Chiara e la sua esperienza da volontaria: “Una ricchezza che ti riempie il cuore”

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Chiara e la sua esperienza da volontaria: “Una ricchezza che ti riempie il cuore”

Il viso di Chiara, insegnante di scuola primaria, si illumina di un sorriso quando racconta del suo percorso come volontaria Paideia: “All’inizio è stato un entrare in punta di piedi, ascoltare e osservare tantissimo.”

Ha indossato la sua prima “maglietta rossa” cinque anni fa, durante il periodo Covid: “è stato un inizio un po’ diverso dal solito, ma non vedevo l’ora di iniziare dal vivo. I primi tempi non era possibile svolgere i laboratori collettivi, ho quindi cominciato seguendo una sibling, che mi ha pian pianino accolta nel suo mondo.”

“Dopo quella prima esperienza di accompagnamento individuale, quando è stato possibile tornare alle attività di gruppo, ho iniziato a partecipare ai sabati in famiglia, insieme ai bambini e ai genitori, e anche a qualche laboratorio. Pian piano sono stata accolta in questo bellissimo mondo Paideia, un mondo in cui si viene accolti così come si è, ognuno con le proprie capacità, potenzialità e interessi, ma anche con le proprie fragilità.”

“Alice e Alice hanno accompagnato ognuno di noi volontari, in primis come persone. E quindi è stato anche più facile mettersi in gioco e farsi coinvolgere. Anche se sei più timido, anche se quella giornata è un po’ così, in realtà poi c’è proprio un cambiamento quando tu entri in un laboratorio, in un’attività, perché magari entri in punta di piedi e poi vieni travolto da questo desiderio di stare insieme, di imparare, di sperimentare. I bambini hanno un modo spontaneo di interagire.”

 

Com’è stata la prima esperienza ad un laboratorio per famiglie da volontaria?

“La prima volta che sono entrata nel vivo in un laboratorio era un sabato in famiglia organizzato in occasione di Halloween, insieme a Claudia che si occupa delle feste e dei laboratori. E devo dire che all’inizio, anche se vengo dal mondo della scuola, c’era un’emotività e un’ansia da prestazione, mi domandavo se sarei stata all’altezza della situazione.”

“Abbiamo cominciato con un momento di condivisione un po’ anche del mood dell’attività, poi abbiamo ballato insieme per rompere il ghiaccio. È servito a tutti, soprattutto agli adulti. Poi ci siamo dedicati alla creazione delle maschere di Halloween ed è stato bello perché è stato un lavoro di condivisione con la famiglia, di idee, di spunti, vissuti e confidenze.”

“Sono uscita da questa prima giornata di gruppo con la consapevolezza di quanto sia importante il lavoro di Paideia con l’intera famiglia, non solo il bambino o bambina con disabilità ma anche i fratelli, le sorelle, i genitori, i nonni, i cugini…è una realtà che abbraccia tutti.”

Chiara e la sua esperienza da volontaria: “Una ricchezza che ti riempie il cuore”

Un percorso iniziato con i sabati in famiglia e che è continuato anno dopo anno con il coinvolgimento in diverse attività. Da qualche tempo Chiara è una delle volontarie fisse che accompagna i bambini e le bambine nel laboratorio di officina creativa.

“In questo laboratorio accogliamo gruppi di bambini in situazioni di fragilità o disabilità: l’obiettivo è quello di stare insieme, socializzare e di relazionarsi. I bambini sono stimolati a dare il loro contributo ed è bello perché spesso partiamo con un’idea di qualcosa da fare e poi arriviamo a una cosa completamente diversa…Quando si crea, quando si sta insieme, alla fine impari dai bambini stessi, dalle cose che loro portano e vivi proprio dei momenti di gioia in cui si ride, si scherza. Prima diventiamo dei clown, poi diventiamo seri, poi balliamo, poi cantiamo insieme. Si vive proprio questa pienezza, questa felicità.

"Ho imparato ad avere uno sguardo diverso per accogliere l'altro"

“Le esperienze vissute in Paideia in questi anni mi hanno aiutata ad allargare un po’ lo sguardo, ad avere più flessibilità, a trovare, anche nel mio lavoro come insegnante, un modo diverso di accogliere la famiglia, perché magari sta vivendo un momento di difficoltà, un momento di fragilità e ha solo bisogno di un ascolto in più, di uno sguardo in più, un dire ‘siamo insieme in questa cosa’…Non è sempre facile avere uno sguardo diverso per accogliere l’altro con il suo vissuto. E quindi sicuramente questo è un aiuto grande che l’esperienza di Paideia mi dà ogni giorno.”

“Qui ho vissuto tantissimi momenti in cui mi sono sentita proprio bene, ma bene davvero. Una ricchezza che ti riempie il cuore e ti fa andare a casa quando finisci un’attività in un modo diverso.”

Grazie di cuore a Chiara per aver condiviso con noi la sua storia!

Foto: Andrea Guermani