La Fondazione Paideia presenta il bilancio di un anno speciale, il 2023, in cui l’Ente Filantropico ha festeggiato i primi trent’anni di attività. Nata nel 1993 a Torino per iniziativa delle famiglie Giubergia e Argentero, anno dopo anno Paideia ha saputo crescere e rinnovarsi costantemente per rispondere ai bisogni dei bambini con disabilità e delle loro famiglie.

“Dopo una prima metà di storia orientata a un modello prettamente erogativo – racconta Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideia abbiamo vissuto una profonda evoluzione, con un approccio diventato prevalentemente operativo, senza però modificare l’obiettivo di fondo: rappresentare un sostegno a chi si trova in difficoltà, generare occasioni di incontro, favorire lo scambio di idee innovative e la nascita di buone pratiche che possano rappresentare un supporto per famiglie in condizione di momentanea fragilità.”

Nel 2023 Paideia ha superato la quota di 1.000 bambini supportati nell’arco dell’anno, che corrispondono a 950 famiglie accolte. Un dato che risulta in crescita sul triennio e, in particolare, dell’11% rispetto all’anno precedente. “Continua lo sforzo di integrazione tra servizi differenti – aggiunge Serra – per rispondere ai diversi bisogni che arrivano, con uno sguardo che sintetizza le visioni portate dagli approcci Family Centered Care e Integrated Community Care: da una parte la famiglia, vista nel suo complesso e nella pluralità dei suoi bisogni; dall’altra la comunità, attore fondamentale per realizzare il principio di inclusione quotidiana”.

Nell’anno in cui si registrano numeri crescenti su molti fronti (i contributi di sostegno economico, aumentati di quasi 100.000 euro, o il coinvolgimento delle famiglie in attività di socializzazione, arrivate quasi a quota 300, o ancora i quasi 100 siblings coinvolti in attività dedicate), si festeggiano anche i primi 365 giorni di operatività della nuova sede di Paideia a Milano, che ha permesso di incrementare l’impegno della Fondazione a favore dei bambini con disabilità e delle loro famiglie aprendosi a nuovi territori per rispondere a un bisogno crescente.
Oltre al rafforzamento di attività sportive, esperienze in natura per favorire il benessere delle famiglie, attività formative ed educative che trovano sempre più consenso e attenzione, come le progettualità di lettura inclusiva o la formazione degli operatori culturali, nel 2023 è andata in scena anche la prima edizione del festival di Paideia: in questa occasione è stata presentata anche l’indagine di Fondazione Paideia e BVA-Doxa sull’impatto della disabilità sul sistema familiare.

Come rendere la comunicazione con i bambini in ospedale più inclusiva e accogliente?
Come prepararli ad affrontare le visite mediche e gli esami riducendo lo stress? 

Siamo partiti da queste domande per la realizzazione, in collaborazione con l’Ospedale Koelliker, di un nuovo progetto pensato per favorire la partecipazione e la comunicazione dei piccoli pazienti durante l’esecuzione di visite specialistiche, esami strumentali (ECG, ecografie, indagini oculistiche, ortopediche, radiologiche) e interventi ospedalieri.

Il progetto ha visto la messa a punto di strumenti in simboli della CAA specifici per accogliere i piccoli pazienti e raccontare le diverse attività sanitarie dell’Ospedalino Koelliker, con l’obiettivo di supportare i bambini – con difficoltà comunicative complesse o di origine straniera – durante l’esperienza ospedaliera e ridurre le barriere di comunicazione, migliorando l’accoglienza e il benessere dei bambini.

Le visite specialistiche, gli esami strumentali (ECG, ecografie, indagini oculistiche, ortopediche, radiologiche) e gli interventi terapeutici (odontostomatologici, dermatologici, ortopedici…) sono stati tradotti in semplici e schematici simboli colorati in modo da permettere agli operatori sanitari di entrare in comunicazione con i bambini. Utilizzando questi innovativi supporti, i medici, i tecnici e gli infermieri, opportunamente formati, sono quindi in grado di accogliere i bambini, spiegare loro con chiarezza quanto accade durante la visita e trovare insieme strategie per superare preoccupazioni e paure.

I bimbi, a loro volta, capiscono le istruzioni, possono comunicare efficacemente le proprie necessità, hanno la possibilità di fare domande, di rispondere a richieste e sono messi nelle condizioni ottimali per affrontare la visita medica riducendo ansia e stress.

Il 31 maggio in Europa si celebra il Sibling Day, la giornata dedicata ai fratelli e alle sorelle. Una ricorrenza per festeggiare un legame indissolubile e fondamentale in una famiglia, fatto di amore e odio, litigate e supporto incondizionato.

