Alle OGR Torino “Accolti ad arte – Musei e luoghi di cultura per l’inclusione”
Si terrà alle OGR Torino (corso Castelfidardo 22, Torino) lunedì 9 maggio 2022 il convegno Accolti ad arte – Musei e luoghi di cultura per l’inclusione, promosso da Fondazione CRT e Fondazione Paideia in occasione del decennale di “Operatori museali e disabilità”, l’innovativo progetto per formare il personale dei servizi culturali ad accogliere al meglio tutti i visitatori, a partire da quelli con bisogni specifici e con disabilità.
L’evento sarà l’occasione per tracciare un bilancio dei risultati raggiunti e per aprire nuove traiettorie di sviluppo di questa importante iniziativa che ha coinvolto finora oltre 300 realtà, tra musei e servizi culturali nazionali e oltre 1.100 operatori del settore.
PROGRAMMA
9.00 – 9.30
Accoglienza e registrazione partecipanti
9.30 – 10.00
Saluti istituzionali Giovanni Quaglia, Presidente Fondazione CRT Fabrizio Serra, Segretario Generale Fondazione Paideia Massimo Lapucci, CEO OGR Torino e Segretario Generale Fondazione CRT Enrica Pagella, Direttrice Musei Reali di Torino
10.00 – 11.00 Da Operatori museali e disabilità a Operatori culturali per l’inclusione
Intervengono: Gabriella Damilano, educatrice professionale e coordinatrice progetto Operatori museali e disabilità: valutazione di impatto dopo 10 anni di attività Franco Tartaglia, psicologo, psicoterapeuta, coach e formatore aziendale Leading Change: ruoli di direzione e guida del cambiamento Silvio Venuti, psichiatra Disabilità, inclusione e creazione del capitale umano nel nuovo welfare culturale
11.00 – 11.20 La potenza della fragilità Guido Marangoni, ingegnere, scrittore e attore
11.20 – 11.30 Coffee break
11.30 – 11.45 L’arte di tutti: il diritto di partecipare alla costruzione del bello Lorenzo Filardi, artista
11.45 – 12.15 We want Prometheus free di Mario Acampa: una buna pratica nell’ambito della mostra “Vogliamo tutto” Samuele Piazza, curatore OGR Torino
Elena Rolla, coreografa Compagnia EgriBiancoDanza
12.15 – 12.45 Direttori a confronto: un’esperienza pilota di formazione Modera: Roberta Delbosco, Responsabile Area Welfare e Territorio Fondazione CRT
12.45 – 13.00 Conclusioni
L’evento si svolge in assenza di barriere architettoniche. È garantito il servizio di interpretariato in LIS e di sottotitolazione. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sui canali di Fondazione CRT e di Fondazione Paideia.
Dopo due anni di proiezioni in streaming, sabato 2 aprile al cinema Greenwich Village di Torino ritorna in presenza “cinemautismo”, la prima rassegna cinematografica italiana dedicata allo spettro autistico alla sua XIV edizione. Per la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo 2022, in calendario proprio il 2 aprile, “cinemautismo” può nuovamente accogliere il proprio pubblico per condividere non solo le storie dei film in programma, ma anche momenti di dibattito e confronto, da sempre caratteristiche distintive della rassegna.
La possibilità di ritornare in un cinema dopo questi anni “virtuali” – commentano i curatori Marco Mastino e Ginevra Tomei – ci emoziona moltissimo. Finalmente potremo tornare ad avere uno spazio di condivisione e dibattito perché cinemautismo è anche questo: un’esperienza individuale, ma anche collettiva, in cui ci si parla e ci si confronta, sempre a partire ovviamente dai film, sull’autismo, ma anche su vari aspetti della vita. Quest’anno con cinemautismo attraverseremo continenti (abbiamo film da Argentina, Stati Uniti e Israele) e varie fasi della vita. Parleremo di infanzia, ma anche del divenire adulti e delle relazioni. Cercheremo di affrontare molteplici temi, come molteplici sono gli aspetti della vita delle persone autistiche e – in effetti – di ognuno di noi.
