Come riconoscere le emozioni per accoglierle, anche nella complessità dei rapporti familiari?
Quanta fatica costa voler prevedere e organizzare tutto?
Come si diventa capaci di ridere di sé e della vita, con leggerezza?

A queste e altre domande cercheremo di rispondere insieme nei tre incontri tematici del nuovo ciclo di “Il bambino che ero, il bambino che sei”, realizzati in collaborazione con la Fondazione Circolo dei Lettori.

Partendo dall’esperienza nel supporto delle famiglie con bambini con disabilità, dialogheremo con scrittori, illustratori, architetti e operatori sanitari esperti del mondo dell’infanzia su alcune tematiche educative, fornendo spunti interessanti per affrontarle con i bambini.

Il percorso, rivolto a genitori, nonni, educatori, docenti, bibliotecari, volontari e amanti delle storie, si articola in tre appuntamenti realizzati gratuitamente presso il Centro Paideia (via Moncalvo 1, Torino).

Inizieremo ogni incontro con la lettura e la presentazione di un albo illustrato, scelto tra quelli che hanno segnato la storia della letteratura per l’infanzia, per poi condividere insieme pensieri, spunti educativi, domande.

Perché abbiamo bisogno di storie per crescere, insieme!

Torna domenica 8 ottobre 2023 in tutta Italia la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, F@Mu 2023. L’evento culturale nato per promuovere e facilitare l’incontro tra le famiglie e i molti luoghi espositivi che arricchiscono il territorio italiano. Sono 1.200 realtà museali coinvolte in dieci anni di attività.

“Apriti Museo” il tema dell’edizione di quest’anno, che nasce per parlare ai bambini di inclusività e di accoglienza, ma anche di accessibilità museale: un obiettivo questo condiviso e supportato da L’Associazione L’abilità Onlus, dalla Fondazione CRT e Fondazione Paideia di Torino, dell’Istituto dei Ciechi di Milano, e della Fondazione Santagata per l’economia della Cultura.

Per trasmettere i valori di questa edizione testimonial ufficiale dell’evento sarà Greg Heffley, il celebre protagonista della serie di Jeff Kinney, Diario di una Schiappa, best seller mondiale che ha conquistato milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo.

 

Che cos’è la Comunicazione Aumentativa Alternativa?

Lunedì 16 ottobre 2023 torniamo a parlare insieme di CAA in un nuovo incontro aperto a tutti gli interessati al tema.
Insieme a Chiara Ballocco, logopedista del Centro Paideia, scopriremo la natura di questa pratica clinica, a chi è diretta e come può favorire e incrementare le opportunità di partecipazione, valorizzando le competenze comunicative di bambini con difficoltà.

Approfondiremo i meccanismi dello scambio comunicativo, i supporti e le possibili applicazioni, volte a compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi, ma anche il possibile supporto per fragili lettori e bambini al primo approccio con la lingua italiana, per attuare la carta dei diritti alla comunicazione, promossa dal National Joint Commettee for the Communication Needs of Persons With Severe Disabilities (NJC).

L’incontro gratuito è rivolto a genitori, docenti, operatori, logopedisti, bibliotecari e a tutti gli interessati, per fornire o consolidare le conoscenze e pratiche riguardanti la Comunicazione Aumentativa e Alternativa.

Una nuova stagione di percorsi e laboratori sta per iniziare nella sede di Paideia Milano.

Sabato 30 settembre si comincia con un ciclo di incontri dedicato ai papà dei bambini con disabilità: un’occasione per incontrarsi e condividere esperienze legate alla genitorialità “al maschile”, un’ottica preziosa che emerge raramente nelle occasioni di scambio con le famiglie.

Viviamo in un periodo storico in cui le differenze di genere sono più sfumate, anche in termini di ruoli familiari. Offrire uno spazio di immedesimazione e di confronto alle sole mamme o ai soli papà può facilitare la messa in comune di vissuti legati all’incontro con la disabilità.

A questo scopo nasce il gruppo papà, proposto per la prima volta nella sede di Milano: quattro appuntamenti condotti da Andrea Dondi, psicologo e psicoterapeuta, che approfondiranno temi legati al proprio vissuto da genitore, concludendosi con un momento più leggero e colloquiale.

Fondazione Paideia, nel sostenere le famiglie con bambini con disabilità, dedica da sempre particolare attenzione all’accompagnamento di tutto il nucleo familiare, dai fratelli e sorelle, con l’attivazione dei gruppi siblings a partire dai 4 anni di età, ai genitori e nonni, cercando di offrire spazi dedicati ad accogliere i bisogni specifici di ciascun membro della famiglia.

A questo scopo sono nati gli “Incontri per famiglie”, una serie di proposte laboratoriali e formative, già attive da qualche tempo.

Lo scorso anno abbiamo chiesto a tutti i partecipanti ai gruppi e alle serate a tema di compilare un questionario di gradimento per rispondere sempre più alle esigenze e ai bisogni espressi dai genitori. È emersa la necessità di confrontarsi tra genitori, di avere spazi dedicati per il supporto e la condivisioni di emozioni, esperienze e domande e dubbi in uno spazio protetto e non giudicante. A questo si affianca anche il desiderio di avere informazioni più precise su temi specifici (come dopo di noi, adolescenza, autismo, comportamenti problema, diritti) e anche spazi di benessere (gruppo camminata, pilates). Sappiamo che i partecipanti mantengono rapporti tra loro sentendosi ed organizzando di vedersi anche al termine dei gruppi.