Questa giornata però per alcuni ha un significato speciale: in Italia esistono infatti centinaia di migliaia di siblings, sono i fratelli e le sorelle di persone con disabilità o affette da patologie gravi e/o croniche. Una condizione che comporta sfide, paure, difficoltà, responsabilità e risorse uniche.

Consapevoli delle fatiche dei genitori e dei fratelli con disabilità, i siblings rischiano di essere bambini “non visti” e possono mettere in secondo piano i loro bisogni e desideri. Quando si cresce, poi, si vive un’altra fase complessa: quella di immaginare un percorso di vita indipendente che possa conciliarsi con il proprio ruolo di caregiver del fratello o della sorella. Per queste ragioni i siblings possono essere più a rischio di sviluppare difficoltà psicosociali.

Da anni la Fondazione Paideia dedica attenzione ai siblings attraverso la realizzazione di percorsi specifici che includono interventi diretti (colloqui individuali e percorsi di gruppo differenziati per età) e interventi indiretti, come colloqui di consulenza ai genitori, operatori e insegnanti, per affiancare i genitori nel loro compito di cura ed educazione dei figli con e senza disabilità.

Nel corso del 2023, nelle sedi di Paideia di Torino e Milano, sono state realizzate attività che hanno coinvolto 12 gruppi e un totale di 93 siblings, con percorsi specifici per ciascuna fascia di età, volti alla condivisione di esperienze simili, per trovare negli altri uno specchio e il modo di sentirsi meno soli.

I bisogni dei siblings – spiega Andrea Dondi, coordinatore accoglienza e sostegno famiglie della sede di Fondazione Paideia a Milano e già autore di “Siblings. Crescere fratelli e sorelle di bambini con disabilità” – sono legati alla loro condizione, che è diversa da quella degli altri bambini. Comporta – questo è il primo tema da tenere presente – delle sfide diversa da quelle degli altri. E la nostra idea è di occuparci di queste sfide, in un’ottica di prevenzione e accompagnamento dei bambini che si trovano ad affrontarle. Da anni come Paideia portiamo avanti attività di supporto e alcuni fratelli o sorelle oggi più grandi fanno i facilitatori di gruppi per altri fratelli o sorelle. Questo mi sembra un segnale molto evidente di un percorso interiore di consapevolezza e di maturazione. Molti siblings che hanno la possibilità di ricevere supporto, inoltre, arrivano all’età adulta con una visione più chiara di quello che è il loro percorso di vita e, ci auguriamo, anche la possibilità di fare scelte per sé e per i loro fratelli più rispettose di un equilibrio tra le proprie esigenze e quelle dei loro fratelli e sorelle”.

Recentemente Paideia ha deciso di promuovere uno spazio di sensibilizzazione e incontro tra siblings adulti, online e gratuito: un’occasione per ascoltare il racconto degli altri, ma anche per riflettere sulla propria esperienza come sibling.

 

Si chiamano Gregorio, Silvia, Marta, Gregorio e Pietro. Sono i cinque ragazzi e ragazze dell’Istituto Vittoria – Liceo Europeo e International School che si sono resi protagonisti di un’iniziativa davvero speciale: una raccolta fondi per Paideia in occasione della Pasqua.

Grazie alla collaborazione con l’istituto, gli studenti si sono attivati e hanno proposto le uova solidali della Fondazione ai loro compagni, di classe in classe. “Prima di tutto – raccontano – siamo stati in Paideia per una visita che ci permettesse di raccontare al meglio quale fosse la finalità della raccolta. Poi abbiamo appeso dei volantini di spiegazione, ma la parte fondamentale è stata girare nelle classi, per raccontare il progetto e la finalità a cui era dedicato. Da quel momento alcuni ragazzi hanno iniziato a dire di sì, donando anche di più, proprio per il motivo che ci stava dietro.

Per qualcuno, infatti, il racconto dell’impatto della disabilità di un bambino su tutta la famiglia è stato un argomento nuovo. “Prima di venire conoscevo Paideia di nome – spiega una delle partecipanti – ma me la immaginavo diversa, è un ambiente molto accogliente e familiare. Credo sia stato decisivo per la raccolta il poter raccontare cosa avevamo visto coi nostri occhi. Si tratta di un argomento di cui magari a 17 anni non sai e invece è stata l’occasione per parlare anche di questo. E se il discorso passa attraverso altri ragazzi della tua età, forse l’attenzione diventa maggiore, tra noi ci conosciamo e abbiamo più confidenza.

Dal 9 al 13 maggio 2024 torna uno degli appuntamenti più attesi della primavera, il Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto quest’anno alla sua 36esima edizione.
Tema della manifestazione è la “Vita immaginaria” che, come suggerisce Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone del Libro, citando Natalia Ginzburg “a volte anticipa e indovina le vicende della vita reale. Riguarda quindi anche l’attesa di un futuro che possiamo costruire attraverso la letteratura, il cinema, l’arte, le parole scritte e le voci.”