La rassegna, che prevede la proiezione di tre film che hanno ricevuto importanti riconoscimenti in alcuni dei più famosi festival cinematografici del mondo come Berlino e Sundance, si svolge tutta sabato 2 aprile e inizia con Una escuela en Cerro Hueso di Betania Cappato, delicato film argentino che racconta l’esperienza della piccola Ema e della sua famiglia in un nuovo villaggio e in una nuova scuola (ore 15.30 Greenwich Village). La regista, sorella di una persona autistica, ha ottenuto con questo suo primo lavoro autobiografico la menzione speciale della giuria al Festival di Berlino del 2021 nella Sezione GenerationKPlus.
La giornata prosegue con la proiezione di Dina di Dan Sickles e Antonio Santini, pluripremiato documentario americano – tra cui il Gran Premio della Giuria della sezione documentari al Sundance Film Festival del 2017 – che racconta la storia d’amore tra Dina, eccentrica donna di periferia, e Scott, usciere dei magazzini Walmart, entrambi nello spettro autistico (ore 18.00 Greenwich Village).
La sera si conclude con Here We Are di Nir Bergman, pellicola israeliana selezionata in concorso ufficiale al Festival di Cannes del 2020, che racconta del rapporto tra un padre e il figlio autistico ormai divenuto adulto (ore 21.00 Greenwich Village). Il film, distribuito da Tucker Film, uscirà il 5 maggio nelle sale italiane con il titolo Noi due.
“cinemautismo” è una rassegna curata da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, grazie al sostegno di Angsa Torino ODV, Gruppo Asperger Piemonte APS, ANFFAS Torino APS, Fondazione Anffas Torino Dignitade Onlus, Fondazione TEDA per l’autismo onlus e Fondazione CRT. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Città di Torino, da Fondazione Paideia Onlus e dal Comitato Siblings Onlus.
Ingresso libero a tutte le proiezioni nel rispetto delle norme anti Covid 19 e fino a esaurimento dei posti disponibili in sala.
In linea con il suo obiettivo di diffondere la conoscenza dello spettro autistico attraverso il cinema, cinemautismo prosegue inoltre la sua collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema organizzando una matinée per le scuole superiori venerdì 1 aprile alle ore 9.30 presso il Cinema Massimo con il film Jane Wants a Boyfriend di William C. Sullivan.
(Per informazioni su come effettuare le prenotazioni per le scuole: didattica@museocinema.it)
La nostra Ucraina, con i bambini e le mamme in fuga dalla guerra
La prima cosa che noti quando arrivi a Przemyśl è che molti bambini indossano i pantaloni da sci, anche se non c’è neve. Le mamme hanno messo loro i vestiti più pesanti che avevano, per fronteggiare il gelo che a marzo porta la temperatura ancora sottozero. Qui, a pochi chilometri dal confine tra Polonia e Ucraina, un centro commerciale è stato convertito nell’Humanitarian Aid Centre, che ospita migliaia di profughi in attesa di partire per nuove destinazioni. Si può trovare una brandina per riposare, un pasto caldo, dei vestiti, grazie all’incessante lavoro dei volontari 24 ore su 24.
È il pomeriggio di sabato 12 marzo e, mentre parcheggiamo nel piazzale, il sole sta per calare. La nostra spedizione, con personale e mezzi della Fondazione Paideia, della Cooperativa Pausa Café e dell’Associazione Accomazzi è partita il giorno prima con l’obiettivo di supportare le donne e i bambini in fuga. Una missione di ricognizione dei bisogni delle popolazioni sfollate e una risposta all’appello di don Volodymyr Moshchych, sacerdote ucraino e cappellano dell’ospedale infantile di Leopoli, che ha individuato alcune persone con disabilità da evacuare insieme ai familiari.
L’impatto con il Centro di Przemyśl è fortissimo. Sul piazzale centinaia di scatoloni di vestiti sono a disposizione dei profughi, mentre volontari con cucine mobili preparano pasti gratis per tutti, senza fermarsi. La polizia, nel frattempo, coordina l’ingente movimento di mezzi che trasportano persone e aiuti. Entriamo nella struttura, dove è proibito fare foto. C’è un triage di registrazione che dà la possibilità ad autisti e mezzi provenienti da tutta Europa di segnare la propria disponibilità di posti.