Tutti questi motivi ci hanno spinto a programmare nuovamente spazi che permettessero ai genitori di confrontarsi tra loro, portare le loro emozioni, trovare informazioni e nuovi spunti per la vita quotidiana.

A partire da inizio ottobre e fino a giugno 2024 proporremo sia alcuni gruppi e serate a tema già sperimentati in passato, sia alcuni temi nuovi, nati dagli stimoli che abbiamo colto dai genitori.

Il filo rosso che collega tutte le nostre proposte è dare ai genitori e ai caregiver la possibilità di avere sempre maggiori informazioni e spazi per se stessi, per portare le proprie fatiche, confrontarsi con altri e sentirsi meno soli e giudicati.

L’81% dei genitori di bambini o ragazzi con disabilità dichiara di aver acquistato prestazioni sanitarie private per i propri figli nell’ultimo anno. Un rispondente su due ha vissuto una esperienza di discriminazione sul luogo di lavoro, con il 17% che ha dichiarato “moltissime volte”. Per il 77% delle famiglie intervistate in cui non è presente un figlio con disabilità, la presenza di bambini con disabilità condiziona positivamente le attività scolastiche.

Sono questi alcuni dei risultati emersi dall’indagine di Fondazione Paideia e BVA Doxa sull’impatto della disabilità sul sistema familiare, condotta attraverso 988 famiglie italiane con bambini e ragazzi fino a 18 anni di età, di cui un terzo con disabilità. L’indagine, presentata nella mattinata di venerdì 15 settembre in occasione di “IncluSì – il Festival di Paideia, ha posto a confronto le evidenze provenienti da due campioni: famiglie in cui è presente o famiglie in cui non è presente un bambino o ragazzo con disabilità.

La rilevazione si è concentrata in particolare su alcuni ambiti di interesse emersi in seguito a focus group che hanno coinvolto operatori sociali, professionisti sanitari e familiari di bambini con disabilità: rete e percezione di aiuto, scuola, servizi socio-sanitari, informazioni, tempo libero, lavoro, futuro dei figli.

 

Martedì 19 settembre al Circolo Golf Torino La Mandria torna la ProAm Paideia, gara di golf solidale a sostegno dei progetti di Fondazione Paideia, giunta quest’anno alla sua settima edizione.

Tutte le donazioni raccolte in occasione della giornata benefica, organizzata in collaborazione con la PGA Italiana, contribuiranno a offrire supporto, terapie e momenti felici per le famiglie con bambini e bambine con disabilità seguite al Centro Paideia.

 

Un festival dedicato all’inclusione, ai bambini con disabilità e a chi si cura di loro per interrogarci insieme su come costruire una comunità più attenta ai bisogni di tutti: è l’obiettivo di “IncluSì – Il festival di Paideia in programma a teatro, nelle piazze e nelle strade di Torino dal 14 al 16 settembre 2023.

Saranno tre giorni di incontro, confronto e riflessione per raccontare storie, condividere strumenti, individuare bisogni e sfide emergenti, organizzati in occasione dei trent’anni di attività di Fondazione Paideia a sostegno dei bambini con disabilità e delle loro famiglie.

Insieme a personalità del mondo della musica, dello sport e della cultura ci interrogheremo sull’impatto della disabilità sul sistema familiare, sulle sfide che sono chiamati ad affrontare genitori, fratelli, sorelle e caregiver di bambini di disabilità, riflettendo sulla necessità di costruire insieme una società più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti.

“IncluSì – Il Festival di Paideia”, in programma al Teatro Carignano di Torino e dintorni, alternerà momenti di talk, informazione e incontro a spazi in città dedicati a musica, sport, intrattenimento e gioco.

Il programma definitivo, disponibile su www.festival.fondazionepaideia.it, vedrà, tra gli altri, gli interventi della sociologa Chiara Saraceno, dell’autore e presentatore televisivo Piero Chiambretti, della scrittrice Enrica Tesio, della giornalista Fiamma Satta e della direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino Annalena Benini.

L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Torino, in collaborazione con Idee al lavoro e Produzioni Fuorivia.

 

“Dopo un biennio segnato dall’emergenza sanitaria e dalle conseguenze economiche e sociali legate alla pandemia, il 2022 è stato sicuramente un anno caratterizzato da un clima di cauto ottimismo, di rinascita e di ripartenza, pur nella consapevolezza di non poter progettare e agire semplicemente ‘come prima’”, racconta Fabrizio Serra, Segretario Generale di Fondazione Paideia, nell’introduzione del Bilancio sociale 2022, in cui ripercorriamo insieme le attività svolte quest’ultimo anno a fianco delle famiglie con bambini con disabilità.

Un anno intenso in cui sono state 854 le famiglie con bambini con disabilità prese in carico e oltre 900 i bambini seguiti, un dato più che raddoppiato nel corso degli ultimi cinque anni (erano 361 nel 2018). Prendere in carico una famiglia significa: garantire le terapie di cui il bimbo o la bimba con disabilità ha bisogno, avviare un percorso di accoglienza e sostegno per tutta la famiglia (mamme, papà, fratelli e sorelle, nonni) e garantire momenti ricreativi. Il punto di partenza del nostro lavoro è sempre l’ascolto, che ci permette di avvicinarci alla quotidianità di ciascuna famiglia e di individuare un primo aiuto per venire incontro alle necessità, strutturando il percorso più adatto alle specifiche esigenze.