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Alessandro, un giorno da Ironman per donare sorrisi
"Una sfida per sensibilizzare le persone al piacere di aiutare gli altri"

Amare lo sport – praticandolo, ma anche facendo il tifo – può essere anche un modo per contribuire a cause importanti. Così come la storia di Fabrizio e Alice che vi avevamo raccontato il mese scorso, anche la storia di Alessandro, che ha deciso di raccogliere fondi per la Fondazione Paideia attraverso la sua impresa sportiva, lo dimostra!

Allenarsi e faticare, con l’obiettivo di aiutare qualcuno a stare meglio. E il lato entusiasmante di questa avventura è che si può dare una mano anche da casa, come se ci si stesse preparando insieme ad affrontare una sfida ancora più grande.

Incontriamo Alessandro, che quest’anno si cimenterà nell’impresa sportiva forse più sfidante di tutte: quella dell’Ironman (3,8km di nuoto, 180km di bici e, infine, 42km di corsa).

É cominciato tutto lo scorso anno”, inizia a raccontarci “quando mi sono aggregato all’iniziativa sportiva di un amico, che aveva abbinato a una gara una raccolta fondi. Da qui mi sono reso conto che fosse possibile coniugare un’impresa sportiva a un’iniziativa solidale: posso dire di aver preso lo spunto positivo da lui.”

Alessandro si è reso conto, da spettatore, che la sua passione da sportivo poteva aiutare gli altri e ha deciso di non farsi sfuggire l’occasione, visto anche l’avvicinarsi di un traguardo per lui importante e simbolico: “Quest’anno compio cinquant’anni ed è per questo che ho deciso di compiere un’impresa davvero impegnativa, l’Ironman, che fino a qualche anno fa non credevo possibile. Una sfida con me stesso, abbinando il fatto di fare qualcosa per gli altri. Io nella vita faccio un lavoro legato ai numeri: mi piacerebbe trasmettere ora un po’ di responsabilità sociale.”

Una volta presa la decisione, Alessandro ha dovuto decidere a quale ente e progetto dedicare la sua impresa: ha scelto di devolvere il ricavato della sua raccolta fondi a Casa Base, un progetto rivolto a bambini e ragazzi che, a seguito di maltrattamento o abuso, sono stati allontanati dalle proprie famiglie con provvedimento dell’autorità giudiziaria. La comunità di Casa Base è sostenuta dalla collaborazione tra le Fondazione Paideia e la Cooperativa Paradigma.

“Ho scelto di sostenere il progetto Casa Base dopo una chiacchierata con Lucia, che mi ha raccontato nel dettaglio tutte le aree di intervento della Fondazione. Quello che contava per me era che fosse una causa utile: sentire raccontare il tema della tutela dei minori mi ha molto colpito.”

La quotidianità di Alessandro in questo periodo ha tre nuove parole chiave: allenamento, metodo e costanza. La mia sfida si svolgerà il 21 settembre a Cervia: è un percorso che richiede una tabella preparatoria precisa. Non è facile conciliare la vita familiare e quella lavorativa con l’allenamento: io sto lavorando a un percorso di crescita personale che dura da anni. Ho fatto la maratona e le varie distanze del triathlon, prima dell’Ironman in cui mi cimenterò quest’anno. È sicuramente qualcosa che ti porta a pensare ai tuoi limiti.”

“In questo periodo affronto un doppio allenamento: una sfida con me stesso e un’occasione per sensibilizzare le persone al piacere del dare.”

 

Vuoi sostenere anche tu l’impresa di Alessandro?
Ecco come fare: https://www.retedeldono.it/it/iniziative/fondazione-paideia/alessandro.buccomino/un-giorno-da-ironman-per-donare-sorrisi