Dove c’erano i negozi – gioiellerie, abbigliamento, accessori per la casa – ora ci sono sale di attesa divise per destinazione, ognuna ha un numero e l’Italia è il 13. Su un cartellone appeso al muro c’è una piantina disegnata a mano, per orientarsi. Quando arriviamo di fronte al 13, scopriamo che non è lo spazio di un negozio, ma dell’ex ipermercato dentro il centro commerciale. Oggi è un gigantesco dormitorio, con centinaia di brandine sistemate al posto degli scaffali. Quello che colpisce è il silenzio, nonostante la quantità di persone presenti, qualche anziano ma soprattutto bimbi e donne. Tante sono coricate e cercano di riposare, altre sono al telefono. Alle prese elettriche sono attaccate decine di caricabatterie, in un groviglio di fili.
In Paideia un corso base per facilitatori di gruppi siblings
La parola inglese siblings, che in origine significa “fratello/sorella”, nel tempo ha acquisito un significato più specifico in contesti legati alla disabilità, diventando sinonimo di fratelli e sorelle di persone con disabilità.
Da più di dieci anni Fondazione Paideia, oltre al supporto diretto per siblings di tutte le età, promuove occasioni di informazione e formazione sul tema, anche grazie alla collaborazione con lo psicologo e psicoterapeuta Andrea Dondi, autore del libro “Siblings” (San Paolo Edizioni, 2018).
Paideia rinnova il suo impegno sul tema dei siblings con un corso base per nuovi facilitatori di gruppi siblings in programma venerdì 8 e sabato 9 aprile 2022. “È importante continuare ad investire nella formazione – spiega Andrea Dondi – al fine di potere contare su operatori qualificati che possano essere di supporto ai piccoli siblings sul territorio piemontese ed oltre. Abbiamo bisogno di competenze e di operatori motivati a lavorare con e per le famiglie”.
Il corso si inserisce nel solco delle attività che Paideia riserva al sostegno delle famiglie di bambini con disabilità secondo l’approccio di Cura Centrata sulla Famiglia (Family Centered Care). Il programma si articola in due giornate di lavoro teorico-esperienziale dedicate agli operatori che desiderano diventare facilitatori di gruppi di siblings preadolescenti. Sarà presentato il modello di Paideia che si basa su una sintesi originale degli approcci di Don Meyer (Sibshop) e di Kate Strohm (Sibworks).
Le giornate di formazione permetteranno di acquisire nozioni teoriche sulle caratteristiche dei siblings al fine di comprendere le dinamiche e le sfide tipiche della loro condizione. La parte di laboratorio esperienziale permetterà ai corsisti di cimentarsi nella metodologia di gruppo finalizzata al supporto dei siblings di età 8-12 anni, il periodo evolutivo riconosciuto come il più delicato per la definizione del benessere dei siblings.
A CHI SI RIVOLGE
Le sessioni sono dedicate a profili professionali che non hanno ancora svolto attività con i siblings (assistenti sociali, educatori, psicologi)
CON CHI
Le giornate di formazione saranno condotte da Andrea Dondi (psicologo e psicoterapeuta Fondazione Paideia), Sabrina Ghersi (psicologa e psicoterapeuta Fondazione Paideia), Sara Cavallera (assistente sociale Fondazione Paideia), Francesca Grossi (psicologa e psicoterapeuta Fondazione Paideia).
DOVE E QUANDO
Il percorso si svolgerà venerdì 8 e sabato 9 aprile dalle 10 alle 17 presso il Centro Paideia (via Moncalvo 1, Torino), fino ad esaurimento posti disponibili. Per partecipare è necessario essere in possesso di certificazione verde rafforzata (Super Green pass) e indossare una mascherina di tipo FFP2.
ISCRIZIONI
La partecipazione è gratuita, è necessario iscriversi compilando il form sottostante.
Le iscrizioni al workshop sono terminate. Grazie a tutti.
Martedì 29 marzo “L’autonomia è oggi”
Si terrà martedì 29 marzo, dalle 18 alle 20, “L’autonomia è oggi”, quinto e ultimo appuntamento del percorso pensato per offrire alle famiglie con bambini con disabilità spazi di incontro, confronto e condivisione su differenti tematiche. L’appuntamento, che si svolgerà al Centro Paideia e contemporaneamente in modalità online, sarà curato da Andrea Dondi, psicologo e psicoterapeuta che da anni collabora con la Fondazione Paideia.
