News e storie

Un parrucchiere per amico in Paideia

Il taglio di capelli di bambini con disabilità che presentano caratteristiche di ipersensorialità, ovvero una percezione troppo intensa degli stimoli che arrivano dal mondo esterno, può essere un momento molto faticoso nella vita di una famiglia.
Da questa considerazione nel 2021 è nato il progetto “Parrucchiere amico”, sviluppato grazie a Pier Giorgio Fancello, titolare di un salone di acconciature a Saluzzo (CN) e formatore.

“Abbiamo iniziato – ci racconta Cristina Olivero, neuropsicomotricista del Centro Paideia – perché, parlando con diverse famiglie, ci è stato raccontato che alcuni bimbi hanno delle grandi difficoltà a farsi tagliare i capelli, a farli pettinare, a farsi fare anche una semplice coda, a asciugarli col phon. Abbiamo raccolto anche delle storie, degli aneddoti in particolare: c’è chi, per esempio, taglia i capelli di nascosto, di notte, chi sotto la doccia, magari tenendoli stretti… però la difficoltà è tanta. Ci siamo così iniziati a interrogare se non c’era un modo per riuscire a aiutare questi bimbi affinchè gradualmente, con un approccio relazionale, spontaneo, empatico, riuscissero ad arrivare a tagliare i capelli con maggiore serenità.”

“Cristina (neuropsicomotricista di Paideia) è una mia cliente – racconta Pier Giorgio – e un giorno mi ha raccontato le storie dei genitori che portavano a lei questo tipo di difficoltà. Allora è stato naturale dire ‘proviamo a fare qualcosa insieme?’”

Un parrucchiere per amico in Paideia

È iniziato un percorso sperimentale: ogni mese Pier Giorgio, con grande generosità, ha scelto di dedicare una giornata al taglio di capelli in Paideia, incontrando i bimbi individuati dall’equipe socio-sanitaria del Centro in una stanza con un setting costruito per l’occasione. “La prima volta – racconta – mi sono reso conto che i bimbi entravano tutti in punta di piedi. Non è una metafora, erano molto cauti, non volevano avere contatti con me. Così mi sono messo da una parte e ho cercato di porgere la mia mano. Finché un bimbo, che mi girava intorno piano piano, nella sua traiettoria circolare con la sua mano ha sfiorato la mia. Una grande emozione”.

Grazie ad un video modeling creato dagli operatori di Paideia, i bambini possono prepararsi all’esperienza, inquadrando il parrucchiere come una figura con cui poter entrare in relazione. Con la consapevolezza che ogni bambino ha i suoi tempi. “Sta a noi rispettarli: ci sono bimbi che in sei, sette appuntamenti sono riusciti ad arrivare al taglio ed essere pronti per provare ad andare fuori.”
Ed è proprio questo l’obiettivo: rendere quella del taglio di capelli un’esperienza da poter realizzare in autonomia per la famiglia. “Venire a tagliare i capelli in Paideia è utile – spiega Pier Giorgio – ma ci sono tanti bambini e vorrei andare oltre: dato che sono anche un formatore, stiamo cercando di creare un metodo di insegnamento per parrucchieri che vogliono avvicinarsi a questo tema e poter rappresentare un porto sicuro per i genitori. Abbiamo svolto alcuni incontri e quella che all’inizio sembrava un’idea un po’ folle sta iniziando a concretizzarsi, ne sono molto felice. Vorrei che in giro potessero esserci tanti ‘parrucchieri amici’ oltre a me.”

I bambini coinvolti hanno bisogno di sentirsi rassicurati, all’interno di una relazione protetta

“I bambini che partecipano al progetto ‘Parrucchiere amico’ – spiega Cristina – generalmente presentano difficoltà nell’interazione con gli altri e possono avere anche alterazioni sensoriali. Per esempio percepiscono suoni, rumori, luci, o l’essere toccati in modo diverso rispetto ad altri bambini. Il solo suono della forbice può mettere il bambino in uno stato di grande stress: attraverso questo percorso, in modo graduale, cerchiamo di aiutarlo a imparare a tollerare meglio questo tipo di stimoli.
I primi incontri sono naturalmente i più delicati e complessi. Non solo per i piccoli che si trovano ad affrontare una situazione nuova e potenzialmente stressante, ma anche per i genitori. Talvolta immaginano che il taglio possa essere completato in breve tempo, cosa che spesso non é possibile. Risulta molto importante creare dei micro obiettivi, in modo tale che l’aspettativa degli adulti sia coerente con quel che il bimbo può ottenere gradualmente.”

Questo progetto è un grande lavoro di squadra

“Se il progetto sta risultando utile per alcune famiglie e bimbi che seguiamo – sottolinea Cristina – è anche grazie al grande lavoro di squadra che c’è dietro. Per ogni seduta di taglio a cui i bambini partecipano c’è una progettazione ‘dietro le quinte’ con due riabilitatori che analizzano come è andato l’incontro precedente e stilano degli obiettivi da raggiungere per la volta successiva, mentre le altre figure dell’equipe, sul fronte educativo, supportano il genitore, Pier Giorgio e il bambino nel raggiungere quell’obiettivo. Altrettanto importante risulta il confronto e la collaborazione con i riabilitatori di riferimento di ogni bambino.”

Ad oggi i bimbi coinvolti nel progetto sono stati 19 e l’attività, nata grazie alla disponibilità del parrucchiere e formatore Pier Giorgio Fancello, prosegue evolvendo verso nuovi obiettivi. “La sfida – conclude Piergiorgio – è che alla fine di questo percorso il bambino abbia una serie di strumenti in più per affrontare questo tipo di avventura altrove, magari da un parrucchiere locale sensibilizzato allo scopo, non più in uno spazio protetto come quello che mettiamo a disposizione noi, ma in un contesto di vita reale.”