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“Donare è regalarsi un futuro migliore”, la testimonianza di Antonella
“Natale per me è una festa bellissima.”

Comincia così la nostra chiacchierata con Antonella, una volontaria della Fondazione Paideia, che, come ogni anno da un po’ di tempo a questa parte, condivide con noi il turbinio che precede le feste natalizie.

Ho sempre considerato il Natale la festa della famiglia, il momento in cui stare insieme a chi si ama. Per me è soprattutto la festa dei bambini: di coloro che sono bambini nel momento presente, ma anche del nostro io bambino, che rimane sempre tale. Del Natale mi piace tutto, da quando sono piccola: la ritualità, la bellissima atmosfera…può essere una ricorrenza molto consumistica, è vero, ma solo se tu permetti che lo diventi. Per me, ad esempio, invece è proprio la festa della condivisione e del dono. Dono di se stessi e del proprio tempo, in un contesto di luci, colori e suoni magici.

Da un po’ di tempo per me Natale significa anche festa Paideia! Un modo per rivedere le persone conosciute dal 2015 a oggi, i bambini, le loro famiglie… L’occasione per incontri pieni di calore nella cornice da favola delle feste. Per me il Natale in Paideia è come se fosse il festeggiamento di una famiglia più grande che ci accoglie tutti!

In questo periodo dell’anno mi sono trovata a riflettere più spesso sul significato della parola “donare” e mi sono resa conto che si tratta di un termine dai confini labili: nel mio essere volontaria, mi chiedo se sono poi effettivamente io quella che dona di più… La parola “donare” in questo caso contiene uno scambio, un donarsi reciproco che si autoalimenta a vicenda nello stare insieme. Si può essere volontari in tanti modi diversi e in tanti campi diversi: della mia esperienza posso dire che mi piace continuare a crescere con i bambini e ogni volta che metto il mio tempo a disposizione torno a casa con un sorriso e un pensiero dolce che mi è stato regalato.

Avendo cominciato a fare volontariato con Paideia diversi anni fa, ho assistito all’apertura del Centro e alla crescita delle attività e delle proposte. All’inizio non è stato immediato trovare una mia collocazione, poi ho compreso che essere utili alle famiglie non è solo stare con loro, ma anche dare un supporto magari al desk o in piscina, aiutando a far funzionare nel miglior modo possibile una struttura che permette loro di fare tante cose. Trovando un nuovo equilibrio mi sono sentita molto gratificata ed è come se la parola donare avesse acquisito un senso ancora nuovo per me.

Durante l’anno mi capita spesso di parlare delle mie attività di volontaria, di suggerire modalità e possibilità per donare il proprio tempo o un sostegno di altro tipo a Paideia. Contribuire alle attività per me significa regalare a dei bambini e alle loro famiglie un pezzo di vita sorridente. In pratica, significa regalarsi un futuro migliore.