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Mattia: “Estate Paideia, uno stato di pura felicità e relax”

“Ho avuto il privilegio di partecipare per il secondo anno al progetto Estate Paideia con la mia famiglia, in questo luogo magico chiamato Orsolina. Ognuno di noi aveva il proprio spazio dedicato e abbiamo avuto la possibilità di condividere momenti sia di relax che di divertimento. È stato molto bello trascorrere una settimana tutti assieme nonostante le nostre difficoltà.”

Mattia, 21 anni, è il fratello maggiore di Emma, 9. Con la sua famiglia quest’estate ha partecipato per il secondo anno a Estate Paideia, il progetto nato 2001 per offrire alle famiglie con bambini e ragazzi con disabilità una settimana di vacanza, amicizia e spensieratezza.

Quest’anno sono stati 54 i nuclei familiari che, tra luglio e agosto, hanno beneficiato del progetto, trascorrendo insieme a staff e volontari Paideia una settimana a Orsolina28 Art Foundation, centro internazionale di danza immerso nel verde e nella pace delle colline del Monferrato, da quattro anni casa del progetto Estate Paideia.

Una vacanza che vuole dare alle mamme e ai papà la possibilità di ritagliarsi del tempo per se stessi, lontani dai ritmi di tutti i giorni, sperimentare nuove attività e riacquisire fiducia nel futuro.

Ma per i fratelli e le sorelle? Il vissuto dei siblings è molto diverso da quello dei genitori.

 

Mattia: “Estate Paideia, uno stato di pura felicità e relax”

La vacanza nasce per dare anche a loro la possibilità di sentirsi liberi, fare amicizia e vivere nuove esperienze.
“È stato bello dormire in tenda e tornare stanchi dopo le attività della giornata, tra piscina, gravity, e-bike e partite di pallavolo. Per me è stata una settimana sì di relax ma soprattutto un’opportunità di trascorrere del tempo con gli altri, adulti e bambini, tra una chiacchiera e un gioco”, ci racconta Mattia.

“Sono riuscito a sciogliere la mia timidezza e mi sono sentito un fratello maggiore non solo di Emma, che è stata abbracciata dai volontari e dalle volontarie, ma anche degli altri bambini. È bello poter coinvolgere tutti, chiacchierare con gli adulti, scambiare idee con i genitori, per quanto io, da sibling, sia meno coinvolto di loro.”

"Grazie anche ai tanti volontari che si prendono cura dei piccoli"

“So quante difficoltà i miei genitori hanno dovuto affrontare negli anni dopo la diagnosi di Emma, e, grazie a questa settimana, hanno potuto davvero sentirsi per qualche istante rilassati e riposati, in questo luogo speciale. Grazie anche ai tanti volontari che si prendono cura dei piccoli, facendo dell’inclusione e del gioco i due pilastri fondamentali di questa vacanza.”

Per Mattia è stata anche la possibilità di vedere la sorellina fare amicizia e divertirsi anche senza di lui: “Se penso all’anno scorso, ho notato come Emma sia cambiata tantissimo nel suo rapporto con gli altri. Era molto in disparte, non era coinvolta, non cercava gli altri bambini. Invece quest’anno io non la vedo mai! È sempre a giocare con i bambini o con i volontari. Qui lei è più aperta, ha possibilità di fare amicizie e giustamente non vuole giocare con me, ma stare con gli altri.”

Mattia: “Estate Paideia, uno stato di pura felicità e relax”

Cosa ti porti a casa di questa esperienza?

“Durante questi giorni ho partecipato ad una lezione di yoga e l’insegnante ci ha chiesto di pensare ad una parola o una frase che vorremmo portare con noi di questa settimana. Ecco…per me è ‘essere bravi e gentili con le altre persone’. Abbiamo vissuto questa vacanza in uno stato di pura felicità e relax. I sorrisi erano contagiosi mentre passavamo le giornate assieme e partecipavamo alle tante attività progettate sia per noi adulti che per i piccoli. Questa esperienza mi ha insegnato che è possibile creare ricordi preziosi che rimarranno per sempre nel nostro cuore e che sentirsi compresi e vivere momenti di felicità pura nonostante le difficoltà è possibile.”