In continuità con l’incontro di gennaio con Gloria Ferrero e Daniela Rosas, in cui si è dato spazio al tema del Life Design e del progettare il futuro, con questo appuntamento si cercherà di porre attenzione in particolare sul tema dell’autonomia e sul perché è importante, per una famiglia con un bambino con disabilità, iniziare a pensare a questo aspetto che, come sottolinea Andrea Dondi, “non è di per sé naturale, ma va costruito e accompagnato”.
“Nel momento in cui c’è una disabilità in famiglia il pensiero legato all’autonomia è una dimensione e un compito aggiuntivo che viene richiesto ai genitori. Quella dimensione fisiologica che permette, attraverso una serie di passaggi (andare a scuola, condividere attività con amici, fare sport, ad esempio) di costruire autonomie, diventa più difficile quando ci si confronta con la disabilità. Quel che rischia di succedere è che si parli di autonomia delle persone con disabilità solo in una fase adulta, quando diventa necessario affrontare il tema in un’ottica di ‘dopo di noi’.”
“Spesso – spiega Andrea Dondi – l’autonomia si lega alla paura del pensiero rispetto al futuro, tanto da suggerire ai genitori di rimandare la questione o congelarla in attesa che succeda qualcosa. Questo da un lato è comprensibile e naturale, ma può essere utile dedicare dei momenti utili al confronto, magari anche con un accompagnamento di gruppo, perché l’autonomia non segue un flusso fisiologico, ma va costruita insieme.”
Successivamente all’incontro introduttivo del 29 marzo saranno proposti spazi dedicati di gruppo per continuare a confrontarsi sul tema.
Martedì 29 marzo 2022, ore 18-20 L’AUTONOMIA È OGGI
Con Andrea Dondi, psicologo e psicoterapeuta
ISCRIZIONI ENTRO: 25 marzo 2022
Il 27 marzo… #iocorroperpaideia!
Servizio Civile, 4 posti disponibili in Paideia
Sei una ragazza o un ragazzo tra i 18 e i 28 anni compiuti?
Fino al 9 marzo 2022 alle ore 14 (scadenza prorogata!) puoi partecipare al bando per la selezione di n. 64.331 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale in Italia e all’estero.
Grazie alla collaborazione con Assifero (associazione nazionale delle Fondazioni ed Enti filantropici italiani), anche quest’anno la Fondazione Paideia è una delle sedi attuative di progetto e potrà ospitare 4 volontari del Servizio Civile.
Operatori culturali per l’inclusione: i corsi 2022
“Operatori culturali per l’inclusione” è la nuova denominazione del progetto “Operatori museali e disabilità”, nato nel 2012 dalla collaborazione tra Fondazione Paideia e Fondazione CRT.
La programmazione 2022 conferma la proposta delle attività formative rivolte agli operatori dei servizi culturali e museali, al fine di promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione dei visitatori con disabilità, dal punto di vista relazionale e comunicativo prima ancora che strutturale, allo stesso tempo introducendo alcune importanti novità. Nel corso dell’anno verranno infatti proposti: corsi di base dalla articolazione aggiornata e rivista, un convegno per la presentazione di un lavoro di valutazione di impatto delle azioni del progetto, a 10 anni dal suo avvio e, infine, una attività formativa innovativa rivolta alle posizioni direttive delle realtà museali e culturali.
Nel periodo compreso tra marzo e settembre 2022 verranno dunque realizzati 3 corsi di base, confermati negli obiettivi e nelle modalità formative, in presenza e/o distanza, arricchiti nella loro organizzazione da alcuni approfondimenti specifici. Il monte ore complessivo di 28 ore si articola in tre giornate consecutive completate da una tavola rotonda conclusiva di incontro con le best practice d’eccellenza presenti sul territorio piemontese. In tutte le edizioni, pertanto, l’ultima giornata di formazione offre ai partecipanti l’opportunità di confrontarsi direttamente con le testimonianze di operatori museali che hanno frequentato i corsi nelle edizioni precedenti.
Grazie alla preziosa collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, caso esemplare di accessibilità museale sul panorama torinese, è inoltre possibile prendere parte ad una visita guidata (reale o virtuale) finalizzata al “racconto” delle buone pratiche rivolte all’inclusione.
