a quella proposta da TED.

Quest’anno anche Giulia Musso, responsabile fundraising di Fondazione Paideia, sarà tra gli speaker dell’evento TEDxTorino e noi non vediamo l’ora di essere lì ad ascoltarla!

Con lei, sul palco: Simone Arcagni, Marcello Ascani, Irene Bongiovanni, Luca Bortolato, Guido Catalano, Grazia Concilio, Maryam Karimi, Alessandro Messina, Emanuele Ottoni, Marco Savini, Gabriele Vitacolonna e Devi Vettori. Qui è possibile trovare tutti i dettagli sui relatori dell’evento.

Per questo 2023 – racconta Enrico Gentina, Licensee TEDxTorino – abbiamo voluto osare. Questa edizione parlerà di amore, l’Amore con la A maiuscola. L’amore per le persone. L’amore per l’umanità. In un periodo di sfiducia diffusa, di distanze, di conflitti e antagonismi, abbiamo cercato idee che uniscano, includano e restituiscano alle persone l’orgoglio e la meraviglia di appartenere al genere umano. Vogliamo quindi partire dalla condivisione di queste idee, con uno sguardo di fiducia e di speranza nei confronti dell’umanità. Ricominciamo dunque dall’amore: “Un incondizionato amore per l’essere umano”.

La TEDxTorino Conference è in programma domenica 19 febbraio 2023 alle 14,30 presso il Padiglione 1 di Lingotto Fiere (via Nizza 294, Torino). È possibile acquistare il biglietto scontato inserendo il codice LOVETEDX al momento dell’acquisto al link:

https://lingottofiere.vivaticket.it/it/event/ingresso-tedxtorino-ridotto-con-codice-sconto/199893?idt=3310

Ci vediamo lì!