Anche quest’anno Fondazione Paideia sarà coinvolta in diversi appuntamenti, portando l’esperienza di LIBRI PER TUTTI, il progetto che ha visto, a partire dal 2016, la formazione di una rete di biblioteche ed enti sul territorio piemontese per la diffusione e la promozione di libri tradotti in simboli della CAA al fine di garantire alle persone con disabilità e bisogni comunicativi complessi un accesso autonomo a testi di lettura.

Domenica 19 maggio torna uno degli eventi più attesi della stagione primaverile…il Picnic di Paideia al Castello di Pralormo!
Una magica giornata di giochi all’aria aperta, letture, musica e relax per tutta la famiglia, un’occasione speciale di divertimento e di raccolta fondi a sostegno delle attività di Fondazione Paideia.

Apertura cancelli alle ore 12 per pranzare insieme nella quiete del meraviglioso giardino del Castello, gustando i cestini solidali curati da BanAnna, disponibili in due versioni, bambini (offerta a partire da 10 euro) e adulti (offerta a partire da 15 euro cad.).

Ci raggiungi dopo pranzo? Ti aspettiamo a partire dalle 14.30!
Il pomeriggio sarà ricco di animazione, spettacoli, momenti di condivisione e gustose merende per tutti, disponibili con un’offerta a sostegno dei progetti di Fondazione Paideia. Dalle 14,30 laboratorio di circo con Lara Quaglia, storie per tutti, Frutta Party by Battaglio, area spettacoli con Francesco Giorda e Mago Budinì!

Per partecipare è necessario registrarsi tramite il form qui sotto, indicando il numero di partecipanti e il numero di cestini richiesti, fino ad esaurimento cestini disponibili. La donazione potrà essere effettuata direttamente il giorno del Picnic tramite bancomat o carta di credito, contanti o Satispay.

Tutti i fondi raccolti in occasione della giornata sosterranno le attività della Fondazione Paideia dedicate ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, in particolare per coloro che stanno vivendo un momento di particolare fragilità.

Ti aspettiamo!

Fondazione Paideia da anni dedica attenzione a tutti i componenti della famiglia, in particolare ai siblingsfratelli e sorelle di bambini e ragazzi con disabilità, organizzando percorsi dedicati a seconda dell’età e incontri di gruppo pensati per condividere sentimenti ed esperienze in un contesto protetto.

Durante tutta la loro esistenza i siblings affrontano sfide e opportunità uniche, non ultima quella di confrontarsi con il possibile ruolo di caregiver. In questo viaggio, che dura una vita, sono spesso presenze silenziose con poche occasioni di dialogo tra pari, ma i siblings hanno diritto di ascolto e supporto.

A questo scopo Fondazione Paideia ha deciso di promuovere uno spazio di sensibilizzazione e incontro tra siblings adulti, online e gratuito: un’occasione per ascoltare il racconto degli altri, ma anche per riflettere sulla propria esperienza come sibling.

Quattro gli appuntamenti previsti in questo nuovo percorso che daranno la possibilità ai siblings adulti di esplorare insieme alcune tematiche creando una tavola rotonda, facilitati dalla presenza dello staff Siblings di Paideia che potrà interagire in modo attivo attraverso la promozione di domande e sondaggi.

È possibile iscriversi all’intero percorso o ai 4 appuntamenti in modalità disgiunta. Le serate sono riservate ai siblings adulti che abbiano compiuto almeno 20 anni di età.

Chi sono i siblings?
Perché ha senso occuparsi (anche) di loro?
Quali sono le forme di aiuto che possono essere attivate?

Fondazione Paideia si occupa da tempo del tema siblings sia in ottica di sensibilizzazione che di supporto attraverso attività mirate dedicate ai fratelli e sorelle di tutte le età, secondo il modello della Family Centered Care.
Martedì 9 aprile presso gli spazi di Paideia Milano è in programma un incontro dedicato agli operatori e agli enti che si occupano ad ampio spettro di disabilità per fornire informazioni sui servizi offerti sul territorio e promuovere la condivisione di riflessioni maturate in questi anni di esperienza, in un’ottica di collaborazione e scambio delle diverse esperienze.
L’evento nasce per offrire un panorama di supporto ai siblings a cui gli operatori ed i servizi possono accedere per facilitare i percorsi di vita dei siblings stessi e delle famiglie con cui entrano in contatto.
L’incontro gratuito, rivolto agli operatori del settore, si terrà in presenza presso la sede di Fondazione Paideia a Milano in Via Caradosso 16 martedì 9 aprile dalle ore 18.30 alle 20.30 e sarà condotto da Andrea Dondi, psicologo e psicoterapeuta, Coordinatore Accoglienza e Sostegno Famiglie della sede di Paideia Milano.