I corsi in presenza si svolgono a Torino presso la sede del Centro Paideia in via Moncalvo 1; i corsi online sono erogati con modalità sincrone attraverso l’utilizzo della piattaforma Zoom. Al termine del corso, la cui iscrizione è gratuita, verrà rilasciato un attestato di partecipazione a chi avrà frequentato ad almeno i 2/3 del monte ore previsto.
CALENDARIO CORSI DI BASE 2022
– Prima edizione(28 ore, erogata a distanza)
21-22-23 marzo (orario 9-13 – 14-18) e 28 marzo 2022 (orario 9-13) POSTI ESAURITI
– Seconda edizione (28 ore, erogata a distanza)
20-21-22 giugno 2022 (orario 9-13 – 14-18) e 27 giugno 2022 (orario 9-13) POSTI ESAURITI
– Terza edizione (28 ore, erogata in presenza)
19-20-21 settembre 2022 (orario 9-13 – 14-18) e 26 settembre 2022 (orario 9-13) POSTI ESAURITI
La partecipazione alle attività formative è gratuita, previa iscrizione con la compilazione del form online dedicato.
Si precisa che il corso verrà attivato al raggiungimento del numero minimo di iscritti (numero massimo di partecipanti: 25). Scarica il programma
Segnaliamo che i posti per l’edizione 2022 dei corsi base sono esauriti.
WORKSHOP PER POSIZIONI DIRETTIVE
Per il primo anno la proposta formativa del progetto si arricchisce di un’attività online a carattere laboratoriale, rivolta specificamente alle posizioni direttive delle organizzazioni culturali, con l’obiettivo di favorire il coinvolgimento e il commitment delle figure apicali nei processi trasformativi delle politiche inclusive adottate dalle realtà culturali.
Il calendario del workshop è il seguente:
14 marzo, orario 15-17, online
28 marzo, orario 15-17, online
11 aprile, orario 15-17, online
2 maggio, orario 15-17, online
L’iscrizione è gratuita. Segnaliamo che i posti per l’edizione in partenza a marzo 2022 sono esauriti.Si raccolgono manifestazioni di interesse per edizioni future, tramite il form online dedicato.
Rivolto agli operatori culturali che abbiano già frequentato il corso di base, il workshop itinerante è un’esperienza a carattere laboratoriale, dai contenuti altamente innovativi ed erogata in forma blended.
Attraverso una formazione “itinerante”, sia rispetto ai luoghi della formazione che ai tempi di svolgimento della stessa, i partecipanti hanno l’opportunità di avvicinare alcune buone prassi del territorio torinese presentate mediante testimonianze esperienziali, di confrontarsi con il punto di vista delle persone con disabilità e i loro bisogni in un contesto di visita museale, di declinare in termini operativi i nuclei tematici a fondamento del corso di base, di misurarsi con la propria capacità di elaborare project work realmente implementabili nella realtà museale di appartenenza.
Tutto questo viene realizzato grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, le OGR Torino, la GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, alla competenza professionale di docenti selezionati, alla consulenza di formatori esperti nel settore museale, al confronto con organizzazioni non profit che si occupano di disabilità.
Nell’edizione 2022 il workshop itinerante viene proposto con la seguente calendarizzazione:
7 luglio 2022 (ore 15-18): kick off meeting (online)
12 settembre 2022 (ore 9-13 e 14-18): primo incontro
10 ottobre 2022 (ore 9-13 e 14-18): secondo incontro
14 novembre 2022 (ore 9-13 e 14-18): terzo incontro
5 dicembre 2022 (ore 15-18): debriefing conclusivo (online)
L’iscrizione è gratuita. Segnaliamo che i posti per l’edizione 2022 sono esauriti.
N.B. La proposta formativa e le modalità di erogazione potrebbero essere soggette a variazioni in relazione all’evoluzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tutti gli aggiornamenti sono pubblicati su questa pagina.
Dietro richiesta specifica di enti museali/culturali interessati a coinvolgere massivamente il proprio personale, si sottolinea che il progetto prevede la possibilità di consulenza per la progettazione e la realizzazione di attività formative specifiche presso le proprie realtà locali, modulando monte ore e modalità organizzative secondo le esigenze formative particolari.
Il nostro Natale: un anno di terapia per 250 bambini con disabilità